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Autore: Fefina    29/07/2008    2 recensioni
una storia finita male.. o forse no? nessuna notte è infinita e non lo è nemmeno la tristezza e l'abbandono, come ha scoperto Ginevra..
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ginevra si alzò di scatto. L’aveva sognata ancora. Prese una felpa e scese silenziosamente le scale, per non svegliare i genitori che dormivano nella camera attigua. Attenta a non fare rumore, aprì la porta e uscì.

Camminò un po’, finché i suoi piedi non si posarono sulla sabbia. Abitava a poca distanza dal mare e quella spiaggetta seminascosta era il suo posto preferito.

La ragazza si mise seduta in riva ad osservare la luna che si rifletteva nel mare calmo. I suoi occhi si colmarono di lacrime mentre pensava. «cosa ti succede?» aveva detto Ginevra. «niente, perché?» aveva risposto Nicole. «sei strana, ultimamente.. mi eviti!» «non dire stupidate!» l’aveva rimproverata la bionda.

Era stato il suo ultimo dialogo con Nicole. Da una settimana non si parlavano. Si erano conosciute più di tre anni prima, facendo sport insieme. All’inizio non avevano legato molto, ma in breve erano diventate inseparabili.

Una lacrima scese lungo la guancia di Ginevra mentre il vento le faceva volare i capelli e le sollevava i lembi della leggera camicia da notte che indossava. Era fresco, ma a lei non importava. Ripensava al passato, a come qualcosa le aveva portato via la sua amica, la sua confidente. E piangeva.

Aveva pianto tanto, nell’ultimo mese, consapevole che fra loro si era rotto qualcosa. «ricorda che io per te ci sarò sempre!» «davvero?» chiese Ginevra con un sorriso fra le lacrime. «certo!» rispose Nicole ricambiando il sorriso. Non era vero.

Ora che aveva più bisogno di lei, Nicole non c’era. Perché? Ginevra non poteva fare a meno di chiederselo. Come si era sentita protetta quella sera fra le sue braccia, quando Nicole l’aveva consolata e le aveva asciugato le lacrime, facendole tornare il sorriso.

E ora era in riva al mare a piangere da sola, senza nessuno che la consolasse, a piangere aspettando l’unica persona che avrebbe potuto farla stare meglio. “com’è ingiusta la vita..” pensò, alzando gli occhi al cielo.

Nicole adorava venire in spiaggia di notte. Quante volte erano uscite di nascosto per andare lì? Ripensandoci, a Ginevra venne una fitta al cuore. Inutile. Non si dava pace.

Erano state unite per così tanto tempo che aveva iniziato a considerare la sua presenza naturale. Adesso che di colpo era sparita, soffriva. Non aveva solo perso un’amica. Aveva perso una parte di sé. Si asciugò una lacrima e con il dito umido si mise a disegnare sulla sabbia. In poco tempo i granelli bianchi le si attaccarono al dito.

Mentre tracciava sulla sabbia continuava a rievocare i ricordi di un’amicizia che l’aveva resa felice per molto tempo. Ora qualcun altro aveva preso il suo posto nel cuore dell’amica. Non era né gelosa né arrabbiata. Era triste. Si sentiva tradita. Quando guardò nuovamente il cielo vide che in lontananza si stava schiarendo. Il sole stava per sorgere.

Un giorno nuovo. Chissà cos’avrebbe portato. Altra sofferenza o il sollievo e la riconciliazione? Si asciugò distrattamente le ultime lacrime con una mano, mentre con l’altra continuava l’opera.

Intanto il sole stava facendo capolino sul mare. Era uno spettacolo bellissimo. Le sarebbe piaciuto che Nicole fosse lì con lei. Stette a guardare il cielo e il mare che si tingevano degli stessi colori. Il vento era cessato e iniziava a fare più caldo.

Alzandosi in piedi e togliendosi la felpa, Ginevra rifletté che nemmeno il buio e la tristezza erano eterni, proprio come la notte. Senza voltarsi, si diresse a passo spedito verso casa, sorridendo. Sulla sabbia spiccava nitida la scritta Ginevra & Nicole amiche per sempre. Chissà se era di nuovo possibile.

In fondo quello era un giorno nuovo.
  
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