CAPITOLO 2:
JOSH POV
Saranno già venti
minuti che è lì dentro.
A vederlo da fuori
questo posto fa venire i brividi e non penso che dentro sia molto diverso. Se
mai dovessi girare un film dell’Horror penso che questa sarebbe l’ambientazione
adatta.
L’insegna sopra la
nostra testa, che mi stupisco non sia ancora caduta, indica con caratteri
oramai sbiaditi dal sole il nome di questo posto: PARADISE MOTEL…davvero un
paradiso! Le pareti dello stabile sono quasi completamente scrostate…resta solo
un vago ricordo dei colori originari, che anche allora non dovevano essere un
granché, un verde marcio mischiato ad un arancione indefinito…è davvero il
posto più squallido che abbia mai visto!
Continuo a guardare
l’ingresso nella speranza di vederla uscire.
Non sono molto
tranquillo.
Il taxista deve
essersene accorto perché mi dice: ‘Sono sicuro che è tutto a posto. Mi sembra
una ragazza che sa il fatto suo! ‘. Annuisco. Ma continuo a non essere
tranquillo.
A dire il vero non so
cosa mi sia preso. Dopotutto di questa ragazza non so proprio nulla, ma da
quando l’ho vista all’aeroporto, non so perché ma sento che qualcosa mi spinge
verso lei, a volerla conoscere meglio…
Decido di scendere e
andare a controllare che sia tutto a posto, non so ma questo posto non mi
ispira per niente ‘Vado a vedere se è tutto in ordine’ dico rivolgendomi
all’autista che mi risponde con un sorriso malizioso.
Chissà cosa si è messo
in testa, voglio semplicemente essere gentile!
M’incammino verso il
motel.
La vedo uscire, e il
mio cuore inizia a battere forte.
ALICE POV
Non sono mai stata
tanto veloce in vita mia quanto lo sono stata ad uscire da questo posto. Vedo Josh che si sta avvicinando, lo prendo per mano e lo
trascino verso il taxi quasi correndo ‘ Non era di suo gradimento? ‘ mi canzona
Josh ridendo, io lo guardo di traverso ed esclamo: ‘ Mi
ci vorranno almeno dieci docce prima di togliermi quell’odore di dosso! ‘ e
rabbrividisco al solo ricordo.
Saliamo in auto.
Appoggio la testa al finestrino amareggiata.
Il nostro autista chiede l’unica cosa che temevo più di tutte nel momento in
cui ho lasciato il Motel ‘ Dove vuole che la porti? ‘.
Non so che rispondere.
E ora dove vado?
Domani ne devo dire
quattro a chi ha fatto le prenotazioni e penso anche di sapere chi è stato! Sento
le lacrime che spingono per voler uscire…non voglio piangere…non devo piangere!
Questo è niente in confronto a quello che ho già passato…ma sono stanca! Voglio
solo fare una doccia, sentire il mio piccolo, dormire e domani ricominciare da
capo e dimenticare tutto!
Beh quasi tutto!
Josh è stato davvero un angelo, sono una sconosciuta e lui mi ha aiutata così
tanto! Devo fare davvero pena! Sto per rispondere al taxista che mi va bene
qualsiasi posto, a parte il motel ma questo è chiaro, che Josh
mi sussurra: ‘ Senti Alice, so che non sarà facile vista la settimana degli
Oscar, ma ho un amico che lavora in un albergo…beh decisamente meglio di
questo…se vuoi provo a sentire se riesce a trovarmi un posto! ’.
Lo guardo piena di
dolcezza.
Sì decisamente la cosa
migliore della giornata!
‘Sono in debito’ rispondo ‘Vorrà dire che mi
offrirai il pranzo domani! ’ dice sorridendo mentre fa scorrere l’elenco della
rubrica del telefono ‘ Questo è il minimo! ‘ rispondo.
‘ Buonasera Paul, sono
Josh Hutcherson…sì molto
bene grazie…scusi se la disturbo ma avrei davvero bisogno di una mano. Ho
un’amica che ha avuto dei problemi con il suo hotel, riuscirebbe a trovarle una
stanza? Sì lo so che è una brutta settimana, ma potrebbe aiutarmi? La
prego…’ silenzio ‘ La ringrazio, ero certo che ce l’avrebbe fatta! Saremo lì
tra circa una mezz’oretta…Grazie ancora Paul! ‘ ‘ Ecco fatto! ‘ dice
rivolgendosi a me ‘ ha una stanza libera per un paio di giorni…ma non
preoccuparti vedrai che qualcosa riusciremo a trovare…’ ‘ ma come fai? ‘ lo
interrompo. ‘ Prima Barbie all’aeroporto, poi l’Hotel…tutti pronti ad esaudire
le tue richieste…O sei un mago o una celebrità! ‘ nel momento stesso in cui lo
dico il cuore mi si ferma…Oddio non dirmi che sto facendo una delle mie solite gaffes!
Lo guardo negli occhi.
