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Autore: B_SomebodyToldMe    14/05/2014    2 recensioni
“Probabilmente erano solo dei topi.” Ipotizza Sam.
“Vado a vedere.” Si offre Dean.
“Vai a vedere? Vai a vedere?!” squittisco. “Che accidenti vai a vedere?! Vai a vedere i topi?!”
“ Avanti, ‘Rora! Comportati da cacciatrice!” ridacchia “Se hai paura puoi sempre stringerti a me!”
(…)
“Dean… non sarebbe meglio scardinare la porta?”
“Non ce n’è bisogno, la serratura è rotta: non si può chiudere.” Dice continuando a scendere le scale con me spalmata contro il suo braccio.
“De-ean, ti prego. Ho visto abbastanza film horror da sapere che quando arriveremo a metà della scala la porta si chiuderà…” continuo conficcando le unghie nella sua spalla.
“Fidati. Faccio questo lavoro da più di vent’anni! Non c’è possibilità che quella porta possa chiu-“
SBAM!
“Stavi dicendo?” sibilo avvicinandomi al suo orecchio.
“Beh, forse avevi ragione ma non c’è da preoccuparsi! E’ solo un fantasma!”
“ ‘solo un fantasma’, certo! Perché noi siamo nel bel mezzo della ‘sola Apocalisse?, no?”
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Più stagioni
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KEEP CALM AND STAY INSIDE THE SALT CIRCLE
 
               
I’ll be my own savior.
 
 
 
Allora, i demoni hanno attaccato qui, qui e qui mentre abbiamo presagi in queste altre due città. Tutte zone a circa trenta miglia da qui.”
 
 
“Li hai sentiti?” sussurra Lyla.
“ Sì.” Borbotto senza alzare lo sguardo, cercando di mantenere la concentrazione su quello che sto leggendo.
 
 
Beh, cosa pensi possa essere? Un rito per evocare qualcosa? Un sigillo da spezzare? Un maledetto piano demoniaco per scatenare l’apocalisse?”
 
 
“Stanno facendo un GDR! Su Supernatural! Ne sono sicura!” Squittisce eccitata la mia compagna di studio.
“Ah-ha.” Commento guardando intensamente l’immagine di una milza.
“Andiamo a parlarci.” Decide alzandosi di scatto.
“No. Scordatelo. Siamo qui per studiare. Esame…anatomia patologica… ti dicono niente queste parole?” ribatto massaggiandomi le tempie.
“Avanti! Tu non studi.”  Sbuffa Lyla e, prima che possa ribattere che ci sono delle eccezioni - come quando il college minaccia di ritirarti la borsa di studio se non dai almeno tre esami entro il prossimo appello -, aggiunge abbassando la voce: “E poi non ho mai incontrato prima d’ora dei Dean e Sam non affetti da acne, o in sovrappeso o che non assomiglino incredibilmente all’uomo dei fumetti dei Simpson! Ti prego!”
Lancio un’occhiata al tavolo pieno di carte e tomi dall’aspetto antico occupato dai due ragazzi e, beh… decisamente non hanno l’aspetto di qualcuno che potresti incontrare ad una convention di Star Treck.
Il ragazzo sulla destra è biondo, con i capelli a spazzola e mordicchia insistentemente una penna a sfera. Dettaglio irrilevante se non fosse per quelle labbra piene che ti spingono a desiderare di essere al posto della biro.
L’altro invece è moro, con i capelli più lunghi. Dalla mia posizione non riesco a vedere il volto ma vedo benissimo delle spalle ampie e muscolose che farebbero invidia a quelle di un nuotatore.
 
“Va bene.” Acconsento chiudendo definitivamente il libro. “Ma mi devi una cioccolata calda.”
 
“Vedremo, vedremo…” dice prendendomi sottobraccio.
 
