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Autore: FlyLoveBelieve    16/05/2014    0 recensioni
L’acqua che disseta e fa rinascere, l’acqua che rinvigorisce e fortifica, serviva a Luca per riflettere su quanto tutto quello che stava facendo fosse giusto, su quanto fosse necessario...
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A SORSI PICCOLI…
 

No, per quanto in 23 anni si fosse sforzato a cercarla, era inutile…non c’era sensazione più bella che sentire l’acqua fresca scendergli giù per la gola e avvertire contemporaneamente piccole gocce di sudore colargli lungo la fronte, infrangersi sulle sopraciglia e poi entrargli negli occhi causando un bruciore fastidioso e irritante..ma non se ne curava, no, perché la sensazione di ristoro e piacere che gli procurava il dissetarsi, in quel momento era talmente forte che non si rendeva conto di nient’altro.
Quando si rendeva conto di quanta fatica gli costasse indossare quella maglia azzurra, di quanti sacrifici avesse fatto e stesse ancora facendo per essere lì, della responsabilità che aveva sulle spalle e della fiducia che molte persone avevano riposto e continuavano ancora a riporre in lui..nel momento in cui si sentiva più debole, nel momento in cui gli venivano meno le forze, nel momento in cui necessitava di fermarsi e riprendere fiato, non appena le sue labbra, secche e riarse, con un movimento deciso e secco stappavano la borraccia e venivano a contatto con l’acqua fresca…ecco, proprio in quel momento Luca capiva quanto amasse tutto ciò che faceva nonostante tutta quella fatica, tutto quel dolore, tutta quella spossatezza, quanto lo rendesse forte la consapevolezza di essere stato scelto, chiamato, proprio lui, non un altro, quanto la responsabilità di cui avvertiva il peso fosse per lui un peso da portare con onore ed orgoglio, e non un motivo per fermarsi e cedere sotto il suo peso, quanto la fiducia che tanti gli avevano dato gli fosse di stimolo per migliorare e far bene.
L’acqua che disseta e fa rinascere, l’acqua che rinvigorisce e fortifica, serviva a Luca per riflettere su quanto tutto quello che stava facendo fosse giusto, su quanto fosse necessario…quando avvertiva la sete, quando sentiva che la lingua secca implorava acqua e non era più sufficiente la saliva, quando si sedeva affannato sulla panchina e cercava spasmodicamente e febbrilmente la sua borraccia, quella contrassegnata dal numero 4, quando dopo averla trovata la portava alle labbra e beveva, a sorsi piccoli e lenti, allora tutto si chiarificava e davanti ai suoi occhi si svelava la bellezza più grande e completa, la più forte ma anche la più difficile da raggiungere, la più dolorosa ma anche la più gratificante…la consapevolezza di fare ciò che ci piace e di farlo bene.
In realtà Luca non avrebbe saputo dire se ciò che stava facendo lo stesse facendo con successo, eppure quando si alzava da quella panchina e con la manica della maglietta si asciugava il viso, quando tornava a guardare quel rettangolo di 162m2, aveva la certezza che quello fosse il suo posto, che era li e in nessun altro posto che doveva e voleva stare, che era quello il suo compito, e che avrebbe fatto di tutto pur di portarlo a termine nel miglior modo possibile.
Era solo un ragazzo in fondo, aveva ancora tanto da imparare e tanto ancora doveva lottare prima di potersi dire arrivato, e forse non l’avrebbe manco mai potuto dire di essere arrivato, eppure nonostante le pallonate, i ginocchi sbucciati, il respiro affannato e i muscoli doloranti, sapeva che non ci avrebbe mai rinunciato a tutto questo, semplicemente perché era per questo che era nato.
Ecco perché quando Teo lo chiamò a gran voce dal campo, Luca si alzò e si diresse verso quel gigante di 208cm con gli occhi vivi e saettanti di chi e’ pronto a ricominciare, di chi e’ pronto a lottare e ad andare oltre ogni ostacolo in nome di ciò in cui crede, in nome di ciò che ama…di chi sa che, quando si e’ stanchi e si ha bisogno di riposo, basta un sorso d’acqua dalla borraccia per dissipare i dubbi e ripartire.

 
Non so come mi sia venuta questa OS , semplicemente era da molto che volevo scrivere qualcosa, e così oggi pomeriggio mi sono ritrovata a pensare a come si debbano sentire i nostri azzurri in questi giorni di preparazione per un’estate…tutta azzurra :) e mi e’ venuta fuori questa riflessione sull’acqua e sul valore che ha per uno sportivo, specie per un pallavolista. Il soggetto naturalmente e’ sempre il mio amato Luca, amico e compagno inseparabile nella mia vita, e c’e’ anche Teuzzo stavolta, che e’ marginale, però c’e’, ed e’ questo che conta !! Non lo so, spero che non sia venuta fuori una riflessione sconclusionata e priva di senso, anche perché sono talmente fuori questi giorni che potrei davvero avere scritto parole in libertà e del tutto sconnesse tra loro. Boh non lo so, a voi i commenti !

Sara  <2

  
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