…NELL’ oscurità DEL QUARTIERE DI SAGANO…

Capitolo 1

l’altare dei bambini mai nati

Eravamo all’università quando ancora ti appartenevo. Eri arrogante e gelido, guardavi tutti con disprezzo... Ma una volta scorsi sul tuo volto quel sorriso fragile da bambola distrutta

- Oriya… Oriya… Se io morissi prima di te, anche se non è vero… Dimmi, piangeresti per me? –

Queste tue parole mi sono balenate nella mente appena mi hai detto addio e o capito che era per sempre, mentre ti guardo allontanare da me per compiere il tuo piano autodistruttivo.

Questa sera sono venuto a cercarti con la scusa che le mie cameriere del Ryokan erano preoccupate della tua assenza, quando in realtà avevo solo voglia di vederti.

Ti ho trovato dove avevo immaginato, immerso nell’oscurità del quartiere di Sagano, dove ti recavi spesso dopo il lavoro per quietare il tuo animo.

Risplendevi in tutta la tua bellezza, avvolto da un’aura candida nonostante la luna brillava rossa come il sangue. Restavi immobile a guardare l’altare dedicato ai bambini mai nati.

Ho attirato la tua attenzione dicendo che se fossi rimasto a guardarli ancora un po’, lo spirito di quei bambini ti avrebbe posseduto.

- Non sono così stupido come pensi!-

Mi hai risposto con freddezza e hai aggiunto:

- Hai bisogno di me, Oriya? Stasera non ho voglia di giocare con te! –

Mpfh… Già, ormai tu giocavi soltanto con me, non c’era più nessuna sorta di legame affettivo…DA PARTE TUA!

Da quando ti sei sposato con Ukyo io sono diventato solo un insulso passatempo! Vieni a Kyoto nella mia casa d’appuntamenti quando hai bisogno di un po’ di svago portandoti a letto una donna diversa da tua moglie per poi ucciderla, o fai sesso con me quando il corpo femminile ti stanca… Quando hai portato quello shinigami, Tsuzuki, al Ryokan, non hai pensato ai miei sentimenti che, nonostante li celi in tua presenza, tu ne conosci l’esistenza!

- Va bene, va bene! Il grande dottore è sempre molto impegnato! Capisco che hai bisogno di stare da solo quando lasci il lavoro. Scusa per il disturbo. Me ne vado! –

Dopo averti quasi urlato dietro, ti ho girato le spalle per percorrere la strada verso casa. Dentro di me speravo che tu mi richiamassi, me pensando a ciò che conto per te ho pensato che non lo avresti fatto, e invece la tua voce profonda e languida mi aveva richiamato alla realtà pronunciando il mio nome con tanta dolcezza che pareva difficile credere fosse uscito dalle tue candide labbra. Mi sono voltato e ho visto i tuoi occhi indugiare pensierosi su di me.

Quello sguardo mi ha fatto rabbrividire fino a sentirmi le gote in fiamme.

Te ne eri accorto, vero? E questo ha provocato in me una reazione infastidita visibilmente imbarazzata… mi sono letteralmente tradito da solo.

- Se vuoi che ti trattenga puoi anche dirlo(ha proprio l’indole del kagema!aveva ragione Oriya a chiamarlo così!ndDarciaSama)-

Mi sono seduto sul muretto lì vicino a gambe incrociate, aspirandoli fumo dalla mia pipa con l’aria più indifferente che ho potuto e abbiamo parlato qualche minuto.

- Oriya, ho un favore da chiederti –

Hai esordito così. E senza darmi il tempo di comprendere quelle parole, hai aggiunto:

- Stanotte metterò in atto il mio piano –

Questa frase mi è penetrata nella testa e mi ha trafitto il cuore come la lama di una katana…L’unica cosa che sono riuscito a dire è stato il tuo nome che si è disperso nella notte.

- Ti lascio queste. –

Mi hai porto due tessere magnetiche.

- Se gli Shinigami mi seguono e arrivano fino a qui, trattienili usando queste come esca. Il più possibile…un minuto, anzi, un secondo…Quando finirà tutto io sparirò. Non preoccuparti, non ti darò più fastidio –

- Smettila, Muraki. –

Ho sibilato.

Tu hai farfugliato qualcosa su tua madre, ma io non ti stavo più a sentire.

- Stupido idiota! Piantala! Non parlare come se fossi alla fine! –

Ho gridato gettandomi addosso a te, anche se so che sulle tue decisioni non torni indietro.

Le gambe mi sono cedute e, inginocchiandomi ho affondato le dita nella tua giacca aggrappandomi a te.

- Perché sei capace di parlare solo in questo modo?! Perché? –

Ho urlato quasi in lacrima stringendo, sempre di più, la presa sul tuo petto.

Tu, allora, hai preso le mie mani chiudendo languidamente i tuoi occhi argentei, e la tua replica non si è fatta attendere molto:

- Non c’è rimedio. Sono programmato così. Perché questo è proprio il mio io. –

Sono rimasto a guardarti in silenzio mentre ti sei chinato a raccogliere la giacca che solitamente porto sopra il kimono. Quando me l’hai restituita hai pronunciato quelle dannate parole:

- Addio, Oriya. –

In quell’istante mi è sopraggiunto quell’antico ricordo di te, con la divisa della nostra università, incorniciato dai petali di ciliegio.

Mi hai lasciato qui, da solo, nell’oscurità del quartiere di Sagano, in mezzo alle tombe dei Bambini Mai Nati, sotto quella luna insanguinata, a sentirmi un fallito. Ma allora che senso ha il tempo che abbiamo condiviso, eh Muraki? Alla fine non sono riuscito a cambiare le tue teorie neanche minimamente?

RISPONDIMI MURAKI!

L’ANGOLO DI DarciaSama

Spero vi sia piaciuto questo remake del capitolo 24 di YAMI NO MATSUEI dal punto di vista di Oriya!insomma, a me piacciono le cose particolari e chi ha letto le mie precedenti ff lo sa! Non vi sembra siano taaaaaaaaaanto carini e pucci insieme Muraki e Oriya? Io li trovo spettacolari! Un bel samurai e un dottore affascinate quanto diabolico! Un accoppiata vincente! Vi supplico, non limitatevi a leggere come avete fatto prima con le altre ff! recensite, Recensite, RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!