 
Ci avviciniamo a passo di marcia verso la loro postazione mentre cerco di prepararmi psicologicamente alla tremenda figura di merda che sto per fare e di trovare il modo adeguato di introdurci senza sembrare due stalker in piena crisi ormonale.
Ci fermiamo una volta giunte davanti a loro, aspetto che Lyla esordisca con qualcosa ma  sento solo la sua presa sul mio braccio stringersi fino a bloccarmi la circolazione. Mi volto verso di lei ed eccola lì: rigida come uno stoccafisso, fiato trattenuto ed un colorito che vira sempre di più verso il rosso dei suoi capelli.
Ecco. Lo sapevo.
Perché continuo a farmi trascinare in queste cose se so che il lavoro sporco alla fine tocca a me?
Torno a guardare verso di loro, mi schiarisco la voce e cerco di prendere in mano la situazione esordendo con un banalissimo “Ciao.”
Il primo ad alzare la testa è il ragazzo biondo. Punta i suoi occhi nei miei per qualche secondo prima di aprirsi in un mezzo sorriso e rispondere a sua volta con un roco e malizioso “Ciao.”
Resto un attimo abbagliata dallo scintillare del duo sorriso e mi chiedo se non stia parlando con il ragazzo immagine di una compagnia di dentifrici ma, prima che possa pensare a come proseguire la conversazione sento Lyla espirare velocemente per poi lasciare la presa sul mio braccio e fare un passo avanti.
 
“Siete Dean e Sam!” dice con un tono di voce che supera di almeno un’ottava quello normale.
 
Ed ecco che come le parole lasciano la bocca della mia cara amica i due ragazzi si congelano sul posto e posso chiaramente vedere la parola ‘stalker’ attraversare il loro cervello.
Sono ancora impalati sulle loro sedie, con lo sguardo tipico di chi non ha ancora deciso se chiederti spiegazioni o semplicemente pugnalarti con un lapis e scappare a gambe levate quando il capellone prende parola.
 
“Come lo sai?” chiede fissando così intensamente la mia amica che per un attimo credo si scioglierà davanti ai miei occhi.
 
“Oh beh, ovvio!” esclama ilare “Vi ho sentiti parlare e ho capito subito che si trattava di un GDR di Supernatural! Ho letto tutti i libri ed io stessa ho partecipato a molti incontri!”
 
“Certo.” Risponde il biondo rilassando le spalle. “Un gioco di ruolo, Sammy.” Dice poi rivolgendosi all’altro con un’occhiata eloquente.
 
“Ah, io sono Ruby!” Torna all’attacco la mia amica. “Nella realtà Lyla” aggiunge. “Mentre lei è Aurora. Non condivide la nostra passione, ho cercato di convertirla ma rimane fedele a Game of Thrones…”  borbotta con aria di superiorità.
 
Ehi! Porta rispetto per il mio fandom!
 
“Beh, è un piacere.” Replica il biondo tendendo la mano. “Io sono Dean.”
 
“Lo immaginavo. Devo dire che siete veramente perfetti, esattamente come li descrivono nel libro! Sembrate dei veri professionisti. E ditemi...andate a schema libero o seguite una fanfiction? Ne ho trovata una fantastica dove appaiono anche degli angeli e…”
 
Ecco.
L’abbiamo persa.
Lyla è ufficialmente partita ed io mi ritrovo qui, di fianco a lei con la sola speranza che il pavimento si apra e la terra mi inghiottisca.
L’unica consolazione che ho è che anche ‘Sammy’ sembra alquanto imbarazzato e non fa che lanciare occhiataccie al suo amico che da parte sua è troppo impegnato a spogliare con lo sguardo la mia amica.
 
Imbarazzante. Sì.
 
Informiamo i presenti che la biblioteca sta per chiudere. Siete pregati di riporre i libri e liberare le sale. Grazie.”
 
Veniamo interrotti dalla voce metallica dell’altoparlante e spero vivamente che questo episodio imbarazzante sia giunto al termine ma, come da manuale, la fortuna non è dalla mia parte.
 
“Vi andrebbe di continuare la conversazione fuori di qui? Magari in un bar?” chiede infatti il biondo ammiccando ad una Lyla che ha completamente vinto l’imbarazzo iniziale e non si degna nemmeno di interpellarmi prima di recuperare le nostre giacche in un baleno e replicare con un “Certo.” A trentadue denti.
 
