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Autore: Jane Keller    16/05/2014    0 recensioni
[SGA/SGU/SG1]
L'arrivo di un personaggio venuto dal futuro porterà con se cattive notizie e coinvolgerà i protagonisti della tre serie in una avventura alla scoperta di vecchi e nuovi nemici.
Dalla storia: Mi chiamo Helen, vengo dal futuro e sono stata mandata indietro nel tempo per modificarlo
Questa storia è ambientata circa tre anni dopo la chiusura di Universe e ci sono riferimenti a tutte e tre le serie e ai film di SG-1.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nicholas Rush, Nuovo Personaggio, Rodney McKay, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2


Infermeria
Durante l’operazione rimasero tutti in attesa sperando per il meglio e soprattutto chiedendosi chi potesse essere la ragazza. Intanto Woolsey aveva ordinato a Carter e Sheppard di ispezionare lo zaino che la ragazza aveva portato con se. Finita l’operazione si recarono tutti in infermeria; il signor Woolsey voleva essere informato riguardo la salute della nuova ospite. -Come sta la paziente?-.
-Si rimetterà presto. Anche grazie alle naniti- gli rispose la dottoressa Keller.
Un’espressione di terrore comparve sul volto dei presenti.
Teyla prese la parola . -Vuoi dire che è un Replicante?-.
-Ma non li avevamo distrutti tutti?- obbiettò immediatamente Ronon.
La dottoressa Keller cercò di tranquillizzarli. -No, la ragazza è umana, e le naniti che ha nel suo corpo sono diverse da quelle dei Replicanti. E a quanto sembra sono programmate solo per riparare gli organi danneggiati -.
-Novità sull’identità della ragazza e sul perché sia qui?-.
Sam prontamente rispose alla domanda. -Abbiamo controllato l’equipaggiamento nel suo zaino, c’erano un paio di computer, ma sono protetti e ancora non siamo riusciti a decifrare la password, un paio di pistole che non abbiamo capito come funzionano e una serie di piccoli strumenti che stiamo ancora catalogando ma che non sappiamo a cosa servono, ma finora non è stato ancora trovato nulla che ci possa indicare chi sia o perché sia qui-.
In un angolo dell’infermeria, stranamente silenzioso, sedeva Rodney, ancora un po’ scosso dopo aver sentito l’ultima affermazione della ragazza; poi, aspettò che gli altri finissero di parlare e si voltò verso Jennifer e le pose la domanda che temeva: -Perché prima, quando mi ha guardato, mi ha chiamato papà?-.
Tutti si voltarono verso la dottoressa, la quale si diresse verso un computer e lo girò verso gli altri per mostrare loro cosa aveva scoperto. Sul monitor vi erano due sequenze di DNA, una di Rodney e una della ragazza. Evidenziò una porzione del DNA di Rodney e fece notare a tutti che combaciava con quello della ragazza. E non era tutto, la dottoressa mostrò che il DNA della ragazza combaciava anche con quello di un altro membro della spedizione: quello di Jennifer stessa. La ragazza arrivata all’improvviso e in quel modo bizzarro era la figlia biologica di Rodney e Jennifer.
Ma come era possibile una cosa del genere?’ Si chiesero i presenti.
-È un esperimento genetico?- chiese preoccupato Woolsey.
-Forse viene dal futuro!-. Tutti si voltarono verso Carter e la guardarono in modo strano, perplessi. -Per quanto mi è stato possibile, ho analizzato la tecnologia che ha portato con sé, sembra terrestre ma è completamente differente da quella che usiamo noi-.
L’ipotesi del colonnello sembrava essere alquanto logica.
-Forse potremmo chiederlo a lei!-. Rodney fece notare a tutti che la ragazza si stava lentamente risvegliando dall’anestesia. Si avvicinarono a lei e si misero intorno al suo letto.
La ragazza aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco ciò che aveva davanti; ancora intontita cercò di capire dove si trovasse. Si girò alla sua destra e vide un viso che le era familiare. -Mam… dottoressa Keller!-. Subito scattò e cercò di alzarsi ma la dottoressa Keller la trattene a letto; la ragazza aveva appena subito un intervento chirurgico e per riprendersi completamente doveva rimanere immobile a letto ancora per un po’.
Fu il signor Woolsey a porre le domande alla ragazza, la quale doveva dare molte spiegazioni ai presenti.
E la ragazza subito rispose. -Mi chiamo Helen, vengo dal futuro e sono stata mandata indietro per modificarlo-.
Tutti si guardarono, cercando di interpretare le parole di Helen.
Fu Rodney ad interrompere il silenzio. -La dottoressa Keller ha analizzato il tuo sangue e ha trovato delle naniti, come facciamo a sapere che non sei una creazione dei Replicanti? È già successo prima-.
Non sarebbe stata una cosa facile dimostrare che ciò che aveva detto era vero, Helen lo sapeva bene, ma lei ci provò lo stesso. -Posso dimostrarvi che vengo dal futuro. Quando un tunnel spaziale è deviato nel tempo, lascia un’impronta precisa nella memoria dello Stargate, una radiazione residua della tempesta solare che ha deviato il tunnel, se ricontrollate i dati del mio arrivo la troverete-. Helen si voltò verso Carter sperando che lei potesse confermare ciò che aveva detto.
-In effetti, nei precedenti viaggi nel tempo, sono state rilevate strane radiazioni, ma non siamo mai riusciti ad identificarle, ma possiamo confrontarle con quelle registrate al suo arrivo, sempre se ci sono-.
Woolsey ordinò, tramite radio, al dottor Zelenka di controllare i dati dello Stargate. Ma Rodney era più interessato a sapere un’altra cosa riguardo a quella ragazza che avevano di fronte. Helen stava guardando Rodney e dal suo sguardo capì subito cosa stava tormentando l’uomo, così decise che forse era meglio dirgli la verità e subito. Guardò Rodney negli occhi, aveva i suoi stessi occhi, e, con poche parole, mise fine ai suoi dubbi e alle sue domande: -Si papà, Rodney, … sono tua … tua figlia, e figlia della dottoressa Keller, il mio nome è Helen Mckay-. Rodney non sapeva come reagire a una tale affermazione: se essere contento o terrorizzato. Poi realizzò: Ho una figlia, Avrò una figlia, è fantastico. E sorrise alla figlia, la quale era sollevata nel vedere il padre contento; era molto legata a suo padre.
-Signori, è meglio continuare la conversazione più tardi, Helen deve riposare-. La dottoressa Keller era molto più interessata alla salute della sua paziente che a ciò che aveva da dire e chiese gentilmente agli atri di uscire. Woolsey uscì dall’infermeria, non prima però di richiedere la presenza di Helen nella sala riunioni appena si sarebbe rimessa. Lo seguirono anche gli altri, eccetto Mckay che voleva restare lì ancora un po’.
Durante le analisi, Jennifer aveva notato anche qualcos’altro di strano nel sangue della ragazza: -Ho trovato strani isotopi radioattivi nel tuo sangue, cosa sono?-
Helen vide la preoccupazione sul volto della madre e tentò subito di rassicurarla: -Oh quelli! Non ti preoccupare, sono particelle cronometriche, servono a mantenermi stabile qui, a non subire gli effetti temporali, altrimenti rischierei di svanire, prima del previsto-
Keller non aveva ben capito cosa aveva detto sua figlia e Mckay si affrettò a spiegare ciò che significava: cambiando la linea temporale, cambiava la sua stessa esistenza, ma lo fece usando una terminologia troppo tecnica che la dottoressa Keller alla fine era più confusa di prima.
-Beh, come Marty Mcfly in “Ritorno al futuro” che inizia a sparire dopo che ha cambiato il passato dei suoi genitori-. Questa spiegazione fornitale dalla figlia era molto più chiara e comprensibile per Jennifer. -Si, quegli isotopi, insieme all’orologio mi proteggono da … -. Helen si guardò il polso e notò che non aveva più l’orologio; subito cominciò a cercarlo e chiese alla madre dove fosse. Jennifer allora andò verso la scrivania dove era stato appoggiato tutto quello che aveva addosso la ragazza al momento in cui era stata portata in infermeria; prese quello che sembrava un orologio e lo porse ad Helen, che lo prese al volo e se lo infilò rapida al polso e subito premette dei pulsanti sui lati dello schermo sul quale apparvero alcune scritte. L’espressione di Helen sembrò sollevata. -Fiù, menomale- alzò lo sguardo e vide le espressioni perplesse dei suoi genitori che la fissavano -Questo orologio genera un campo cronosferico che, interagendo con le particelle cronometriche, mi protegge dai cambiamenti della linea temporale. Da sole le particelle mi proteggono ma solo per poco tempo-
-Abbiamo inventato una cosa del genere nel futuro?-
-No papà. Questa tecnologia ci è stata concessa da un popolo chiamato Chronosiani-. Helen cominciò a spiegare loro chi fossero:
Molti secoli fa i Chronosiani scoprirono come viaggiare nel tempo, ma usarono quella scoperta in modo sbagliato. Volevano usare quella tecnologia per cambiare il loro stesso passato, evitare i grandi disastri della loro storia, ma esagerarono e cambiarono troppe cose e ciò ebbe gravi conseguenze sulla loro stessa biologia rendendoli sensibili a qualsiasi intervento nel continuum spazio-temporale. Ogni volta che qualcuno viaggia nel tempo e cambia qualcosa, loro ne risentono, molti scompaiono, muoiono, come se non fossero mai esistiti. Per questo motivo la loro tecnologia è volta a proteggerli da tali cambiamenti.
-Ci hanno aiutato nell’organizzazione di questa missione-
-E se quel tuo congegno dovesse guastarsi?- Chiese preoccupato Rodney.
-Io cesserei di esistere, almeno questa versione di me. La nuova realtà dovrebbe creare una nuova me stessa, se non cambio troppo le cose-
Restarono tutti e tre in infermeria a parlare un po’, sembravano proprio una bella famiglia.

