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Autore: Lila_88    14/05/2014    0 recensioni
//Oddio, ma cosa era successo? Era morta, per caso? Perché appena aveva riaperto gli occhi, si era trovata davanti Jonathan, chino su di lei. E lui era morto, assieme a sua figlia. Quindi anche lei era morta? Ma perché, allora lui continuava a dirle che non era così? E Bill? C'era anche lui. Erano morti entrambi? Ma cosa era successo, di preciso? // [Lizzie pov]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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PROLOGO


 
//Oddio, ma cosa era successo? Era morta, per caso? Perché appena aveva riaperto gli occhi, si era trovata davanti Jonathan, chino su di lei. E lui era morto, assieme a sua figlia. Quindi anche lei era morta? Ma perché, allora lui continuava a dirle che non era così? E Bill? C'era anche lui. Erano morti entrambi? Ma cosa era successo, di preciso? //   [Lizzie pov]
 
Lizzie richiuse per un attimo gli occhi, per permettere alla ragione di riprendere il controllo. Quando li riaprì, qualche istante dopo, vide, davanti a lei il volto di Bill. Per un attimo pensò di aver battuto la testa ed aver avuto una visione di Jonathan. Tuttavia, Bill le confermò la presenza effettiva dell'ex marito, scostandosi da lei per mostrarle Jonathan, in piedi, poco distante da loro. Si rialzò a fatica, con l'aiuto di Bill, senza mai staccare lo sguardo da Jonathan, tendendo la mano verso di lui, verso il suo viso. Bill la guardava con preoccupazione e scambiò un breve sguardo con Jonathan, il cui viso esprimeva un'apparente assenza di emozioni. Tuttavia, quando le dita di Lizzie gli sfiorarono finalmente il volto, lo sguardo di Jonathan si addolcì, come se avesse avuto veramente bisogno di un gesto simile, di un gesto di tenerezza. I loro sguardi si incatenarono e Bill si sentì di troppo, spettatore di una scena alla quale non avrebbe mai voluto assistere. Com'è che, solo poco prima erano nello chalet a parlare del loro figlio in arrivo e adesso Lizzie stava contemplando il suo ex marito, dopo avergli detto che, in realtà, non esisteva alcun bambino? Sembrava un brutto scherzo del destino per lui, che era costretto a rimanere lì, impotente.  
Jonathan non staccò lo sguardo da quello della sua ex moglie, comprendendo lo shock che lei stava subendo. Quasi si meravigliò, dato che Lizzie sembrava piacevolmente sorpresa, incredula si, ma sollevata. Non fermò la mano di lei, lasciò che vagasse sulla sua guancia, carezzandogli la barba corta. Le accennò un sorriso, per rassicurarla. E quando gli occhi di Lizzie divennero lucidi e lei appoggiò la testa contro il suo petto, lui non poté far altro che metterle le mani sulle braccia, per confortarla e sorreggerla.
 

******

 
Lizzie, ancora sconvolta, lasciò che Bill la facesse sedere. Jonathan rimase in piedi, davanti a lei. Come era riuscito a sopravvivere? Com'era possibile che lui fosse ancora vivo? E fu allora che Lizzie sentì i propri battiti cardiaci aumentare. Se Jonathan era riuscito a sopravvivere all'incidente, allora.. Trovò la forza di rialzarsi, per chiedere a Jonathan dove si trovasse Sarah. Perché, se lui era lì, vivo e vegeto davanti a lei, allora, magari, anche la sua bambina era sopravvissuta.
Jonathan sapeva che quelle domande sarebbero arrivate. Ma sapeva anche che, nonostante comprendesse l'angoscia e la speranza di Lizzie, la sicurezza di Sarah doveva essere al primo posto. Così le rispose che non ce l'aveva fatta, che era morta. E alla fine riuscì a dirlo in modo convincente, definitivo. In un modo che fece scattare Lizzie. Gli inveì contro, gli tempestò il petto di pugni. E, mentre Bill restava in disparte, non sapendo come gestire Lizzie, come gestire l'intera situazione, Jonathan non cercò di fermarla, ma lasciò che si sfogasse, ripetendosi che lo faceva per Sarah, che era giusto mantenere quella linea fino in fondo, cercando di ignorare la disperazione evidente di Lizzie.
 

