Erano le sei del mattino e un timido raggio di sole fece capolino filtrando attraverso le persiane illuminando debolmente il signor Gold sul volto. Una smorfia infastidita prese forma sul suo viso che prontamente cercò di coprirsi con una mano. Dopo pochi istanti si arrese alla luce insistente e aprì gli occhi. La prima cosa che fece fu cercarla con lo sguardo. Lei era rannicchiata di fianco a lui. Sorrise. Scostò il più lentamente possibile le coperte per avvicinarsi a lei senza svegliarla. Non appena fu abbastanza vicino la avvolse in un tenero e assonnato abbraccio. Belle si svegliò, e istintivamente si fece ancora più piccola per farsi posto tra le braccia di Mr. Gold. 
“Buongiorno signora Gold” esordì Rumple appoggiando le sue labbra sulla fronte di lei dandole un soffice bacio.
“Buongiorno!” rispose la tenera e assonnata Belle. Alla fine l’happy ending sembrava essere arrivato anche per loro. La scorsa notte si erano scambiati  le loro promesse eterne alla luce di qualche candela vicino al pozzo, nel bosco di Storybrooke. Non dovettero pensarci molto alla location per il matrimonio. Scelsero il posto che più li rappresentava. Il posto in cui Belle per la prima volta si ricordò di lui, il posto dove si scambiarono il primo bacio dopo 28 anni di attesa, il posto in cui si dissero “Ti Amo” per la prima volta. Optarono per una cerimonia molto intima, non era nella loro indole riservata fare grandi celebrazioni. Il padre di Belle che dimostrò di accettare la loro unione, la accompagnò verso l’uomo che sarebbe diventato suo marito.
“Rumple?”
“Mmmh…?”
“Questa notte ho fatto un sogno bellissimo e.. c’eri anche tu!”
“Che cos’hai sognato tesoro?” Chiese Mr. Gold mentre, ancora con gli occhi chiusi, annusava il buon profumo che emanavano i capelli di Belle.
Belle si voltò per guardarlo negli occhi e gli prese il viso tra le mani. “Ho sognato che eravamo al pozzo. Che mio padre mi accompagnava verso di te. Che avevi una cravatta niente male e che ci siamo sposati!!”
Mr. Gold sorrise, gli prese la mano sinistra e giocherellando con la fede nuziale, rispose:” Temo di aver fatto lo stesso sogno!”.
Belle intrecciò la sua mano con quella di Gold e la portò al cuore. Non ci fu bisogno di alcuna parola. Il cuore di Belle batteva fortissimo. Mr. Gold si avvicinò al viso di Belle e i due si scambiarono un lento e passionale bacio.
“Belle, mia cara, c’è una cosa che dovrei dirti…”
“Puoi dirmi tutto Rumple, lo sai!”
Il signor Gold sciolse la mano da quella di Belle e le accarezzò il viso scostandole una ciocca di capelli che copriva i suoi bellissimi occhi azzurro cielo.
Un enorme segreto portava Mr. Gold nel cuore e in quel momento gli sembrava un fardello troppo grande da portare da solo. Ora che Belle era diventata sua moglie e aveva ribadito il fatto che fosse cambiato e non era più l’uomo di un tempo, sentiva di averla profondamente tradita.
“Oh, Rumple! Prima che tu mi dica, pensavo.. Visto che per ovvi motivi non possiamo lasciare Storybrooke, non mi importa molto del viaggio di nozze. Mi basterebbe che tu riuscissi a passare meno tempo al negozio e più tempo qui con me”
Mr. Gold la guardava mentre parlava e le parse così felice, felice come non lo era da tempo.
“… Pensavo che potremmo fare molte cose ora che siamo qui. Come per esempio aggiungere un tocco femminile e vivace a questa casa! E’ molto bella, la adoro ma…  Sei stato solo per molto tempo e si vede!”.
Come darle torto!! Certi angoli della casa erano così oscuri.
Ora che Belle aveva portato un po’ di luce nella sua vita, le avrebbe fatto fare qualsiasi cosa lei avesse in mente di fare. Così le rispose:” Certo tesoro, ora è anche casa tua puoi fare qualsiasi cosa tu desideri fare!”.
Cominciò a sentire delle fitte fortissime al cuore. Pochi istanti e avrebbe interrotto l’idillio del momento. Pochi istanti e avrebbe rovinato tutto a solo qualche ora dal matrimonio. Belle lo avrebbe ancora guardato con gli stessi occhi? Gli avrebbe ancora fatto ascoltare il suo cuore ogni qualvolta era emozionata? Gli avrebbe dato del codardo? Di nuovo? O peggio ancora, gli avrebbe dato del mostro?
Presa dalla gioia del nuovo incarico di arredatrice di immobili, Belle lo abbracciò forte e lo baciò con trasporto.
Un pensiero gelò la mente del signor Gold. Tra pochi istanti lo avrebbe baciato in quella maniera?
“Oh scusami Rumple… stavi dicendo??” Mr. Gold sospirò. Ora si giocava la fiducia della moglie.
“Ho fatto una cosa e non so se ti piacerà….”. Gli tremò il cuore quando vide lo sguardo innamorato e spensierato di Belle di pochi secondi prima, diventare cupo, interrogativo, triste. Si sentiva morire dentro.
“Ehi..! mi spaventi! Dimmi per l’amor del cielo!” Belle lo esortò a continuare.
“Ho…… fatto preparare per l’occasione  la mia baita nel bosco. Certo siamo sempre a Storybrooke ma credo che isolarci dalla città per qualche giorno ci farà solo bene…te lo avrei detto più tardi a pranzo ma visto che hai parlato di viaggio di nozze…”
 Dentro di sé Mr. Gold sentiva mille voci che gli davano del codardo, del traditore, del bugiardo. Tutti gli aspetti del suo carattere che Belle sperava di aver smussato con il suo amore e la sua dolcezza. Ma per quanto si fosse forzato, non se la sentiva di rovinare tutto adesso!! Adesso che si erano finalmente ritrovati. Dopo tutto quello che avevano passato.
“Ma è perfetto!! Grazie, grazie, grazie!!!Amo l’avventura e gli spazi verdi! E’ un’idea magnifica!” lo baciò sulla guancia e si alzò dal letto. Saltellando annunciò che andava a preparare la colazione. Il signor Gold nel frattempo rimase lì immobile, attanagliato dai sensi di colpa, ma ancora ubriaco di tutto l’amore che la sua Belle sprigionava. Chissà quando sarebbe arrivato il momento giusto di confessarle il suo segreto, di non mentire più all’unica donna della sua vita che era riuscita a sciogliere le barriere che lui stesso aveva alzato e che era riuscita a vedere l’uomo dietro al mostro…