Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |       
Autore: Euterpe_12    29/07/2008    4 recensioni
Lui una notte ha deciso che non aveva più speranze. Quella notte ha creduto per qualche attimo che sarebbe rimasto solo per il resto della sua vita. Perché lei non lo ama, non lo ha mai amato. Ryou si sentiva solo, quella fredda notte di pioggia. Ma una ragazza sconosciuta ha riscaldato le sue membra con dolci baci e carezze di fata. Lasciandogli tuttavia, un ricordo importante. Non amore, no. Ma un essere vivente, con un cuore e tante responsabilità. (RyouxIchigo e poi? Chissà... )
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo

Note dell’autrice:

Salve a tutti ^_^ dopo avervi detto che sono pienamente consapevole del fatto che ho un sacco di fanfic in sospeso, e che dovrei continuarle, ecco che vi presento la mia nuova storia! E’ una trama  che mi è venuta in mente quasi per caso, mentre ascoltavo i Negroamaro (che non centrano niente con la storia) è ambientata cinque anni dopo il termine del manga. Che altro dire... spero che sarà di vostro gradimento! 

 

UNMARRIeED FATHER

 

Prologo

 

La pioggia battente cade su finestre sporche di fiati ardenti e sensazioni proibite. Lo accarezza dolcemente, poi lo guarda come se fosse l’unico sulla terra. Lui però non ricambia, e torna su di lei. Labbra su pelle, pelle su labbra. E mani sempre più ansiose di cose proibite. Lei ansima sotto il suo tocco non troppo esperto. Gli stringe le mani. La bacia con desiderio.  Poi torna a toccarle la pelle liscia. Lei vorrebbe non finisse mai. Lui vorrebbe non aver mai commesso quell’enorme stronzata. Ma ora è là, e sa benissimo che non può tornare in dietro.

 E’ orgogliosa di averlo nel suo letto, perché non crede di aver mai visto un ragazzo più bello di lui. Lo aveva notato subito in mezzo alla folla: e come non fermarsi a guardare quei lisci filami d’oro che corrispondevano ai suoi capelli? Come non soffermarsi a contemplare quel volto dai lineamenti candidi e gli occhi di zaffiro? Non appena aveva posato gli occhi sulla sua figura, aveva desiderato di stargli tra le braccia forti. Non le era mai capitata una cosa del genere prima di quel momento. Il locale stracolmo di gente, lei incantata a guardarlo per tutto il tempo. Era da solo. Entrambe le mani nelle tasche dei jeans chiari, lo sguardo puntato in chissà quale pensiero della sua mente. In quel momento un cliente le aveva chiesto di ordinare, ma lei non lo aveva sentito. E per tutto il tempo aveva voltato lo sguardo per osservarlo, seppur per qualche istante. Poi strani pensieri avevano affollato la sua testa. Si era detta che sarebbe stato davvero brutto morire da un momento all’altro senza aver mai sentito il fiato caldo di un uomo accarezzarle la pelle. Non appena quel pensiero le aveva attraversato la mente aveva scosso il capo, arrossendo da sola. Ad un certo punto aveva rivoltato lo sguardo verso il ragazzo sconosciuto. Cercò con insistenza quegli splendidi capelli biondi, dicendosi che era impossibile non notarli in mezzo a quelle teste tutte nere, così tipiche dell’etnia nipponica.

-Una birra, per favore.- si era irrigidita, mentre la tazzina che stava lavando le scivolava di mano. Il rumore si era confuso con tutto il baccano che aveva aleggiato tutt’attorno, mentre le proprie iridi scure si poggiavano su quelle oltremare dell’interlocutore. Il cuore aveva iniziato a batterle convulsamente, ordinandole quasi di uscire dal petto con una velocità sorprendente.

-Subito.- aveva risposto semplicemente, arrossendo come una bambina. Aveva notato che lo sguardo del giovane era molto cupo, come se fosse stato ricoperto da una vela di malinconia. -Che hai?- gli aveva chiesto senza pensarci più di tanto. In tutti quegli anni che lavorava là aveva imparato ad attaccare bottone molto facilmente. Lui tuttavia non sembrò apprezzare, cedendole uno sguardo di sufficienza.

-Nulla.- aveva sospirato, poi aveva iniziato a bere la propria bevanda. La barista tuttavia non si perse d’animo, poggiando i gomiti sul bancone.

-A me non sembra. Sai, certe volte è estremamente liberatorio parlare con una persona sconosciuta.- aveva sorriso, e lui sembrava aver apprezzato il gesto. Forse stava acquistando la sua fiducia. La barista si allontanò un istante per servire un cliente, poi rivolse nuovamente la propria attenzione sul giovane biondino. -Allora, vuoi dirmi cosa ti affligge?- tornò a poggiare i gomiti sul bancone, guardandolo con gli occhi socchiusi. Non era mai stata molto spigliata con le persone che le piacevano, ma per quel ragazzo aveva un’attrazione tale che sembrava volerlo avere a tutti i costi. Lo guardò. La sua bellezza non era celata neanche dalle luci soffuse della discoteca.

-Cretinate.- ammise il ragazzo, facendo sorridere la giovane barista.

-Cretinate? Non può essere una cretinata se stai così.- la giovane si portò una ciocca scura dietro alle orecchie, mentre, alzava gli occhi sulle luci appena accennate che spuntavano qua e là nella sala.

-Forse hai ragione.- aveva sorriso. E  la giovane si rese conto che aveva un bellissimo sorriso. Ma esso si spense subito, mentre le labbra venivano poggiate nuovamente sulla superficie fredda del bicchiere.

-Problemi di cuore? Soldi?- aveva provato a domandare. Lui tuttavia non sembrava voler collaborare.

-Una ragazza.- le si spezzò il cuore. Ecco, era innamorato. Trattenne il respiro.

-E che è successo?-

-Ti sembrerà strano, ma penso a lei da anni ormai. Pensavo di averla dimenticata, ma oggi l’ho rivista dopo due anni con il suo ragazzo... e mi sono reso conto di volerle ancora molto bene.- terminò la birra, sospirando rumorosamente. Poi le cedette uno sguardo che sapeva di rimprovero. Era più che sicura che il giovane non avrebbe voluto parlare di quelle cose. La barista si sentì improvvisamente in colpa.

-Bè... tutto quel che ti posso dire è che deve essere una sciocca.- gli si avvicinò, schioccandogli un bacio sulla guancia. -E’ l’unica spiegazione se non ti ricambia, sei così bello!-

E non si sa come, ora si sono ritrovati a fare l’amore in casa di lei. Poche parole, tanti sussurri. Fiati che si cercano, labbra che ardono come se fossero state accese dal fuoco rodente di Febo. Ma lui non sa, che per lei è la prima volta. E lei non è venuta ancora a conoscenza del fatto che quella prima e splendida esperienza sarà l’ultima.    

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Euterpe_12