17/05/2014
7 recensioniI'm still here.
Controllavi bene la strada. Lo facevi sempre, lo so. Ho sempre adorato questa caratteristica di te. Mi piaceva osservarti mentre guardavi a destra e a sinistra per più di dieci volte prima di attraversare.Ti trovavo dannatamente adorabile. Quando finalmente era per te sicuro, muovevi svelto le tue eleganti gambe fino all’altro lato della strada. Avevi sempre paura di attraversare, pensavi che qualcuno potesse investirti. Era vero, poteva accadere, ma io sarei stato sempre dietro di te, pronto a salvarti.
E’ questo che fa una persona innamorata. Avrei dato la vita, per te. Oh sì, l’avrei fatto, lo farò probabilmente. Perché?
Perché tu non sei più qui con me.
Quel giorno non stavo facendo attenzione, ricordi? Eddy mi stava dando fastidio, urlava come l’idiota che è, chiedendosi perché uno dei suoi migliori amici dovesse uscire con “quella testa quadrata di Kevin”. Non è stata colpa tua, ci siamo innamorati e basta. Cercavo di dare un’occhiata a te che, insicuro, voltavi la testa prima a destra, poi a sinistra, anche se la strada era deserta. Dopo un po’ di osservazione, finalmente ti eri deciso ad attraversare.
Ma non avevi guardato bene a sinistra.
Un pazzo, forse ubriaco, forse semplicemente stupido, andava ad altissima velocità. L’ho notato troppo tardi. Quando l’ho notato, il tuo corpo era già stato sbalzato in aria e si dirigeva verso il suolo. Anche quell’idiota di Eddy e quel tonto di Ed ti avevano visto cadere a terra.
Non potevo crederci. Sembrava una scena da film, alla prima distrazione è successo il peggio. Mi ero messo vicino a te, terrorizzato. Ti stavo stringendo a me, mentre sanguinavi copiosamente. Ti imploravo di parlarmi, ricordi? Tu rimanesti in silenzio, però mi facesti un sorriso, stringendo un po’ la mia maglia. Poi chiudesti gli occhi e smettesti di respirare.
Mi sei letteralmente morto fra le braccia, lo sai?
Ho passato mesi infernali, non riuscivo ad accettare la tua scomparsa. Ero sempre triste, non andavo più nemmeno a scuola. Divertente, vero?
Forse lo sarà, quando ti spiegherò le mie intenzioni: voglio farla finita. Con tutto, intendo. Sto andando in cucina a cercare un coltello. Quello grande, ricordi? Quello che usavi sempre per tagliare i pomodori e le cipolle quando mi aiutavi a cucinare.
Lo sto cercando, non lo riesco a trovare. Forse mia madre l’ha spostato, non è nel solito posto. Ah, eccolo. L’ho trovato. Lo raccolgo e punto la lama verso il mio cuore. Ho paura, non lo nego. Ma sono anche felice. Inizio a caricare il colpo.
“Non lo fare.”
..Non era un sogno, vero? Ho sentito la tua voce? Mi stai parlando? Perché mi chiedi di non farlo? Sto per raggiungerti, non sei felice?
Sento qualcosa accarezzarmi il viso lievemente, e qualcosa simile a due labbra appoggiarsi sulle mie.
“Io sono sempre qui.”
Lascio cadere a terra il coltello e mi inginocchio, piangendo. Sento come se due braccia mi stessero coccolando, come se le tue delicate mani mi stessero accarezzando la testa.
“Non fare idiozie. Io sono sempre qui con te, Kevin.”
Spazio autrice:
Chiedo scusa. Sono umilmente dispiaciuta.
Ultimamente qui è pieno di angst. Sorry people c: