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Autore: penna blu    16/05/2014    0 recensioni
La Dama del Freddo non era sempre stata così. Il suo cuore era stato caldo, bollente, ma ora era coperto dal ghiaccio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei era lontana da tutti, sola, quasi inumana al vederla. La pelle candidissima rifletteva la luce che la sfiorava e la piccola statura, unita alla sorprendente magrezza, trasmetteva un senso di malattia e morte. La sua espressione era dura, contrita, raggelava chiunque la guardasse e questo suo modo di essere, unito ai tratti sgraziati che la caratterizzavano, non faceva altro che aumentare il distacco tra essa e il resto del mondo. I capelli castani accentuavano il pallore, così come le profonde righe scure che le circondavano gli occhi.
La Dama del Freddo non era sempre stata così. C'era stato un tempo in cui la sua sola presenza richiamava la primavera. Il sorriso sempre vivo, i capelli biondi che le scendevano a boccoli sulle spalle, le gote piene e rosee, gli occhi raggianti che guardavano gli altri, trovando sempre il modo per scaldare loro il cuore. E anche il suo cuore era stato caldo, bollente, pieno della bontà che era sempre pronta a elargire a chi le stava attorno, senza paura di restarne privata. Sembrava quasi che ad ogni suo piccolo passo la gioia che portava dentro fosse capace di far sbocciare teneri e delicati fiori, rivelando il suo passaggio.
Purtroppo però un giorno fatale incontrò il Signore del Buio. Nessuno conosceva la sua storia, cosa lo aveva condotto alla crudeltà era un mistero la cui risposta si celava dietro alla maschera che portava, la quale lasciava intravvedere solo due enormi, magnetici, bellissimi e impenetrabili occhi. Nemmeno lui sapeva perchè aveva scelto di prendere proprio lei come sua vittima. Forse per la solarità che trasmetteva, forse perchè la sua innocenza e la sua vita che erano così diverse da quelle di lui. L'invidia e la rabbia avevano portato l'oscuro signore alla decisione di distruggerla per sempre. Aveva utilizzato l'ingenuità della ragazza per avvicinarla e lei non si era tirata indietro, aveva visto la tristezza che copriva il giovane e non desiderava altro che aiutarlo a vedere la bellezza del mondo che lo circondava. Lo aveva portato a scoprire l'importanza del suo elemento: la notte. Era riuscita a far vedere a quel tiranno le cose meravigliose che lo circondavano, che anche il buio era ricco di vita e che alzando lo sguardo si potevano vedere le stelle, di cui erano fatti i suoi occhi.
A poco a poco il Signore del Buio era riuscito a penetrarle nel cuore e a farlo proprio, a rubarle tutto l'amore che conteneva facendola innamorare di lui stesso. Le aveva fatto credere di essere riuscita a cambiarlo e di ricambiare il sentimento che la giovane figlia della Primavera provava per lui. Quando il cuore fu completamente nelle sue mani, brutalmente, rivelò la sua malvagità distruggendo i sogni e le speranze della giovane. Il Signore Oscuro aveva ottenuto ciò che voleva e mentre la fanciulla correva via in lacrime, rideva malignamente sapendo ormai che il suo seme stava germogliando nel piccolo caldo cuore che lei gli aveva donato, ricoprendolo di ghiaccio.
A mano a mano che il cuore si trasformava nel freddo elemento rallentava il suo battito e anche il suo aspetto cambiava. Nessuno sapeva riconoscerla e mentre la crudeltà la trasformava era fuggita, nascondendosi sul remoto picco di una montagna dove non avrebbe potuto essere trovata e dove non avrebbe potuto nuocere. Rinchiusa lì, in una solitaria grotta, la sua trasformazione si era completata. I suoi ricordi erano svaniti e di quella che era stata non restava altro che un cuore ormai ricoperto di ghiaccio, che nessuno mai sarebbe più stato capace di sciogliere.
Lei era lontana da tutti, sola, quasi inumana al vederla. La pelle candidissima rifletteva la luce che la sfiorava e la piccola statura, unita alla sorprendente magrezza, trasmetteva un senso di malattia e morte. La sua espressione era dura, contrita, raggelava chiunque la guardasse e questo suo modo di essere, unito ai tratti sgraziati che la caratterizzavano, non faceva altro che aumentare il distacco tra essa e il resto del mondo. I capelli castani accentuavano il pallore, così come le profonde righe scure che le circondavano gli occhi.
La Dama del Freddo non era sempre stata così. C'era stato un tempo in cui la sua sola presenza richiamava la primavera. Il sorriso sempre vivo, i capelli biondi che le scendevano a boccoli sulle spalle, le gote piene e rosee, gli occhi raggianti che guardavano gli altri, trovando sempre il modo per scaldare loro il cuore. E anche il suo cuore era stato caldo, bollente, pieno della bontà che era sempre pronta a elargire a chi le stava attorno, senza paura di restarne privata. Sembrava quasi che ad ogni suo piccolo passo la gioia che portava dentro fosse capace di far sbocciare teneri e delicati fiori, rivelando il suo passaggio.
Purtroppo però un giorno fatale incontrò il Signore del Buio. Nessuno conosceva la sua storia, cosa lo aveva condotto alla crudeltà era un mistero la cui risposta si celava dietro alla maschera che portava, la quale lasciava intravvedere solo due enormi, magnetici, bellissimi e impenetrabili occhi. Nemmeno lui sapeva perchè aveva scelto di prendere proprio lei come sua vittima. Forse per la solarità che trasmetteva, forse perchè la sua innocenza e la sua vita che erano così diverse da quelle di lui. L'invidia e la rabbia avevano portato l'oscuro signore alla decisione di distruggerla per sempre. Aveva utilizzato l'ingenuità della ragazza per avvicinarla e lei non si era tirata indietro, aveva visto la tristezza che copriva il giovane e non desiderava altro che aiutarlo a vedere la bellezza del mondo che lo circondava. Lo aveva portato a scoprire l'importanza del suo elemento: la notte. Era riuscita a far vedere a quel tiranno le cose meravigliose che lo circondavano, che anche il buio era ricco di vita e che alzando lo sguardo si potevano vedere le stelle, di cui erano fatti i suoi occhi.
A poco a poco il Signore del Buio era riuscito a penetrarle nel cuore e a farlo proprio, a rubarle tutto l'amore che conteneva facendola innamorare di lui stesso. Le aveva fatto credere di essere riuscita a cambiarlo e di ricambiare il sentimento che la giovane figlia della Primavera provava per lui. Quando il cuore fu completamente nelle sue mani, brutalmente, rivelò la sua malvagità distruggendo i sogni e le speranze della giovane. Il Signore Oscuro aveva ottenuto ciò che voleva e mentre la fanciulla correva via in lacrime, rideva malignamente sapendo ormai che il suo seme stava germogliando nel piccolo caldo cuore che lei gli aveva donato, ricoprendolo di ghiaccio.
A mano a mano che il cuore si trasformava nel freddo elemento rallentava il suo battito e anche il suo aspetto cambiava. Nessuno sapeva riconoscerla e mentre la crudeltà la trasformava era fuggita, nascondendosi sul remoto picco di una montagna dove non avrebbe potuto essere trovata e dove non avrebbe potuto nuocere. Rinchiusa lì, in una solitaria grotta, la sua trasformazione si era completata. I suoi ricordi erano svaniti e di quella che era stata non restava altro che un cuore ormai ricoperto di ghiaccio, che nessuno mai sarebbe più stato capace di sciogliere.
  
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