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Autore: MrTeschietto    12/05/2014    1 recensioni
Da quando viene punto da un ragno radioattivo, la vita del giovane Peter Parker cambia per sempre.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Era un giorno come gli altri a New York e la Midtown Science High School si stava dirigendo ad una mostra di scienze che si sarebbe tenuta all'Empire State University. Dando un'occhiata un po' più dettagliata alla situazione, ci troviamo esattamente all'entrata dell'Empire State University e alcuni studenti si trovavano davanti ad essa, un professore davanti a loro: era basso e grassottello; possedeva un enorme naso a patata con dei baffi neri discretamente lunghi e mancava di capelli. "Bene, ragazzi" stava dicendo il professore "Questa sarà molto probabilmente l'evento più importante in campo scientifico che voi vedrete con i vostri occhi, quindi assicuratevi di prendere più appunti possibile"
Tra il gruppo di ragazzi uno di loro alzò la mano: aveva i capelli castano scuro e gli occhi dello stesso colore, coperti questi ultimi da un paio di occhiali tondi. Il professore notò il ragazzo e disse: "Prego, signor Parker, mi dica"
Il ragazzo di nome Parker tirò fuori una macchina fotografica e disse: "Professor Warren, pensa che mi permetteranno di fare delle fotografie mentre siamo all'interno?"
Alcuni dei ragazzi circostanti a Parker iniziarono a ridacchiare mentre il professor Warren rispondeva: "Non credo, signor Parker. Almeno non durante l'esposizione"
"Oh..." fece Parker con un'espressione un po' delusa.
Uno dei ragazzi gli si avvicinò e gli disse: "Qual'è il problema, Parker? Niente foto per il giornalino della scuola? Oh che peccato"
Il ragazzo che aveva parlato era decisamente più alto di Parker, aveva i capelli castani ed un'espressione molto intimidatoria, tipica da bullo.
"Lascialo in pace, Flash!" intervenne un altro ragazzo che si mise in difesa di Parker: aveva i capelli rossi e un'espressione seria, ma non feroce. D'altronde la sua stazza fisica non poteva essere comparata con quella di Flash.
"Come vuoi, Osborn..." disse Flash annoiato "Ma attento a te, Parker!"
Una volta che Flash fosse sparito nel cumulo di studenti, il ragazzo chiamato Osborn disse: "Tutto a posto, Peter?"
"Grazie, Harry" rispose Peter sorridendo "Non so come farei senza di te"
"Hey, è a questo che servono gli amici, no?"
Fu in quel momento che vicino al professor Warren apparve un signore dai capelli castani e lo sguardo triste; indossava un camice da scienziato e Peter notò subito due cose di questa persona: il fatto che fosse sprovvisto dell'avambraccio destro e che sulla sua targhetta di riconoscimento ci fosse scritto "CURTIS CONNORS".
"Ragazzi, io sono il dottor Connors e sarò la vostra guida all'interno dell'Empire State University" disse il dottore "Vi prego di seguirmi"

Una volta all'interno Peter notò immediatamente le varie teche contenenti vari animali... una delle tante era però vuota. Decise comunque di non porre domande per evitare di beccarsi un altro commento sarcastico di Flash e guardò altrove. Girando la testa vide che il professor Warren e il dottor Connors stavano parlando con una terza persona, anch'essa vestita con un camice da scienziato: era un uomo piccolo e leggermente tozzo, aveva una pettinatura a spazzola, i capelli di colore castano. Sulla targhetta di riconoscimento ci era scritto "OTTO GUNTHER OCTAVIUS".
L'ometto si girò in prossimità dei ragazzi e disse fieramente: "Buongiorno, studenti. Io sono il dottor Otto Octavius e sono qui per mostrarvi un progetto che probabilmente sarà segnato sui libri di storia"
"Che rottura..." bisbigliò una ragazza del gruppetto.
"Tranquilla, Liz" disse Flash stringendola al suo petto "Dopo l'esposizione andiamo da me e ci divertiamo come noi sappiamo fare..."
Non si sa se il dottor Octavius avesse sentito o meno il commento di Liz, poiché continuò a parlare dopo aver fatto un piccolo sbuffo. "Seguitemi"

Il dottor Octavius portò i ragazzi in una stanza dove vi era un contenitore di acciaio aperto alla sommità e un qualcosa là vicino ricoperto da un telo verde. I ragazzi si posizionarono da una parte e Octavius ricominciò a spiegare: "Questo container contiene un campione di trizio, qualcuno di voi sa cos'è?"
Puntualmente Peter alzò la mano.
"Sì, signor..." disse Octavius.
"Parker, signore" finì Peter sorridente "Il trizio è un isotopo dell'idrogeno, il cui simbolo chimico è 3H"
Il dottor Octavius sorrise al ragazzo e disse: "Eccellente, signor Parker! Davvero complimenti!"
Il professor Warren osservò soddisfatto il suo pupillo mentre Flash lo guardò con disprezzo dicendo sottovoce: "Mph... nerd..."
"Senta, signor Parker" disse Octavius "Visto che sa che cosa stiamo affrontando, può darmi una mano? Se il professor Warren permette, ovviamente..."
"Ma certo!" disse il professore "Parker sarà all'altezza della situazione!"
"Forza, Pete" disse Harry spingendo l'amico in avanti.
Peter, un po' timidamente, si avvicinò al dottore, il quale disse: "Potresti scoperchiarmi quell'affare, per favore"
Peter si avvicinò alla cosa coperta dal telo verde e tirò il telo: ciò che era precedentemente celato era una cintura dal'altezza considerevole che presentava all'estremità dei fianchi quattro bracci meccanici, due per ogni lato.
Mentre il dottor Octavius si stava mettendo dei guanti di lattice si mise a spiegare: "Toccare il trizio con mano nuda è molto pericoloso, quindi mi avvarrò di questi quattro bracci intelligenti per condurre l'esperimento.
Peter aiutò il dottor Octavius e in pochi secondi il dottore aveva la cintura agganciata al suo torace, l'altezza della cintura stessa talmente considerevole da coprirglielo quasi tutto. Il dottore si mise quindi degli occhiali speciali e si mise al lavoro. Dal container, il quale possedeva uno strato di vetro che permetteva ai ragazzi di vedere, il trizio iniziò a roteare fino a diventare un minuscolo sole.
"Questo piccolo sole..." spiegò Octavius "... è in grado di generare energia pulita e a buon mercato. Può essere creato con la miscela del trizio con vari agenti radioattivi.
Tutti erano troppo impegnati a guardare che nessuno notò il piccolo ragnetto che cadde dal soffitto e andò a finire proprio sopra il piccolo sole. Fu questione di un attimo: il sole esplose coinvolgendo il dottor Octavius, il ragno finì sulla mano di Peter e, in punto di morte, diede il suo ultimo morso.
Peter svenne al contatto della sua pelle con il veleno del ragno.

CONTINUA...
  
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