Sollevo gli occhi al cielo e seguo il trio fuori dall’edificio, rufolando nella tasca della giacca alla ricerca del cellulare. L’ho appena trovato quando il suono più acuto che abbia mai sentito mi fa sobbalzare sul posto e per un pelo non mi fa sfuggire il telefono dalle mani.
Sollevo lo sguardo e comprendo che quegli ultrasuoni provenivano da una Lyla che adesso ha le mani alla bocca e sembra quasi sul punto di piangere dalla gioia.
 
Oh mio Dio!” riesce ad articolare dopo qualche respiro profondo. “Avete anche l’Impala!” esclama poi correndo verso una macchina nera parcheggiata poco distante.
 
“Certo.” Risponde Dean con un sorrisetto compiaciuto, avvicinandosi anche lui all’auto.
 
“Prendete questa storia proprio sul serio, eh?” chiede Lyla aprendo la portiera e infilandosi sul sedile anteriore.
 
“Non immagini quanto.” Borbotta il gigante rimasto indietro come me, per poi avviarsi anche lui all’auto.
 
Sospiro infilando nuovamente il telefono in tasca e tornando a camminare.
Si preannuncia una lunga serata.
 
 
 
*           *           *           *           *
 
 
Non è stata una lunga serata.
E’ stata una lunghissima serata.
Lunghissima, imbarazzantissima e assulutamente da non ripetere.
Una  serata in cui Lyla ha flirtato con Dean, e Dean ha flirtato con Lyla.
Ma  ‘Dean’ ha flirtato anche con la cameriera, con la cuoca, con la vicina di tavolo e con la seconda cameriera.
Ha provato qualche sorriso smagliante e una o due frasi da Casanova anche con me ma ha smesso dopo che l’ho freddato con una delle mie occhiate di rimprovero.
 
Per il resto la serata è passata con Lyla che esponeva le sue conoscenze enciclopediche su tutta la saga di Supernatural, Dean che annuiva e sorrideva alternando frasi da approccio a domande del tipo “avete notato cali di temperatura ultimamente?” o “avete avuto problemi con l’impianto elettrico?” - il che mi porta a pensare che nella realtà faccia l’elettricista -, Sam fuori luogo tanto quanto me, che di tanto in tanto sibilava qualcosa come “Dean, andiamo dobbiamo lavorare” ed io che ho avuto il mio momento migliore quando ho sboccato il livello 162 di Candy Crush.
 
Beh, se non altro si sono offerti di riportarci a casa e, visto che casa mia è la più vicina al loro Motel sono rimasta in macchina con loro da sola.
“Eccoci arrivati, signorina.” Esordisce ‘Dean’ girandosi verso il sedile posteriore e sfoderando un sorriso storto da manuale.
“Grazie per il passaggio.” Dico aprendo la portiera e uscendo dall’auto. “Buona serata!”
 
“Figurati.” Risponde lui alzando una mano. “Aspettiamo che entri in casa, tranquilla.”
 
“Grazie.” Ripeto avviandomi verso il vialetto e arrivando al portico in poco tempo.
 
Recupero le chiavi di casa, apro la porta e mi giro un’ultima volta a salutare con un cenno della mano.
 
Poi, finalmente, entro in casa.
 
Accendo la luce e calcio via le scarpe, lancio la giacca sul divano per poi avviarmi al piano di sopra con tutto l’intento di fare una doccia.
Recupero un cambio di biancheria in camera prima di dirigermi finalmente verso il bagno.
Mi spoglio, mi lego i capelli ed entro nel box quando la luce inizia a venire e andare insistentemente per poi spegnersi del tutto.
 
“Maledetto bastardo che me l’hai gufata.” Borbotto ripensando allo pseudo attore/eletricista/ammazzaCullen.
Mi annodo un asciugamano attorno al corpo ed esco dal bagno decisa a dirigermi verso il contatore nell’ingresso ma prima di imboccare le scale vengo bloccata da un rumore sospetto.
 