Sala mensa
Intanto in sala mensa Sheppard e gli altri erano seduti intorno ad un tavolo cercando di riorganizzare le idee su quanto era appena successo.
-Credete davvero che quella ragazzina venga dal futuro?- chiese perplesso Ronon.
-Il colonnello Carter e il dottor Zelenka lo stanno verificando in questo momento, ma è una cosa possibile. Non è così John?-
-Credo sia possibile. Dopotutto io ho viaggiato 48000 anni nel futuro. Tutto è possibile. -
John, Teyla e Ronon rimasero lì a chiacchierare ancora un po’ chiedendosi cosa ci fosse di talmente terribile nel futuro se hanno mandato indietro nel tempo una ragazzina a modificarlo. Di lì a poco lo avrebbero scoperto. Infatti stava per iniziare la riunione durante la quale avrebbero scoperto le risposte alle loro domande.








 
*°*°*°*°*
 
NdA:In questo capitolo si scopre l'identità del viaggiatore nel tempo? Voi cosa ne pensate di questa ragazza? Nel prossimo capitolo si scoprirà cosa c'è di tanto orribile nel futuro da averli spinti a mettere in atto una missione del genere per cercare di modificarlo a tutti costi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa storia e quali teorie state formulando sul perchè la rgazza è stata mandata indietro nel tempo.
  
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