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Autore: Hollow_Eyes    17/05/2014    1 recensioni
La mattina prendeva un autobus, scendeva davanti alla cancellata di ferro prima che il sole sorgesse, e si sedeva su quella vecchia altalena.
Eh, si.. faceva sempre così; Michele si sedeva, e stava zitto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Michele si sedeva, e stava zitto. Dondolava piano, con in sottofondo il cigolio pigro dell’altalena che si lamentava per tutti quegli anni passati sotto la pioggia.
La mattina prendeva un autobus, scendeva davanti alla cancellata di ferro prima che il sole sorgesse, e si sedeva su quella vecchia altalena.
Eh, si.. faceva sempre così; Michele si sedeva, e stava zitto.

Il parco era vuoto, sotto un cielo triste e sgraziato, che doveva ancora decidere se sarebbe stata o no una giornata di sole. Le foglie delle Catalpe coloravano a macchie il vialetto di mattonelle sconnesse, secche e bagnate di pioggia; c’era profumo di autunno.
(-DI COSA SA L’AUTUNNO?-NON LO SO-PETRICHOR-CHE?-L’ODORE DELLA TERRA DOPO LA PIOGGIA-)
Lontano, oltre la città che iniziava a svegliarsi lentamente, il sole sbadigliava in nuvole quasi trasparenti.
Soffiava potente un vento di tramontana; Michele lo sentiva. Aveva la pelle d’oca, ma a lui il freddo piaceva.
Fungeva perfettamente come anestetico.

Michele era confuso. In testa i pensieri giravano vorticosamente in cerca di pace, una pace che Michele non era solito darsi.

Michele aveva paura.
(-TU, CON ME, NON AVERE PAURA, OKAY?-OKAY-FINO ALLA FINE-FINO ALLA FINE-)
Paura di cosa, poi?
Paura di rimanere solo, per questo voleva isolarsi. Michele era tanto fragile..

Michele era innamorato; e vi dirò: questo già di per se bastava.
Era giovane: quanta esperienza potevano dargli i suoi pochi anni di adolescente?
A quell’età l’amore è stupido e inutile; a quell’età si, che l’amore è una cosa seria!

Si strinse nelle spalle, tirando su il bavero del giaccone blu; le scarpe da ginnastica toccavano distrattamente il terreno, bagnato dalle prime gocce di pioggia. Guardò il cielo..
Abbiamo deciso, eh?
Okay, brutta giornata..

(-PIOVE!, MERDA!-NO, DAI, NON CI CREDO!-MUOVITI AD APRIRE QUELL’OMBRELLINO-E UN ATTIMO!-COSI’ MI SCOPRI-NON URLARE!/ URLA, RISA, PIOGGIA..)

Michele si alzò e iniziò a correre, per scacciare i pensieri.

 
Michele era innamorato; e vi dirò: questo, di per se, bastava.
 
 


 
Lontano, l’altalena fermò il suo moto e si zittì. Il vento sembrò placarsi, il parco si svuotò.
 


Scritta nella notte fra il 16 e il 17 maggio.
Per Raffaele; ti sei arrabbiato solo perchè ho ragione, no?
  
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