Ehilà ciao a tutti! Eccomi qui con un altra storia, che oserei definire molto fantasiosa e, almeno per me che la scrivo, rilassante. E' un idea che è venuta all'improvviso guardando una cassetta della Walt Disney, e che durante il mio soggiorno in Calabria ho aggiustato e perfezionato, ed ora eccola qui pubblicata!
Questo è solo il prologo della storia, ho già scritto anche il primo capitolo e metà del secondo, ma prima di pubblicare quelli aspetto di sapere cosa ne pensate di questo inizio ^_^
Ho già una long fic all'attivo, senza contare la raccolta di one shot, ma ho deciso di pubblicare anche questa perchè non è impegnativa come l'altra, e penso di poterle condurre tranquillamente =)
Ma ovviamente, aspetto di leggere le vostre recensioni prima di dire che continuerò questa fiaba (chiamiamola così ^_*) se la troverete una sciocchezza, la cancellerò =) Altrimenti, pubblicherò il continuo!
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando! ^_^
Miky.




"Herm hai finito? Tra poco qui chiude" Harry Potter, diciassette anni, gettò un occhiata preoccupata a Madama Pince, la bibliotecaria, che sbuffava sonoramente e batteva impazientemente un piede per terra. Poi tornò ad osservare l'amica, Hermione Granger, che cercava qualcosa tra gli scaffali della biblioteca.
"Arrivo Harry, sono sicura che è qui da qualche parte..."
"ma cosa stai..."
"Eccolo!" esclamò la ragazza, non lasciando ad Harry il tempo di finire la frase. Aveva tra le mani un librone enorme, tutto impolverato, con la copertina nera e scritte d'oro.
Si affrettarono a lasciare la biblioteca, e solo una volta in corridoio, Harry chiese "Herm che libro è?"
"è un libro di fiabe" rispose lei, sorridendo. "Lo porto sempre, ma quando sono tornata dalle vacanze di natale l'ho dimenticato a casa. E sono abituata a leggere una fiaba ogni sera"
Lui le sorrise teneramente. "Come mai?"
"Fin da quando ero piccola, e avevo paura del buio, mia nonna la sera si sedeva di fianco a me e mi raccontava una favola. Quando poi mi lasciava da sola in camera, mi diceva di pensare alla favola che avevo ascoltato, e in questo modo la paura mi passava. Diceva che la realtà è più bella, se vissuta con fantasia"

"oh Granger, quasi quasi mi commuovo"
I due Grifondoro si voltarono di scatto verso la parte meno illuminata del corridoio. Appoggiato a una colonna, stava un ragazzo alto, con i capelli biondissimi e gli occhi azzurri come due pozze d'acqua ghiacciate. Draco Lucius Malfoy. Con un ghigno si spostò dalla colonna avanzando verso di loro, portandosi una sigaretta alle labbra perfette.
"Malfoy non sai leggere?" domandò Hermione, alzando un sopracciglio e indicando un cartello ben visibile attaccato a una parete, su cui risaltava la scritta "VIETATO FUMARE";
"E tu non sai farteli i cazzi tuoi, Granger?" Di fianco a Draco apparve una ragazza, un pò meno alta di lui, con i capelli corvini a caschetto e due brillanti occhi verde scuro.
"Guarda un pò chi c'è, cagnolino-Parkinson" si intromise Harry, guardando male la ragazza.
"Sfregiato se hai dei problemi..." ma Malfoy interruppe la frase di Pansy poggiandole una mano sulla spalla. Poi si avvicinò a Hermione, che lo guardava con aria di sfida.
"E così la nonnina ti leggeva le favole?" chiese, con un sopracciglio alzato in un espressione scettica. "Fa un pò vedere..." e le tolse il libro dalle mani di scatto.
Non aveva nemmeno aperto la prima pagina, però, che il libro gli volò via, tornando a depositarsi tra le mani della giovane grifondoro, che lo guardò soddisfatta, bacchetta alla mano.
"si crede furba, la nostra piccola mezzosangue" esclamò Pansy Parkinson "Accio libro!" E questo si sollevò di nuovo.
"Accio libro!" esclamò anche Harry, mettendosi di fianco a Hermione. Vedendo Pansy chiaramente in difficoltà, Draco prese posto di fianco a lei e concentrandosi cercò di chiamare a se il libro.

