15/05/2014
1 recensioniDreamtalia
Chapter 1- Degli strani sogni
Rapiti. Di nuovo.
Italia e Germania vennero scortati "gentilmente" da America e Inghilterra nelle segrete della grande villa inglese.
Una volta chiusa la porta della cella, l'inglese e l'americano se ne andarono, gongolando su come fosse stato semplice catturarli. In effetti non avevano tutti i torti. Era scontato che Italia avrebbe abboccato all'esca, ossia un piatto di pasta, come era scontato che Germania si sarebbe recato alla magione di Inghilterra per tentare di salvarlo.
Nonostante gli sforzi del tedesco America e Inghilterra erano riusciti ad avere la meglio e, infine, a sbattere entrambi al fresco.
In quel momento Germania stava camminando nervosamente avanti e indietro.
-Ve〜...Germania...-
-Cosa?-
-Mi dispiace, è colpa mia se siamo in questo casino-
Il tedesco sospirò.
-Ascoltami, non preoccuparti di questo, ok? Piuttosto cerchiamo un modo per uscire di qui-
Detto questo cominciarono a cercare insieme una via d'uscita.
-Ho trovato qualcosa!- disse Germania.
-Davvero??-
-Sì guarda, c'è un buco su questa parete. Ho un coltello con me, forse riesco ad allargarlo-
-Posso essere utile?-
-Italia...piuttosto riposati, hm? Hai avuto una giornata movimentata-
-Ok...- affermò Italia un po' deluso. Odiava sentirsi inutile, ma odiava ancora di più essere un peso per gli altri, quindi preferiva agire solo quando gli veniva richiesto.
Diede ascolto al consiglio di Germania e si sdraiò su uno dei due giacigli posti sul pavimento; chiuse gli occhi e attese il sonno.
"-Ve〜 che bel posto!-
Italia in quel momento si trovava davvero in un bel luogo: un prato fiorito, molto esteso, e di fianco a lui sorgeva un piccolo laghetto.
-Italia, vieni da questa parte- lo chiamò una voce a lui ben nota.
L'italiano non perse tempo a raggiungerla e, dopo pochi secondi, si ritrovò davanti alla figura di Germania.
-Ah Italia, sei venuto- disse con un sorriso benevolo, fin troppo insolito per il tedesco.
-Ovvio! Ti seguirei ovunque tu vada capitano!- esclamò Italia imitando il saluto militare.
-Lascia stare quel nome! Chiamami sempre Germania d'ora in avanti, va bene?-
Italia scosse energicamente la testa in segno affermativo.
-Dai vieni! Andiamo da qualche parte, facciamo cose...che fanno gli amici!-
-Tipo?- chiese l'Italiano, non badando allo strano comportamento dell'alleato.
-Non so: corriamo, nuotiamo...qualsiasi cosa tu voglia!-
-Ve〜 Nuotare sembra divertente!-
-Ah bene- detto questo, Germania si avviò a passo spedito verso il laghetto e ne testò la temperatura. Era semplicemente perfetta.
Dopo aver ricevuto un segno affermativo da parte del tedesco, Italia si allontanò un po' per prendere la rincorsa.
-Germania! Abbracciami!- disse Italia correndo, pronto ad abbracciarlo.
All'improvviso tutto divenne buio. L'italiano si sentì soffocato, come se qualcuno lo stesse strangolando.
-N-non...respiro...-"
-...talia...Italia! Italia!- Germania scosse energicamente il corpo dell'alleato cominciando a preoccuparsi, non vedendo alcuna reazione da parte sua.
Italia si svegliò di soprassalto e col fiato corto. Era stato tutto un sogno? Eppure sentiva ancora una strana sensazione al collo...
-Italia ti senti bene?-
-Tranquillo è tutto a posto- gli rispose l'italiano, cercando di nascondere la sua ansia dietro a un sorriso.
Germania lo fissò interdetto per un attimo. Che stesse male? Che avesse avuto un incubo? Avrebbe preferito insistere per saperne di più ma temeva che Inghilterra e America tornassero presto.
