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Autore: Omega chan    14/05/2014    4 recensioni
Mi chiamo Einamu, ma il mio cognome l’ho dimenticato da molto: I miei genitori mi hanno abbandonato quando ero molto piccolo, forse troppo per poter ricordare qualcosa della mia vita passata. Ora ho undici anni, sono nell’orfanotrofio da dieci. Tutto quello che so del mio passato, me lo hanno detto le ragazze che badano a noi: So che i miei genitori si sono suicidati subito dopo avermi abbandonato, e che non ho altri parenti, o se li ho, non si vogliono occupare di me.
Genere: Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alpha, Einamu, Gamma, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~Mi chiamo Einamu, ma il mio cognome l’ho dimenticato da molto: I miei genitori mi hanno abbandonato quando ero molto piccolo, forse troppo per poter ricordare qualcosa della mia vita passata. Ora ho undici anni, sono nell’orfanotrofio da dieci. Tutto quello che so del mio passato, me lo hanno detto le ragazze che badano a noi: So che i miei genitori si sono suicidati subito dopo avermi abbandonato, e che non ho altri parenti, o se li ho, non si vogliono occupare di me. Le poche persone che mi volevano adottare, dopo aver ascoltato la mia storia mi guardavano con compassione, ma poi passavano subito ad altri bambini.
“Poverino”
 “quanto mi dispiace”
Quelle erano le frasi più comuni che sentivo. Ma non erano le parole a ferirmi, ma bensì i loro sguardi: pieni di compassione, di pietà. Nonostante sia qui da un’eternità, ho pochissimi amici. La maggior parte mi prende in giro perché sono basso oppure  se la prendono con me perché sanno che io non reagisco. Vengo quasi sempre preso a colpi dai ragazzi, le ragazze mi deridono e sono sempre l’ultimo ad essere scelto quando facciamo educazione fisica. Specialmente Gamma: Lui mi picchia, mi deride e mi evita sempre. Con lui non posso nemmeno aprire bocca, altrimenti mi trovo attaccato al muro.
-Einamu! Mi stai ascoltando?!
Sollevo lo sguardo verso la professoressa, che mi guarda con severità. Tiene il libro di storia in mano, senza smettere di fissarmi con i suoi occhi scuri. Io abbasso lo sguardo, e mormoro piano:
-No…mi scusi…
-Per domani mi studi tutto il capitolo, e sarai interrogato.
Faccio un cenno con la testa, e punto gli occhi sul libro. Gli altri iniziano a ridere fino a che la professoressa fa cenno di smetterla. Reiza, Zanou, Gaura e Kuosu mi guardano preoccupati. La prima, si sporge verso di me, ma viene interrotta dall’arrivo del preside. Appena entra in classe, viene seguito da un ragazzo alto, capelli viola e occhi grigi, totalmente inespressivi. Scrive con calma glaciale il suo nome alla lavagna per poi girarsi verso di noi e sqadrarci da capo a piedi uno ad uno.
-Ragazzi, lui è Alpha, e da oggi sarà il vostro compagno di classe!
Avanza tra i banchi, e si siede nell’unico posto libero: Quello accanto al mio. Resto stupito dal suo gesto, nessuno si era mai  seduto vicino a me. Il resto della lezione la passa ad ascoltare la professoressa, senza dire una parola. Gamma mi chiama ogni due minuti, toccandomi sulla schiena o inviandomi bigliettini. L’agonia finisce a causa del suono della campana, ma non mi posso definire salvo: Alla ricreazione, Gamma si unisce a Zanark, uno del terzo anno, e assieme me ne combinano di tutti i colori.
-Ragazzi, prima di andare via, domani, dopo aver interrogato Einamu, ci sarà il compito in classe, Alpha, puoi anche non farlo.
Lui si limita ad alzare le spalle, e con voce fredda e sguardo impassibile dice:
-No. Lo farò lo stesso.
Detto questo, usciamo tutti dalla classe. Assieme a Reiza e agli altri, prendo il pranzo, e ci sediamo su di una panchina.
-Secondo me dovresti dirlo alle prof…non va bene Einamu…