Le forze però, erano più o meno uguali, e il libro non andava da nessuna parte, rimaneva fermo esattamente a metà. Per tutti, era ormai una questione di principio, come qualunque cosa vedesse come protagonisti serpeverde e grifondoro. Era solo un libro di fiabe, dopotutto...

"Ginny!Ron!" I due fratelli Weasley si voltarono verso Neville, riapparso in sala grande col fiatone.
"Nev pensavo che fossi andato a dormire"
"venite subito!Harry e Hermione, in corridoio..."
Ron scattò in piedi, seguito dalla sorella. "cosa è successo?!"
"Malfoy e la Parkinson.." cercò di dire lui, riprendendo fiato. "stanno litigando per un libro, non ho ben capito cosa sia successo"
I due Weasley, preoccupati, seguirono Neville di corsa su per le scale, fino al piano della biblioteca...

"Blaise!"
Il ragazzo dai capelli corvini si voltò verso Millicent Bullstrode, che gli si era fermata di fianco. "che succede?"
"vieni subito Blaise, Draco ha attaccato briga con Potter e la Granger, su, vicino alla biblioteca"
Alzando gli occhi al cielo il giovane Zabini scattò in piedi. Di fianco a lui Daphne Greengass, migliore amica di Pansy, aveva sentito e li seguì. "Cos'è successo?" domandò a Millicent, mentre facevano di corsa la strada fino alla biblioteca.
"stanno litigando per un libro credo... hanno creato un alone magico tutto intorno a loro"

"Lascia stare Malfoy, basta!" esclamò Hermione, sempre più stanca per la forza che stava mettendo nell'incantesimo.
"ti piacerebbe, Granger" ribattè lui, nascondendo la fatica.
"Piantala di fare lo stupido, Potter, e lascia andare quel libro"
"potrei dire la stessa cosa, Carlino" rispose il giovane, mettendo più forza ancora nell'incantesimo.

"Harry! Hermione!" Ginny e Ron si fermarono poco distante dagli amici. Non riuscivano ad andare più avanti: intorno ai 4 ragazzi e al libro, si era creato un velo di magia, che lasciò tutti a bocca aperta.
"Non credo possano sentirti Weasley" commentò Blaise, che si era fermato di fianco a loro. "sono in un campo magico"
"cosa facciamo?" chiese Daphne, voltandosi a guardare preoccupata Blaise.
"dobbiamo avvertire i professori" affermò Ginny. Ron annuì con la testa e insieme corsero verso l'ufficio della McGranitt, poco distante.
"Dubito che i professori possano fare qualcosa. Solo loro dall'interno possono farlo smettere"
"però possiamo provare a chiamare anche Piton" tentò Daphne.
"se vuoi prova, io cerco di attirare l'attenzione di Draco. Se qualcuno si distrae, probabilmente la magia finirà"

"avanti"
Ginny e Ron, imbarazzati, entrarono nell'ufficio della professoressa di trasfigurazione. "Professoressa, c'è un problema" cominciò Ron.
"Harry, Hermione, Malfoy e la Parkinson hanno creato un alone magico. Con loro all'interno" la fece breve Ginny. La professoressa strabuzzò gli occhi. "Cos'hanno fatto?!"
"stavano litigando per un libro credo e..."
"portatemi subito da loro!" esclamò la donna, e i ragazzi annuirono.