Anzi. Molto sospetto.
 
Passi in salotto e borbottii. Sembrano due uomini ma cosa ci fanno in casa mia?!
 
E se quei due giocatori fossero stati in realtà dei serial killer?
Questo spiegherebbe il nervosismo del gigante!
Ed io gli avrei mostrato dove vivo e adesso mi staranno cercando e.. e.. cosa accidenti faccio?!
 
Calma.
 
Calma.
 
Prendi in mano la situazione.
Potere alle donne, ricordi?
 
Recupero il cellulare e lo incastro nella scollatura dell’asciugamano per poi iniziare a scendere cautamente le scale.
E’ quando arrivo agli ultimi gradini che sento una terza voce aggiungersi al coro.
 
“I fratelli Winchester. Sempre a metterci i bastoni tra le ruote.” Dice con tono di scherno questa voce sconosciuta. “Chissà perché ci avrei scommesso”.
Scendo gli ultimi gradini e mi sporgo leggermente per sbirciare verso il salotto.
 
“Oh, è sempre un piacere intralciare i vostri piani.” Ribatte quella che riconosco come la voce del biondo.
 
Cosa, scusa?
Stanno continuando la recita in casa mia?!
 
Altro che nerd, questi sono degli psicopatici!
 
“Cosa state cercando in questa città?” chiede il suo amico capellone.
 
Mi dirigo verso la cucina che si trova dalla parte opposta, stando bene attenta a rimanere appiccicata al muro e una volta dentro recupero il cellulare decisa a chiamare la polizia.
Digito il numero velocemente ma quando faccio partire la chiamata una scritta luminosa mi avverte che non c’è campo.
Ma come diavolo è possibile?!
 
“Non cosa, ma chi.” Risponde lo sconosciuto.
 
“Quella ragazzina? E a cosa ti servirebbe?” Chiede con malcelata sorpresa l’altro ragazzo.
 
“Beh, questo credo dovrete strapparmelo dalla bocca.” Sento rispondere mentre io gattono verso il tavolo dopo aver recuperato un coltello.
 
Da sotto di esso riesco a vedere chiaramente cosa succede in salotto e i due ragazzi sono in mezzo alla stanza mentre il terzo uomo è più verso l’ingresso e mi da le spalle.
 
“Puoi starne certo.” Ribatte il biondo sollevando un fucile a canne mozze e sparando a sangue freddo.
 
Mi porto le mani alla bocca come vedo la pallottola attraversare completamente il petto dell’uomo che barcolla.
Aspetto che cada a terra con un tonfo sordo ma invece si rialza come se non avesse un buco fumante nel petto e agita in aria la mano.
Come per magia i due ragazzi vengono sbalzati contro la parete, sollevati da terra di almeno quaranta centimetri.
 
Non riesco a capire cosa sta succedendo.
 
Tutto questo è impossibile.
Quell’uomo dovrebbe essere morto e come accidenti ha fatto a lanciarli via?!
 
Il cuore mi batte all’impazzata e tutto quello che riesco a pensare è che sto per morire.
 
Sto per morire  da single, in accappatoio e -da quello che ne deduco- pure in maniera molto dolorosa.
Maledetta Lyla ed i suoi GDR, se sopravvivo l’unico fandom a cui giurerò fedeltà sarà quello di Dora l’Esploratrice.
 
Mi mordo con forza il labbro per svegliarmi da quello stato di trance in cui ero caduta ed inizio a  cercare un modo per contrattaccare.
 
Guardo disperatamente intorno a me; anche se continua a fumare dal foro nel petto la pallottola non lo ha ucciso quindi dubito che il mio coltello possa farlo.
Kriptonite non ne ho quindi cosa posso…
 
“Exorcizamus te” esordisce il biondo con spezzata.  “Omnis immundus-  Uh!” si interrompe con un lamento di dolore.
 