Mi dice Reiza con tono preoccupato. Io poggio la forchetta, e abbasso lo sguardo.
-Ragazzi…io…
Prima che finisca la frase, vengo spinto a terra da Gamma. Beta e Orca iniziano a ridere, mentre le lacrime iniziano a bagnare le mie guance.
-Ahahah che perdente!
Dice, per poi scambiarsi un cinque con Zanark. Non so come accade, ma mi alzo di colpo e vado vicino a Gamma, sotto lo sguardo preoccupato di Reiza.
-Sta zitto narcisista!
Gamma mi guarda con aria di sfida, nessuno osa parlare, tranne Zanark, che rompe il silenzio perfetto.
-Poverino, non si sa difendere bene, quindi usa “aggettivi offensivi” si vede proprio che sei orfano!
-Anche tu sei orfano!
Dico. Ormai la mia vista si sta annebbiando da quanto sto piangendo, ma non importa. Devo incere questa paura.
-Ma almeno mia madre non mi ha abbandonato perché si vergognava di me!
Dopo quella affermazione, do uno schiaffo in pieno viso a Zanark, che mi guarda stupito. Dopo dieci secondi, inizia ad avanzare pericolosamente verso di me. Io indietreggio impaurito, negli occhi di Zanark leggo rabbia, ma specialmente la voglia di non farmela passare liscia.
-Ah è così?
Indietreggio, per poi iniziare a correre, con dietro Zanark e Gamma. Arrivo in un vicolo cieco della scuola, e mi ritrovo spalle al muro.
-Ehehehe sei spacciato!
Zanark mi da un pugno sullo stomaco, facendomi cadere a terra. Gamma mi viene dietro, e mi tiene fermo, mentre Zanark continua a colpirmi. Intorno a noi si è radunata una folla. I miei unici amici vengono bloccati da alcuni seguaci di Zanark, e non vengono fatti passare. Beta e Orca, in prima fila, ridono in maniera sguaiata:
-Che perdente, si fa anche prendere a colpi!
-Hai ragione, non si sa nemmeno difendere!
Le lacrime iniziano a scendere, e chiudo gli occhi d’istinto prima che il pugno di Zanark mi colpisca. Poi sento una voce, e le botte si fermano.
-Due contro uno mi sembra una cosa ingiusta, specialmente se il ragazzino è più piccolo di voi fisicamente.
-E tu chi sei?
Chiede Gamma senza allentare la presa su di me. L’aria inizia a mancarmi, e la mia vista si appanna.
-Sono Alpha.
-Ah! Sei quello nuovo, scusa, ma non ti avevo notato da quanto sei silenzioso!
-Io a te ti ho notato subito da quanto sei stupido.
-Tu bastardo…
-Questo è bullismo, non lo state praticando solo voi due, ma tutti voi. Anche quelle due ragazze che ridono alle mie spalle.
Orca e Beta si zittiscono all’istante, e si guardano prima tra di loro, poi spostano lo sguardo su Gamma. Nessuno aveva risposto così a Gamma, nemmeno quelli di terza. Gamma sostiene lo sguardo di Alpha per un po’, ma lo sguardo sicuro e vuoto di Alpha lo costringe a rinunciare. Lascia la presa, e con una spinta mi fa cadere a terra.
-Andiamo.
Dice Gamma secco. Dopo che lui si allontana, tutti iniziano a seguirlo. Reiza, Zanou, Gaura e Kuosu vengono verso di me, per aiutarmi ad alzarmi.
-Sto be…-
Una fitta di dolore mi trafigge il fianco destro, e d’istinto metto una mano sul punto da dove proviene il dolore. Reiza mi guarda preoccupata, e come vede che vacillo mi viene vicina e mi sorregge:
-Einamu, stai bene?!
Chiede con voce preoccupata. Io la scanso con delicatezza, facendole un cenno con la testa. Faccio segno agli altri di spostarsi, per vedere meglio Alpha.
-Alpha! Gra…
Non riesco a finire la frase, che sento che il corpo mi abbandona. Tocco il suolo con un tonfo pesante, poi mi lascio andare e i miei occhi si chiudono. L’ultima cosa che vedo è Reiza, che corre disperata verso di me.

 


Angolo Autrice
Lo so, ma dovevo pubblicarla. Io amo Alpha e Einamu, e ho sempre voluto scrivere su di loro ;)
Ok, ora vado se no mia madre mi ammazza :)
Ciao a tutti ;)
P.s: se ci sono errori, fatemeli notare subito ;)

  
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