Anime & Manga > Kagerou Days
Ricorda la storia  |      
Autore: R e d_V a m p i r e     13/05/2014    2 recensioni
«Di questo passo finirò per scomparire»
Lo dici con voce tremante ed occhi spalancati.
Non è solo la voce a tremare, però. Tutto il tuo piccolo corpo è come scosso da un terremoto interno, ed è per chissà quale scherzo della fisica che riesci ancora a mantenerti in piedi e non cadere in ginocchio.
E quella stanza è così grande, così vuota, che senti di poter davvero perderciti dentro. Nessuno verebbe a cercarti, a nessuno mancheresti.
Probabilmente nessuno noterebbe neppure la tua scomparsa.
[Child!KanoKido, più o meno]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shuuya Kano, Tsubomi Kido
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
(Not) A Hero




«Di questo passo finirò per scomparire»

Lo dici con voce tremante ed occhi spalancati.
Non è solo la voce a tremare, però. Tutto il tuo piccolo corpo è come scosso da un terremoto interno, ed è per chissà quale scherzo della fisica che riesci ancora a mantenerti in piedi e non cadere in ginocchio.
E quella stanza è così grande, così vuota, che senti di poter davvero perderciti dentro. Nessuno verebbe a cercarti, a nessuno mancheresti.
Probabilmente nessuno noterebbe neppure la tua scomparsa.
Perché l'unica persona che lo faceva è andata via e di lei non ti resta che una foto incorniciata.
Senti gli occhi pizzicare e bruciare, non ti rendi conto di stare piangendo neppure quando avverti una lacrima scivolare lungo la guancia e perdersi nella curva delle labbra dischiuse.
Non riesci più a pronunciare una parola.
Del resto, nessuno ti sentirebbe.

«Ayano-onee-san, sparirò anch'io.»

Ne sei certa, non ne sei mai stata così sicura in tutta la tua piccola vita.
Neppure durante l'incendio che si è portato via la tua casa - e ha cercato di strappare via anche te, di cancellarti dalla faccia della terra, senza però riuscirci.
Ma sarebbe successo, prima o poi. Era solo questione di tempo.
Tremi ancora, un po' più forte, e ti riscopri a singhiozzare.
Hai le guance rosse e il cappuccio della felpa è caduto, non ti copre più il viso. C'è tutta l'innocenza di una bambina che non è ancora arrivata all'adolescenza, ma che ha già sopportato troppo.
Stringi forte i pugni lungo i fianchi, come se il dolore potesse in qualche modo aiutarti.
E i tuoi occhi sono rossi, rossi, rossi.

''Siamo dei mostri... p-per noi qui non c'è p-posto''
Sorride la più grande e si inginocchia, mostrando un libro con un eroe in copertina, dalla tuta rossa.
''Vi sbagliate, non è vero, guardate qua.
Ogni eroe è rosso, sapete? Di sicuro siete eroi anche voi!''
 
Non ci sono eroi. La sorellona mentiva.
Se foste stati eroi l'avreste salvata. Se lei fosse stata un eroe, non vi avrebbe lasciati.
Ed ora finirà tutto così. E tu hai paura. Così tanta paura.

«Non voglio, non voglio, non voglio...»
«Kido»

Le lacrime si arrestano. E' solo il tuo nome.
E' solo il tuo nome, ma significa che ci sei ancora. Che qualcuno ti vede.
E quel qualcuno ha occhi da gatto su un viso da bambino e una smorfia incerta, quasi preoccupata. Sta lì, in piedi vicino alla porta, la manina ancora sollevata come per poggiarsi sull'interruttore.
Ma non l'ha fatto. Non ha acceso la luce. E ti ha vista lo stesso.

«Cosa... cosa ci fai qui, al buio?»

Domanda, e non guarda verso l'altarino. Non lo guarda più dal giorno del funerale, quando si è ritrovato a piangere per l'ultima volta - l'ultima, l'ha giurato, insieme a te e a Seto.
Seto, giusto. E' venuto a cercarti perché dovevate fare qualche cosa con lui, ma ora non ricorda più cosa. Forse non ha neppure importanza. Non riesce a distogliere lo sguardo da te, dal tuo visetto rigato dalle lacrime e dai tuoi occhi così dolorosamente rossi.

«Tu... tu vedi...»

Balbetti, quando sei sicura che la voce non ti tremi, spalancando ancor di più gli occhi. Perchè non riesci a capire come sia possibile, quando usi il tuo potere nessuno ti nota. Nessuno ti vede. Semplicemente non esisti più - lo desideravi, un tempo, vero?
Come un fantasma.
Ma lui ti guarda incerto e muove un passo dentro la stanza, non capendo dove sia il problema. O forse sì, forse sì ma lo nasconde bene -  ha già iniziato a mentire? a costruirsi le sue maschere?
Si ferma davanti a te, rimane in silenzio per qualche secondo, poi i suoi occhi si tingono di rosso e allunga una mano verso di te, ti sfiora con delicatezza una guancia.

«Io ti vedo»

Mormora, tirandoti su con un sorriso scemo il cappuccio, calcandotelo di nuovo in testa.
Questo basta ad arrestare completamente il pianto e far tornare del loro colore i tuoi occhi. Sei stanca, così stanca che non hai neppure la forza di colpirlo, ti limiti ad appoggiarti su di lui e nascondere il viso contro una sua spalla, stringendo le piccole mani sulla sua felpa e respirando profondamente.

«Torniamo di là, quello spilungone ci starà cercando»

Ridacchia, contro il tuo orecchio, appoggiando semplicemente le mani sulle tue braccia senza stringerti, ma tirandoti piuttosto verso di lui ed indietreggiando, per uscire.
Ridi anche tu, un po' forzatamente, con un singhiozzo, lasciandolo fare.
Non ti sei accorta di cosa stava fissando, da sopra il tuo capo, nel buio della stanza.
Non ti sei accorta che i suoi occhi sono ancora rossi.

______________________________________________


»Angolino di Red:  doveva essere una cosa carina e tenera sull'infanzia di quei due, ambientata post morte di Ayano e basata su ciò che Kano dice di Kido a Momo spiegando il suo potere. Doveva. Ma è uscita fuori così (ok, forse non dovevo ascoltare Ayano's Theory of Happiness e Yobanashi Deceive mentre scrivevo). Ok, faremo finta che sia una child!KanoKido, come doveva essere da tutto l'inizio. Non ho molto altro da dire, a dire il vero. Quindi... uhm... ah... cià e alla prossima. Forse (?)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kagerou Days / Vai alla pagina dell'autore: R e d_V a m p i r e