Perfetto.
Non solo il cattivone ti sa appendere alla parete con la sua telecinesi; sa anche torturarti a distanza.
Altre buone notizie?
 
Aspetta.
 
Questa roba latina l’ho già sentita…
 
Eliminando Catullo e Cesare, cosa potrebbe essere?
 
LYLA!
Lyla ed il suo maledetto Supernatural!
 
Com’è che continuava?
 
“….Spiritus?” dico a mo’ di domanda dal mio nascodiglio.
 
Deduco che sì, Spiritus era la risposta giusta, non tanto perchè tre paia di occhi iniziano a scandagliare la cucina cercando chi ha parlato quanto piuttosto dal fatto che un paio di questi occhi è nero e dall’aria altamente incazzata.
 
Ok. Cosa veniva dopo?
 
Avanti, Lyla me l’avrà ripetuto un milione di volte!
 
“Omnis… satanica potestas…” vado avanti scavando nei meandri della mia memoria.
 
Purtroppo però, occhi neri ha capito che sono rifugiata sotto il tavolo e inizia la sua marcia verso di me scandendo probabilmente gli ultimi 15 secondi della mia vita.
 
“Oh merda!” impreco strinciando verso l’angolo più lontano della cucina.
 
“Piccola puttanella, cosa stavi cercando di fare?” ringhia l’uomo facendosi sempre più vicino.
 
“Omnis incursio infernalis adversarii” riesce a continuare il biondo ancora ancorato alla parete.
 
E sembra abbastanza per richiamare l’attenzione del.. del.. che cosa sarebbe esattamente?
Va bè. Del cattivo.
 
“Omnis?” riprovo io quando si è allontanato abbastanza.
 
“Legio, omnis congregatio et secta-” continua stavolta il capellone prima di essere fermato da una nuova fitta di dolore.
 
Secta..secta…
Cosa c’è dopo secta?
Come può essere una secta?!
 
“Diabolica!” esclamo quando una lampadina si accende nel mio cervello.
 
“Ergo, draco maledicte. Ecclesiam tuam securi tibi facias libertate servire.” Riprende ‘Dean’ approfittando di un momento di debolezza dell’avversario.
 
 
“Te rogamus” - questa parte è la mia preferita!- “AUDI NOS!” concludo con lo stesso tono di Gandalf il Grigio  quando si rivolge a Balrock.
 
“Baciami il culo, stronzo!” aggiungo poi ricordando che mi ha pure dato della facile.
 
Non appena pronuncio l’ultima parola l’uomo inarca la schiena e un denso fumo nero lascia la sua bocca in un turbine che sale vero il soffitto per poi disperdersi altrettanto velocemente.
 
“Wow.”
 
Sollevo lo sguardo e mi ritrovo il biondo sul ciglio della porta con uno sguardo a metà tra la sorpresa e l’ammirazione.
Sto per minacciarlo con la mia fida padella ma all’improvviso l’adrenalina abbandona il mio corpo, la stanza inizia a girare e tutto ciò che percepisco prima di cadere nell’oblio è il freddo marmo contro il mio deretano.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(…)
 
 
 
 
HELLO LOVELY PEOPLE!
Allora… che dire?
Ho iniziato a guardare Spn l’anno scorso e -nemmeno a dirlo- dopo 3 mesi lo avevo già finito.  (Yeeee!)
QVINDI ho deciso di cimentarmi in questa…. cosa.
Questo è solo il primo capitolo e serve solo ad introdurre un po’ il mio personaggio. So che da questo non si capisce ancora bene il suo carattere ed il suo ruolo, ma già dal prossimo capitolo saranno entrambi più chiari. Giuro. <3
A mia discolpa posso solo dire che visto che ci sono taaaante fic con nuovi personaggi (che personalmente adoro) ho cercato di iniziare con qualcosa di diverso e spero vivamente di esserci riuscita!
Per quanto riguarda il resto sarei tanto felice di sapere cosa ne pensate, magari con una piccola recensioncina che mi renderebbe tanto  tanto HAPPY!
 
 
XOXO
 
- B.
 
 
   
 
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