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Autore: The_Echelon_Nobody    17/05/2014    4 recensioni
Questa è una raccolta di One Shot dedicate alla favobellerrima Zosan,quindi preparatevi i fazzolettini,perchè potreste essere attaccate da emorragie nasali improvvise.
Attenzione:non so quanto durerà questa raccolta. I capitoli verranno pubblicati il sabato di ogni settimana.
Buona lettura e buone emorragie! ^///^
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SALVE A TUTTEEEEE (non mi importa se siete maschi ma non credo u.u)
questa é la mia prima fanfiction su one piece,e ovviamente sulla zosan,che é la mia otp preferita *-*
Bene,buona lettura!
*si prostra*
 
-The first kiss
Inizia una giornata di riposo sulla Sunny. La ciurma ha deciso di attraccare nel porto di una piccola isola per alcuni giorni,e concedersi un pò di riposo e fare rifornimenti. Sanji era sveglio da almeno dieci minuti,e ammirava quell'idiota dello spadaccino che dormiva ancora,con la faccia attaccata al petto del cuoco. Non ci pensava nemmeno a svegliarlo. Gli piaceva guardarlo dormire,e poi se lo avesse svegliato,Zoro avrebbe avuto voglia di affettarlo. Così,insinuò una mano in mezzo a quel letterale cespuglio (anche per colore) dei capelli dello spadaccino,che erano oggetto di prese in giro e nomignoli costanti da parte del "cuocastro";e iniziò a scompigliarli. Con quel gesto era sicuro che il marimo non si sarebbe svegliato prima di mezzogiorno,e Sanji non aveva la minima voglia di andare a cucinare. Si sarebbero arrangiati per un giorno e poi,se il marimo si fosse svegliato,era compito suo cercare di dissuaderlo dall'andare all'esplorazione dell'isoletta,onde evitare che lo spadaccino si perdesse. Restò a letto,a rilassarsi e ricordarsi dei tempi passati. Il suo sguardo azzurro andò a posarsi involontariamente sulle katane di Zoro. Gli rievocarono un ricordo di quando ancora lui e Zoro non erano insieme...sorrise.
 
