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Autore: sibley    15/05/2014    1 recensioni
Si fissarono intensamente. Daphne non riuscì più a contenersi e abbracciò Astoria. L'affetto che provavano reciprocamente, in quel momento stava uscendo più che mai. Si strinsero più forte. Potevano farcela, potevano superare tutto.
Assieme, ovviamente.
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'When a Slytherin fall in love'
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Erano sposati ormai da tre mesi, ed erano stati tre mesi lunghissimi. Forse la loro voglia di iniziare definitivamente una vita assieme era stata superiore al buonsenso, ma di questo Kain non se ne pentiva. A volte, invece, Daphne aveva la sensazione di aver corso troppo. C'erano troppe cose che la famiglia Montague le aveva tenuto nascosto, troppe cose che avrebbero dovuto dire subito, anche solo per correttezza. Invece no, le era stato omesso tutto. E Daphne non era contenta di questo, era irritatissima, sebbene l'amore che provava per Kain fosse superiore al normale, talmente forte da impedirle di andarsene.

Daphne guardò i resti del tavolino in legno di faggio, caduti a terra dopo l'ennesimo attacco. Alzò la bacchetta, pronta a ripararlo e sistemare il disastro fatto da Kain la sera prima, ma il campanello di Montague Manor suonò incessantemente. Daphne non potè far altro che lasciare tutto lì e correre ad aprire. Era spaventata, poteva essere successo di tutto. Quegli attacchi di Mangiamorte di qualche mese fa, gli attacchi di Kain... Corse, tenendo solo la bacchetta tra le mani.

Non aveva Elfi Domestici, li aveva liberati tutti quando gli attacchi di Kain erano iniziati. Immediatamente aveva portato Kain al San Mungo, per controllare che cosa potesse essere e le avevano detto che soffriva di una malattia Babbana, che raramente colpiva i maghi. Dicevano che non poteva guarire, semplicemente doveva far in modo che Kain non si innervosisse troppo. Una parola. Kain si innervosiva anche solo se il Puddlemere United perdeva. Arrivò davanti al portone di Montague Manor, e lo spalancò con una steccata della bacchetta.

Dietro il portone, si rivelò una figuretta di altezza media, coperta da un mantello porpora intarsiato d'oro. Daphne scrutò la figura, e la invitò ad entrare in casa.

"Entra, sorellina."

Astoria Greengrass in Malfoy si tolse il mantello, liberando una cascata di capelli neri da far mozzare il fiato. Daphne le fece cenno di accomodarsi su una poltrona, mentre lei si sedette sul divano su cui aveva evidentemente passato la notte. Una coperta color arancione fluo era sul divano, gettata scompostamente, ed Astoria si guardò intorno più volte, per trovare una spiegazione al caos che regnava sovrano. Poi, notò lo sguardo di Daphne e pronunciò poche parole.

"Di nuovo la Sindrome?"

"Di nuovo la Sindrome."
- confermò Daphne.

"Daphne, non puoi ridurti così. Hai dormito sul divano, si vede chiaramente. Avete litigato ancora e ti ha cacciata dalla stanza, tesoro?"

"No... Ieri sera si è infuriato... Non so nemmeno io perché. Sono andata a farmi una doccia, e quando sono tornata, era sulla poltrona, nervosissimo. Non ho fatto in tempo a chiedergli che cosa potesse avere... Che è scoppiato. Mi ha urlato in faccia che io sto sempre a curare il mio aspetto fisico e che non bado abbastanza a lui... Mi ha sbraitato addosso che è colpa mia e della mia fissa per il voler sempre aiutare gli altri, che lui sta male... Mi ha detto delle cose poco carine. Ma mi ama, ne sono certa."

"Ha alzato le mani anche su di te, Daph?"

"No, sai che non lo fa. Ho rischiato di venir colpita da un pezzo del tavolino... Ma mi sono spostata in tempo. Adesso Kain è al lavoro."


"E perché hai dormito sul divano? Non vedi che ti sta spegnendo? Sei sempre più pallida ed emaciata. Sembri Remus Lupin, il professore Mannaro che avevamo ad Hogwarts."

"Piano con gli insulti. Non sono un Mannaro, tanto per cominciare. Inoltre, sono pallida perchè, per l'appunto, ho dormito sul divano. Kain ha avuto un piccolo attacco e poi, come sempre, è crollato sul divano. Sono rimasta qui a tenergli compagnia. Non volevo che si alzasse e stesse anche peggio... Stamattina è andato in doccia, ed è uscito. Non mi ha chiesto del casino che c'è a terra, semplicemente deve aver capito che è stato lui. Prima di uscire mi ha abbracciata e mi ha detto solo che gli dispiace. Sa di essere stato lui, non sa cosa mi ha detto, probabilmente, ma forse se lo immagina."

"Probabilmente. Sai bene come la penso su questa faccenda, sicché non starò a farti la morale più di tanto. Se hai dei problemi, manda un Patronus e ci metterò poco a venire qui. Non preoccuparti per ciò che i nostri genitori potrebbero dire. Verrò qui, con Draco se necessario, e vedrò di sistemare la questione."

"Non puoi sistemare niente. La Sindrome di Borderline è complicata da gestire. L'errore l'hanno fatto i Signori Montague a non dirmi niente prima del matrimonio. Avrei spostato Kain comunque... Ma almeno avrei saputo come prenderla. Anche adesso, a volte, è difficile gestirla."

"Ti capisco, Daph. Ti capisco. Vuoi una mano a riordinare?"

"Mi faresti un grandissimo piacere. Da quando mi hanno riattivato la bacchetta, mi sembra quasi che si sia offesa nei miei confronti... Sprigiona molto meno potere di prima. Spero sia solo una cosa passeggera."


Astoria annuì e si mise schiena a schiena con Daphne. Astoria, mora, bassa e abbronzata, Daphne, alta, bionda e pallidissima. Agitarono le bacchette in un lungo ed ampio gesto e in quel momento più che mai ricordarono Silente e Lumacorno mentre ripulivano l'appartamento di Lumacorno. La gamba si riaggiustò al tavolino, il divano tornò ben sprimacciato e la coperta arancione si ripiegò e si mise a posto da sola. Gli oggetti che Kain aveva scaraventato dalle mensole tornarono al loro posto. In pochi minuti, il salone era tornato come nuovo.

Si fissarono intensamente. Daphne non riuscì più a contenersi e abbracciò Astoria. L'affetto che provavano reciprocamente, in quel momento stava uscendo più che mai. Si strinsero più forte. Potevano farcela, potevano superare tutto.
Assieme, ovviamente.

Angolo Autrice:

E' uscita di getto, lo confesso.
Mi sono messa a scrivere distrattamente, mentre pensavo a qualcosa di adatto a Blaise ed è uscito un continuo per Daphne.
E' un po' strana come storia, però diciamo che mi soddisfa, specialmente perché dopo tanto è tornata Astoria xD
Coooomunque, Blaise arriverà a breve, ho mezzo capitolo pronto e penso di postarlo in serata, sempre se riesco a concluderlo! u.u
Come sempre, ringrazio Ladyriddle che sta recensendo ogni singola storia della saga, a partire dalla primissima, isterica storia *w*

Baci, Kaine.
  
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