******

 
Quando si fu calmata, Bill cercò di riportarla allo chalet dei Bauer, tentando di allontanarla il più possibile da Jonathan. Tuttavia, Lizzie aveva bisogno di sapere. Voleva una risposta alla domanda che si era posta ogni giorno passato da quel terribile incidente in cui aveva perso Sarah. Si voltò ancora una volta verso Jonathan e gli chiese se Sarah era felice al momento dell'incidente. E, per la prima volta, Jonathan sentì la voce incrinarsi. Perché era difficile mentire, adesso. Adesso che Lizzie sembrava avere così bisogno di un barlume di speranza. Le mentì, dicendole che la piccola sorrideva. Lizzie aveva bisogno di sapere che Sarah non aveva passato gli ultimi istanti della sua vita impaurita, soffrendo. In qualche modo, sapere che era felice, e che probabilmente non si era accorta di niente, la faceva sentire, se non meglio, perlomeno leggermente sollevata. Bill sentiva la necessità di allontanare Jonathan da Lizzie, perché non sopportava di vederli insieme, perché Lizzie sembrava così fragile in quel momento e loro avevano un discorso in sospeso da chiarire, ma non riusciva a dire niente. Jonathan le disse che lui non poteva restare lì. Che doveva andare via, prima che Alan scoprisse che era tornato, ma Lizzie reagì negativamente alla notizia. Jonathan sentì il cuore stringersi, perché doveva allontanarsi da lei,  perché era sconvolto, non avrebbe mai creduto che Lizzie avrebbe potuto reagire così, scoprendo che lui era ancora vivo. Non poteva sopportare più quella situazione, ma non era facile per lui neanche staccarsi da lei. La voce gli si incrinò nuovamente, mentre le diceva che sperava lei trovasse pace, fosse felice e che forse un giorno.. Ma non riuscì a finire la frase, perché gli faceva male vedere che Lizzie stava iniziando nuovamente a agitarsi e comprese che non sarebbe stato per niente facile. Lei gli si buttò addosso, lo implorò di non lasciarla, perché lui era l'ultima parte di Sarah che le rimaneva. Jonathan guardò Bill che era palesemente infastidito da quello che vedeva.
 

********

 
Mentre i due erano seduti sull'erba, Lizzie sembrava essersi calmata. Sorrideva, nel ricordare Sarah e il poco tempo che loro tre avevano vissuto come una normale famiglia. Jonathan si sentì ancora più in colpa nei suoi confronti, pensando che Sarah, in realtà, era viva e al sicuro con Reva, mentre a Lizzie non rimanevano che pochi ricordi a scaldarle il cuore. Anche Bill si era arreso. Le aveva messo la giacca sulle spalle e adesso stava lì ad ascoltarla. Jonathan concentrò l'attenzione su di lui. Lizzie lo ignorava completamente, ma Bill, invece, sembrava molto attento nei suoi confronti. Però c'era qualcosa in lui che non gli piaceva. E quando Bill intervenne, intromettendosi in quelli che Jonathan reputava essere solo affari suoi e di Lizzie, fra loro scoppiò una rissa verbale, mirata a accusarsi reciprocamente e a decidere chi dei due avesse ferito nel modo peggiore Lizzie. Fu proprio quest'ultima a zittirli. Cercò di fare star buono Bill, chiedendo a Jonathan più tempo. Dicendogli che aveva bisogno che lui fosse presente con lei al memoriale di Sarah. Ma Jonathan rifiutò. Era troppo. Non poteva andare anche al memoriale di Sarah. Non per vedere Lizzie stare ancora peggio. Non per rivedere Alan. Soprattutto per non far vedere ad Alan che lui era ancora vivo. Bill allora lo spinse a andarsene, provocandolo e dicendogli che sarebbe stato lui ad accompagnare Lizzie al memoriale e a stare al suo fianco. Nonostante Bill continuasse a dargli sui nervi, Jonathan comprese che era arrivato veramente il momento di separarsi da Lizzie.






  
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