-Sono riuscito ad aprire un passaggio, se facciamo in fretta potremo andarcene da qui!-
Italia non se lo fece ripetere due volte. Saltò giù dal letto e si infilò in quella scorciatoia. Il tedesco lo seguì, guardandosi alle spalle, solo per controllare che non arrivassero l'inglese e l'americano.
Quando i due tornarono a casa si chiusero nelle rispettive stanze per riposarsi, anche se Italia non ne aveva voglia; non dopo ciò che aveva provato poco fa.
Nonostante l'inquietudine si convinse che fosse stato solo un brutto sogno, poi si voltò verso lo specchio, notando che aveva un'aria un po' stanca.
Poi, improvvisamente, il volto riflesso di Italia cominciò a cambiare aspetto e prese le sembianze di Germania che, mentre l'italiano retrocedeva poco per volta, uscì dallo specchio.
-G-Germania...?-
La figura del tedesco rimase immobile davanti a quella dell'amico. Provò a dire qualcosa ma dalla sua bocca non uscì un suono.
-N-non riesco a capirti...parla più lentamente, provo a leggere il labiale-
Dopo un paio di tentativi finalmente Italia capì.
-Tu vuoi...dormire con me?-
Germania rispose con un cenno affermativo. Dopotutto non era una cosa strana; il tedesco e l'italiano dormivano sempre insieme quando quest'ultimo era spaventato, e fino a poco fa lo era, mentre adesso sembrava essersi tranquillizzato.
-Va bene allora- disse Italia con un sorriso ingenuo.
Si mise a letto per primo, chiudendo gli occhi e non vedendo una tetra figura avvicinarsi al suo corpo.
"-Dove sono?- si chiese Germania guardandosi intorno.
' E' difficile respirare qui'
Quella voce era sconosciuta a Germania, ma decise comunque di seguirla. Corse per un po' e si trovò davanti Italia, girato di spalle.
-Italia che ci fai qui?-
-Tu...non hai bisogno di me- e detto questo si allontanò, anche se di poco.
Germania lo raggiunse subito.
-Aspetta! Che stai dicendo?!-
L'italiano, che fino a poco prima gli aveva dato le spalle, si girò e il tedesco rabbrividì. Quello che vide non era il suo alleato ma un mostro: aveva in parte le sembianze le sembianze dell'amico ma la parte destra del viso era avvolta dall'ombra, mostrando un occhio bianco e luminoso, e così era ridotta anche la parte sinistra del suo corpo.
-QuaLCOsa nON va, CApiTAnO?-"
Germania si svegliò di colpo, asciugandosi il sudore sulla fronte.
Quell'incubo lo aveva sconvolto a tal punto che pensò fosse reale, e decise di andare da Italia per sapere se stesse bene (e per assicurarsi che fosse davvero lui).
Aprì la porta della camera e vide il suo alleato dormire tranquillo. Provò a scuotere il suo corpo per svegliarlo ma l'italiano non reagì. Germania lo scosse più rapidamente ma non accadde nulla. Gli toccò la carotide e sentì delle pulsazioni molto lente.
"Che sia...in coma?" si allontanò di pochi passi "Impossibile! stava bene fino a un momento fa!"
Si sentì preso dall'ansia. Non sapeva cosa fare dato che non era mai successo prima. Cercò di pensare a mente lucida e riuscì a focalizzare il volto di una sola persona.
Si alzò e si diresse fuori casa. Era convinto che quello non fosse un normale coma ma non se ne intendeva di quelle cose, però lui sì! Lui sapeva tutto dell'occulto e lui praticava l'arte della magia.
Doveva andare da lui. Doveva andare da Inghilterra.
Angolo dell'autrice
Alloooooooooooora...che dire? Questa è la mia prima long su Hetalia e spero che vi piaccia ^^
Io baso i miei capitoli secondo il videogioco di cui, purtroppo, non ho il download quindi lo guardo da una ragazza che fa video su you tube e se lei non va avanti non lo faccio nemmeno io (per evitare di scrivere cialtronerie).
Ma questo non vuol dire che la storia sarà totalmente uguale al gioco. Ci sarà un punto in cui mi distaccherò, ma non ora (dopotutto è solo l'inizio u.u)
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che lascerete qualche piccola recensione, mi incoraggia a continuare!
Grazie ancora ^^ cutieme99