<< STUPIDO MARIMO DECEREBRATO!Quante volte ti ho detto di non poggiare le tue sporche spade sul MIO tavolo?! >>
Sbraitò il cuoco al marimo decerebrato,che assunse un'espressione infuriata.                                                                                
<< E TU COME OSI CHIAMARE I MIEI TESORI "SPORCHI"?! POTREI BENISSIMO AFFETTARTICI CON QUELLE,CUOCO DI MERDA CHE NON SEI ALTRO! >> Sanji l'aveva adirato per l'ennesima volta.
<< Prova a fare ciò che hai detto. Uccidimi se ti va.  Ma sappi che tu e il resto della ciurma morirete di fame,dopo. >>
Rispose Sanji,con tutta la calma del mondo e un'espressione spavalda in viso. "Ma come fa ad essere così dannatamente calmo e perfetto in una situazione del genere?Non perde mai le staffe!" pensò Zoro,guardandolo meglio.
In effetti,in quel periodo stava accadendo qualcosa di strano fra loro due. Non che litigassero di meno,no di certo.
Era solo che era scattato un qualcosa...una sorta di attrazione,che nessuno dei due sapeva spiegarsi minimamente. Il fatto era che quando Zoro terminava i suoi allenamenti mattutini e passava dalla cucina per bere e poi andare a fare la doccia,con solo pantaloni e asciugamano in spalla,Sanji si perdeva a guardare le linee dei suoi pettorali,i muscoli scolpiti,i bicipiti,la tartaruga,le braccia possenti,il profilo della mascella,così squadrato,il mento,la schiena,e anche quello che c'é sotto la schiena. Insomma,si incantava a guardare quel corpo che avrebbe fatto benissimo invidia ai bronzi di Riace. Non sapeva se Zoro se ne fosse accorto. Zoro,il quale si ritrovava ad ammirare i capelli chiari e angelici del cuoco,il suo corpo magro e diafano,gli occhi cristallini,le gambe lunghe. Si ritrovava a pensare se per caso Sanji venisse dalla terra o dal paradiso,perché secondo lui,quei lineamenti angelici erano unici nel loro genere,almeno sulla terra.  Succedeva anche che,per motivi e ragioni oscure a tutti e due,e che non avrebbero voluto scoprire, magari mentre Sanji era intento a cucinare e la ciurma era già a tavola,capitava che il cuoco si girasse non sapendo cosa stesse facendo,e con la coda dell'occhio guardasse Zoro,seduto al solito posto. E anche viceversa,capitava che Zoro,seduto al solito posto,guardasse Sanji intento a cucinare,muovendosi con precisione e rapidità. E allora,capitava spesso che i loro sguardi si incontrassero,perché si guardavano a vicenda senza sapere che l'altro li stesse guardando,un rossore appena visibile colorava le guance dei due,che distoglievano subito lo sguardo.
Tornando alla litigata:
<< Tu pensi che ti ammazzerei veramente,idiota d'un cuoco? >> Gli disse  il marimo,muovendo un passo verso l'altro.
<< No,non credo mai alle tue minacce,stupido. Piuttosto,dovresti credere alle mie,perché  tutti nella ciurma sappiamo difenderci,non ci servi a niente qui. Non sei indispensabile. Quindi potrei ammazzarti qui e ora. >>  Proseguì Sanji,con aria minacciosa.
<< Oooh,ma davvero? >> Rispose Zoro con tono canzonatorio. Avanzò ancora di due piccoli passi,avvicinandosi PERICOLOSAMENTE al cuoco.
Zoro dovette constatare che Sanji,con quella poca barba che aveva,stava davvero da dio. Si incantò a guardare i lineamenti del cuoco. Non si accorse che quest'ultimo stesse per svenire. Sanji era sovrastato da un uomo stupendo,un Adone a torso nudo,che aveva il naso a pochi centimetri dal suo e lo stava squadrando. Aveva iniziato a sudare e arrossire. Nessuno dei due capiva cosa stesse succedendo. Zoro se ne accorse,e allungò un lato delle sue labbra verso l'alto,doveva essere un sorriso,forse.
<< Vuoi uccidermi?Lo puoi tranquillamente fare. Però vediamo se riesco a farti cambiare idea. >> Sanji non aveva idea di quello che lo spadaccino avrebbe potuto fare,ma non si sarebbe mai aspettato che Zoro avrebbe afferrato la cravatta blu che Sanji indossava quel giorno e tirandola verso di sé avrebbe azzerato la distanza fra loro due,incollando le sue labbra a quelle del cuoco. Sanji portò le sue mani al collo di Zoro,fino ad accarezzarlo arrivando alle spalle. Zoro schiuse le labbra,e l'altro ne approfittò per insinuare la sua lingua fra di esse. Non sapevano nemmeno da quanto tempo stavano incollati,né perché, alla fine si staccarono per riprendere fiato.
<< Allora?-disse il marimo,con un sorriso spavaldo- sono stato abbastanza convincente? >>
<< Emh...cre...credo di sì... >> gli rispose Sanji. Se prima non sapeva cosa stesse succedendo ai suoi sentimenti nei confronti di Zoro,ora era certo che era attratto da lui,e non poco. Dal canto suo,anche se Zoro non lo dava per niente a vedere,desiderava quel bacio da mesi. Solo che non era certo di quello che pensava. Gli sembrava impossibile che una persona come quel cuoco spocchioso e insopportabile lo avesse sedotto involontariamente. Non capiva nemmeno come fosse successo,ma non gli importava molto.
 
Quando Zoro si svegliò,quella tranquilla mattina sulla nave,trovò il suo cuoco che guardava sue katane,
con un sorriso da ebete e lo sguardo perso nel vuoto.
<< Buh. >> Fece,con la bocca impastata di sonno.
Sanji parve risvegliarsi in quel momento.
<< Eh? Ah...sei tu. >> Disse,sorridendo allo spadaccino,il quale gli posò un dolce bacio sulle labbra.
<< A che pensavi? >> Gli chiese.
<< Oh,a niente... >>
In realtà,Sanji,in quel momento stava ringraziando mentalmente le katane di Zoro,senza di loro,pensò che lui e lo spadaccino,
a quell'ora sarebbero stati in letti diversi e stanze diverse,a pensare l'uno all'altro senza il coraggio di far niente.
 
 
   
 
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