Il cerchio magico che con la loro magia Harry, Hermione, Draco e Pansy avevano creato, andava rinforzandosi, nonostante la stanchezza dei ragazzi, che non si rendevano più conto di niente. Non sentivano e non vedevano quello che succedeva fuori dal cerchio nel quale erano isolati. Si erano comportati da bambini, per un semplice libro, lo sapevano, ma nessuno dei quattro riusciva ormai a far smettere l'incantesimo. Era come se il libro chiamasse a se la loro magia. Hermione per prima si rese conto che la bacchetta non rispondeva più ai suoi comandi.
"Harry!" urlò "Harry non riesco a controllare l'incantesimo!"
"Nemmeno io Herm!" rispose lui.
"cosa sta succedendo?!" urlò Pansy Parkinson, spaventata. Anche Malfoy si era zittito, e anche lui tentava con le stesse forze con le quali prima aveva cercato di attrarre a se il libro, di allontanarlo.

La McGranitt si portò una mano alla bocca quando arrivata nel corridoio vide cosa stava succedendo.
"Ma cosa diavolo.." dietro di lei anche Piton restò di sasso, e dopo pochi secondi lo stesso Silente apparve in mezzo alla mischia che si era creata.
"Prefetti! Portate gli studenti nelle loro case! subito!"
"Albus, cosa sta succedendo?" chiese Minerva, guardandolo spaventata.
"Le forze di quei quattro sono più potenti di quanto essi stessi pensino" rispose lui, con aria preoccupata "e si sono unite"
"ma combattevano contro!" esclamò Daphne agitata, che era rimasta li con Blaise. Nemmeno Ronald e Ginny avevano seguito i compagni di casa.
"Inizialmente era così, ma nel momento in cui hanno tirato fuori tutta la loro magia, questa si è unita fino a creare..."
"un campo magico" terminò Blaise.
"esattamente. E il libro..."
"che libro è?" domandò Piton, osservando attentamente l'interno del cerchio.
"dev'essere un libro di fiabe, Hermione lo stava cercando da un pò..."
I tre insegnanti si voltarono di scatto uno verso l'altro. "il libro di fiabe?"
"beh si.." rispose Ginny, titubante. "penso di si"
"Ecco perchè la magia non risponde più ai loro comandi... si è unita alla magia delle fiabe"
"cosa ha fatto?!" esclamò Ron, trattenendo un brivido.
"Le fiabe hanno una magia tutta loro, una magia particolare, che è andata ad unirsi alla magia dei quattro ragazzi..."
Il discorso del preside fu interrotto da un rumore secco proveniente dal campo magico: il libro di fiabe si era aperto, le pagine si sfogliavano da sole alla velocità della luce, finchè non si fermarono esattamente a metà. In quel momento un fiotto di luce fuoriuscì dal libro, creando un vortice.
I tre insegnanti, Blaise, Daphne, Ginny e Ron dovettero coprirsi gli occhi, per la troppa luce che c'era...

"Herm cosa diavolo sta succedendo?!" i quattro ragazzi tentarono di resistere alla forza che li stava sollevando, ma era impossibile riuscirci.
"Non lo so Harry!"
"Il vortice ci sta risucchiando!" Esclamò Pansy, spaventata a morte.
Draco non diceva nulla, tentava soltanto di non avvicinarsi all'aria, ma il cerchio magico nato intorno a loro bloccava la sua fuga.
Hermione fu la prima a essere travolta: la forza di tenersi lontana dal vortice le venne meno, e in un attimo l'aria la sollevò.
"Hermione!" urlò Harry, tentando di afferrarla. Ma non riuscì a prenderle la mano, e la ragazza sparì nel vortice di luce con un grido. Subito dopo, toccò a Pansy. Era solo questione di tempo perchè anche Harry e Draco finissero travolti.
"Malfoy dobbiamo distruggere questo cerchio!" urlò Harry, cercando di farsi sentire.
"come diavolo pensi di fare Potter?!"
"Io non..." ma non finì la frase, perchè Malfoy fu sollevato in aria e anche lui sparì nel getto di luce. A quel punto, era inutile pensare di poter uscire da li. Harry trasse un profondo respiro, chiuse gli occhi, e si buttò dentro il vortice.

Una volta inghiottito anche l'ultimo dei quattro ragazzi, il libro si chiuse di colpo, e il campo magico, così come il vortice di luce, sparì.