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Autore: _Shuuya_    13/05/2014    2 recensioni
[Storia realmente accaduta, quanto cambierò qualcosa che non è successa davvero, vi avviserò.]
Un amore spezzato dalle catene di un'amicizia, potrà sopravvivere?
Lei: Sedicenne amante del calcio, studentessa liceale.
Lui: Ventiquattrenne amante della musica, professore al liceo.
[Il titolo è preso da una frase della canzone ''La vita e la felicità'']
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1: Incontro/Scontro

-Ragazzi, ah voi mi farete morire! Entrate in casa.- urlò mia madre, una donna sulla quarantina, slanciata e leggermente cicciottella.
-Si mamma.- dissi scoppiando a ridere. 
Non mi sono presentata, il mio nome è Ilaria e ho sedici. Non sono una ragazza perfetta e non ho una vita perfetta, sono slanciata come mia madre e leggermente in carne -ma non grassa- ho l'apparecchio, i capelli ricci, lunghi e come lo definisce il mio migliore amico pervertito ''un seno prosperoso.'' 
Ecco appunto, il mio migliore amico e io siamo due pesti. Il suo nome è Alessio, ha diciassette anni ed è un bel ragazzo... capelli neri come la pece, leggermente scompigliati e un accenno di basette e un po' barba. 
Mia madre ci ha appena rimproverato, perché stavamo giocando a lanciarci gavettoni d'acqua in giardino. Oggi si concludono le vacanze estive, che tortura! Domani si ricomincia a scuola...
Ho saputo che hanno appena licenziato il professore di clarinetto per via di un disguido ad una delle manifestazioni, ora ne hanno assunto uno di ventiquattro anni, tsk! Il vecchio professore, era sicuramente meglio. 
-Mamma, noi andiamo sopra... ci sentiamo domani.- io e Alessio salimmo a casa nostra, in realtà era casa sua, ma ci abitavamo solo io e lui. 
-Ila... come va con Francesco?- quel nome mi spezza senza dubbi il cuore. Francesco è uno dei miei migliori amici, di cui sono innamorata da sempre... peccato che lui mi consideri solamente la sua ''amichetta del cuore.'' 
-Cambiamo argomento e andiamo a dormire, notte!- ci addormentammo abbracciati, pronti per il giorno dopo.
Il giorno dopo...
Apro un occhio e vedo che Alessio mi tiene stretta.
-Ou lasciami!- gli dico con la mia solita finezza, mi stacco leggermente e guardo l'ora... le otto e dieci.
-Cavolo Ale! Svegliati, ora! Fra cinque minuti suona la campanella.- velocemente saltiamo giù dal letto e ci vestiamo, litigando per il bagno. 
-Sono pronta e tu?-
-Mancano due minuti, possiamo farcela.- urla iniziando a correre. 
Finalmente raggiungiamo l'enorme edificio, dipinto interamente di arancione e giallo. Appena arriviamo nel cortile della scuola tiriamo un sospiro di sollievo per poi ricominciare a correre su per le scale.
-Siamo arrivati!- urliamo varcando la soglia dell'aula.
-Oh bentornati ragazzi!- ci saluta la nostra prof migliore.
Ci sediamo al nostro banco e seguiamo la lezione. Appena finisce corriamo in palestra, ma io mi scontro con un tizio. 
-Ma sta un po' attento!- urlo alzando la testa. Incontro un paio di occhi neri come la pece, dei capelli magnifici e lineamenti perfetti.
-Scusami bambolina.- come mi ha chiamata? Ma come si permette...
-Bambolina ci chiami alle altre.- dico esterrefatta.
-Ehm...non credo proprio.- risponde bloccandomi al muro.
-Non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Alexander, sono il nuovo professore di musica.- annuncia ridendo. Mi libero dalla trappola delle sue possenti braccia e mi saluta con un ''Ci rivedremo presto'' no ne dubito.
  
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