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Autore: PPogba99    14/05/2014    0 recensioni
S: che c'è che non va?
G: non lo so, dimmelo tu!
si parlavano con tono arrabbiato. Sapevano di non potere amarsi, ma non riuscivano a smettere di pensarsi...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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2 luglio 2008 Caro diario, Oggi ho ricavuto una telefonata da Sara. Mi ha chiesto se volevamo andare in discoteca, così le ho detto di si. Dopo cena ci siamo preparate e sono andata a prenderla. Così poi siamo entrate in discoteca e abbiamo ballato quando dei tipi ci propongono di giocare al gioco della bottiglia. Ho detto a Sara che odio quel gioco perché lo trovo senza senso. In realtà lo odio perché mi da un fastidio tremendo vederla baciarsi con il primo che capita. Ma lei mi ha obbligato. Ci siamo sedute in cerchio e a bottiglia ha iniziato a girare ed è finita su Sara, che è stata baciata da un tipo del terzo anno. Un bel bacio a stampo. Caz*o. Poi dopo un po’ fu il mio turno di girare la bottiglia e il tappo si fermò su un ragazzo carino, ma già mezzo ubriaco. Così lo ho baciato e mentre lo facevo Sara mi ha presa per il braccio e mi ha trascinata via, dicendo agli altri che quello era uno stupido gioco. Mi domandavo perché avesse reagito così. –Allora sai che fa schifo- le ho detto. Mi fissava senza dire niente. – ma perché hai reagito così?- le ho chiesto. Subito mi afferrò per le spalle e mi spinse contro il muro. Ad un tratto i suoi occhi diventarono lucidi. Ma subito si girò di scatto, facendo qualche passo in avanti… Così gli afferrai il polso e gli dissi : Hey, che succede?- La risposta che ho ricevuto mi ha fatto cadere a pezzi:- non te ne deve fregare di me, hai capito? E non toccarmi!- e detto questo staccò la mia mano dal suo polso. Nel frattempo i suoi erano arrivati a riprenderci. Mi riportò a casa, suo padre e sua madre ui sedili anteriori e noi due su quelli posteriori e mentre scendevo dalla macchina tentai di dirgli ‘’ciao’’, ma subito chiuse di colpo la portiera, facendomi sentire a malapena un ‘’vattene’’. Va bene, non vuole più vedermi? Ok, cavoli suoi! Ciao diario! Ci si vede.
  
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