Solitudine
Mare.
Ormai era la sua seconda casa. Le piaceva sentire le onde sulla pelle e la libertà che solo la tavola da surf riusciva a regalarle, la stessa che da bambina provava correndo dietro un pallone assieme a lui.
Lui che riusciva sempre a farla sorridere, lui che nelle notti di temporale la stringeva forte a sé, lui che era il suo mondo e che troppo presto il mondo le aveva portato via.
Senza rendersene conto una lacrima le rigò il volto, mentre con mano tremante andava ad accarezzare quel tatuaggio posto sulla spalla sinistra, una 'S' in stile gotico, mentre un solo pensiero le trafiggeva anima e corpo "Fratello".
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