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Autore: zourry    15/05/2014    1 recensioni
"Lo avevo ucciso. Desiderai esserci stato io"
LARRY
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Louis
 
La casa era sempre la stessa vista da fuori, la vista di quella casa così familiare e allo stesso tempo vista così raramente mi mise nostalgia. Vedere i fiori che erano in procinto di fiorire nelle poche piante che mia madre aveva piantato nel giardino che era sempre stato spoglio, la macchina nuova parcheggiata nel vialetto e la recinzione riverniciata che per molti anni Mark si era ripromesso di verniciare ma poi al momento di farlo diceva “lo farò domani, la recinzione è sempre lì no?” e poi ridacchiava ritornava a leggere il giornale sotto lo sguardo severo di mia madre che glielo ricordava molto spesso.
Vedere la casa così cambiata mi fece capire quanto ero stato via,lo capii solo osservando una casa. Mi ero perso molto della vita delle mie sorelline, della nuova relazione di mia madre con un uomo che conoscevo a malapena, della sua gravidanza e della nascita di due nuovi gemellini. Mi ero talmente allontanato da loro da non sapere quasi più niente se non quello che mia madre mi diceva quelle poche volte che ci telefonavamo durante il tour o durante le visite sporadiche che facevo quando in un periodo di pausa come questo prendevo un giorno per venire a trovarli.
E ora ero qui con la nostalgia della mia vita di prima, della mia vita semplice e spensierata, aspettando la persona a cui tenevo di più al mondo.
Harry.
Il mio sole, l’unica persona che mi capiva sempre. Il mio segreto. I manager ci costringevano a nascondere la nostra storia.  La mia famiglia pensa tutt'ora che io stia con Eleanor, non ho mai detto loro che stavo con Harry, anche quando la storia di Larry Stylinson si era diffusa e i manager ci avevano imposto di mantenere le distanze. Avevo sempre negato anche quando mia madre quelle sera di qualche anno prima mi aveva chiesto come stessero realmente le cose, il suo sguardo freddo mi aveva mandato nel panico e avevo negato. Avevo detto che era veramente una cosa non reale e finta, una cosa che le fan avevano reso quello che non era.
Bugiardo.
Ero lì per questo oggi, dovevo mantenere questo segreto con il mondo, ma la sera di qualche giorno prima avevo deciso. Glielo avrei detto. Mia madre è la mia famiglia, le mie sorelle sono la mia famiglia, anche se forse non mi avrebbero accettato meritavano di sapere. Lo avrei detto anche a Mark, la sera stessa.
Lo dissi ad Harry, volevo che ci fosse anche lui.

La mattina stessa Harry mi aveva detto di aspettarlo fuori dalla casa, mi avrebbe raggiunto con la sua macchina. Odiavo quando dovevamo stare separati, ma era meglio non farsi vedere tanto in giro insieme se mi volevo evitare di dover fare un’altra passeggiata con Eleanor. Harry la odiava, aveva una gelosia spropositata nei confronti di quella ragazza anche se sapeva che mai mi sarebbe piaciuta.
Aspettai appoggiato al fianco della mia auto accostata al marciapiede.
Non avrei potuto parlare con la mia famiglia di questo senza di lui.
“Sto arrivando Lou xx “ recitava un suo messaggio.
10 minuti
Cominciai a innervosirmi, quel ragazzo era sempre in ritardo.
20 minuti
Il mio piede batteva frenetico per terra, e il mio sguardo era rivolto al cellulare.
Nessun messaggio
Nessuna chiamata
30 minuti
Non aveva mai ritardato cosi tanto. Comincia a preoccuparmi. Proprio quando stavo per abbandonare la fiancata della portiera sulla quale ero appoggiato già da mezz’ora per andare a cercarlo, mia madre decise di affacciarsi alla finestra e mi vide.
La visita sarebbe stata a sorpresa quindi quando mi vide la sua faccia non esprimeva altro che sorpresa.
Uscii e mi abbracciò, entrammo e mi accomodai in salotto dove fui sommerso dagli abbracci delle bambine, mia madre mi mostrò i due gemellini. Li avevo visti l’ultima volta il giorno in cui erano nati quindi ormai erano più cresciuti. Mi  fece piacere sapere tutto quello che era successo nella vita delle bambine, se si potevano ancora definire così. Ormai Fizzy aveva il ragazzo e Lottie era cambiata tantissimo, della ragazzetta acqua e sapone non era rimasto niente e ora una ragazza più matura era seduta di fronte a me e alternava lo sguardo tra il cellulare e me. Le gemelle erano più alte ma per il resto loro erano le uniche rimaste le stesse.
 Sentirle parlare era bello e mi senti molto in colpa per la poca attenzione che gli stavo mostrando, ma Harry non era ancora arrivato e non avevo avuto il tempo di chiamarlo.
“ti fermi con noi a pranzo Lou?”
Mi chiese mia madre, seduta sulle gambe del padre dei gemelli sorridente.
“certo”
Dissi io con un sorriso, che di vero non aveva niente,
Sapevo che mi avrebbero giudicato per quello che gli avrei detto. Sapevo che niente sarebbe rimasto lo stesso.
Durante il pranzo  controllai il cellulare una ventina di volte, cosa che mia madre notò.
“Aspetti una chiamata Louis?”
“no” dissi io.
Dopo pranzo li segui di buon grado in soggiorno,, la mia preoccupazione cresceva ogni secondo di più.
Non era da lui.
Quando non poteva venire da qualche parte mandava un messaggio.
Non feci neanche caso alla tv accesa fino a quando non senti il suo nome pronunciato da una voce che non apparteneva a nessuno nella stanza.
Le immagini di un incidente sulla statale e il suo nome non mi dissero niente fino a quando
“ La star della più famosa boy band sul pianeta era in una delle due vetture  implicate nell’incidente”
Due auto in fiamme.
Mi crollo il mondo addosso.
 “ L’auto in cui si trovava Harry Styles è in questo momento completamente in fiamme, il ragazzo è stato estratto dall’auto ma non c’è stato nulla da fare. E’ morto durante il trasporto in ospedale”
A quel punto l’unica cosa che sentii fu l’abbraccio di mia madre. Non feci caso alle mie sorelle piangenti, non feci caso alla chiamata in arrivo da Liam, non feci caso a niente.
Piansi.
Desiderai di esserci stato io in quell’auto, io avevo insistito ad andare in auto separate perché sapevo che quando Eleanor sarebbe ricomparsa mi avrebbe annoiato con le sue gelosie infondate.
Avevo ucciso l’unica persona che amavo. Lo avevo ucciso io, desiderai una sua scenata che tanto odiavo, solo per sentire la sua voce.
Lo avevo ucciso. 



Ciao a tutti voi che siete arrivati fino a qui, bhè che dire spero vi sia piaciuta! Fatemi sapere 


Ele 
  
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