Lui ha un’espressione
tra lo stupito-imbarazzato-divertito, ‘Non dirmi che sei davvero una
celebrità…e magari sei pure un attore! ‘ chiedo con la voce spezzata tra un
misto di vergogna e curiosità. L’autista soffocando una risata esclama: ‘Questa
proprio non me la voglio perdere! ‘ . Josh sorride ‘
Ho fatto qualche film…che sicuramente tu non hai visto… a quanto pare! ‘. Non
so perché ma scoppio a ridere, ma è una risata nervosa perché la situazione è
davvero tragicomica. Lui mi guarda con aria interrogativa, probabilmente
chiedendosi il motivo di tanta ilarità. ‘ Vuoi sapere il motivo per cui sono
qui? ‘
Annuisce.
‘ Lavoro come collaboratrice per un giornale
locale e mi hanno spedita qui per fare un servizio…sulla notte degli Oscar. Ma
di cinema come avrai capito da solo non ne so proprio nulla! Cioè sono almeno
due ore che siamo vicini, e non so neppure chi sei! Insomma dovrei sapere tutto
di questo mondo e invece…’ e qui mi prende lo sconforto ‘ …sono davvero
ridicola! ‘ concludo.
Josh si avvicina a me, lo so ora mi dirà che sono una poverina che è
impossibile che non l’abbia riconosciuto, che gli faccio pena…e invece, con una
dolcezza incredibile mi sussurra: ‘ Beh, se ti può tranquillizzare…non sono
così famoso! ‘ il nostro autista inizia a tossire, come se avesse sentito la
più grossa scemenza del secolo. Josh lo liquida con
uno sguardo. ‘No, non dirmi che sei pure candidato agli Oscar! ‘ chiedo con un
velo di paura negli occhi e facendomi piccola piccola
sul sedile ‘ se è così’ giuro che prendo il primo volo disponibile e me ne
torno in Italia! ’ ‘ No, No…’ si affretta a rispondere ‘Nessuna nomination!
Tranquilla! ‘ ‘Oh meno male! ’ ma che sto dicendo? ‘…cioè volevo dire…mi
spiace…sì insomma hai capito! ‘ oramai mi sto arrampicando sugli specchi…
‘Nessun problema!’
ride ‘Senti ho un’idea! Se oltre al pranzo mi offri anche la colazione domani,
ti aiuto a conoscere qualche attore, o meglio qualcosa su di loro e i film
candidati…sai non ci crederai mai…ma un po’ me ne intendo! ‘ dice strizzandomi
l’occhio e sorridendo…ma quanto è favoloso! Giuro che se non fossi così
incasinata gli farei una corte spietata! ‘ Andata! ‘ rispondo tendendogli la
mano ‘Andata! ‘ ripete lui stringendo la mia.
Il resto del viaggio
continua con Josh e Larry, il nostro autista col
quale nel frattempo abbiamo fatto amicizia, che mi prendono in giro. Insomma,
sì io sarò davvero poco informata sui divi di Hollywood…ma anche lui, senza
scorta, così semplice e gentile…insomma non è così che ci si aspetta un
attore…mi immaginavo fotografi ovunque, bodyguards che tentano di tenere alla
larga chiunque…uffi non è del tutto colpa mia! Lui è
proprio fuori dagli schemi…e io sono una pessima pseudo-giornalista! Guardo josh ridere prendendosi gioco di me, ma sia lui sia Larry
sono così carini che non mi arrabbio neppure.
Stiamo continuando a
ridere e scherzare quasi come tre vecchi amici che quasi non mi accorgo che
l’auto si è fermata ‘Alice…capolinea! ‘ .
Guardo fuori dal finestrino e non credo ai
miei occhi!
Mi trovo davanti
all’Hotel più bello che abbia mai visto in vita mia.
Sono così affascinata
dalla sua magnificenza che non mi sono neppure resa conto che Josh è sceso dal taxi e mi sta aprendo lo sportello… pure
galantuomo! ‘Che c’è? ’ mi chiede ‘Oh nulla…’ rispondo ‘…è solo che… il mio
“motel” era decisamente meglio! ’ ‘ Se vuoi posso sempre farti riaccompagnare!
Vero Larry? ’ ‘Oh certo!!!’ risponde Larry ridendo. ‘No, No …per carità’ mi
affretto a dire ‘a proposito…’ dico rivolgendomi a Larry ‘ …quanto ti devo per
la corsa? ’ lui mi guarda e sorride ‘Niente straniera! Giro offerto…visto lo
show a cui mi hai fatto assistere…’ ‘Grazie!!!’ rispondo fingendomi seccata. Ci
salutiamo. Larry mi lascia un biglietto da visita col suo numero ‘nel caso ti
servisse un taxi! ’. Lo ringrazio e m’incammino con Josh
verso l’ingresso.
E’ davvero l’albergo
più bello che abbia mai visto!
Sono incantata da ogni
angolo di questa struttura. L’hotel è tutto in stile moderno. L’arredamento è
completamente sui toni del bianco e del nero, ogni piccolo dettaglio non è
lasciato per nulla al caso. Il pavimento è di un nero lucidissimo, ma talmente
lucido che vedo persino la mia immagine riflessa. Devono aver qualcuno sempre
pronto a pulire appena qualcuno passa la soglia. Senza rendermene conto mi
volto a vedere se il mio pensiero trova una conferma. No! È semplicemente
magnifico! Questo posto ha davvero un non so che di magico. Vedo Josh guardarmi e sorridere. Non so come mai questo ragazzo
che è pure un attore famoso abbia preso così a cuore la mia situazione, ma a
dire la verità non mi dispiace affatto!
Raggiungiamo la
reception dove troviamo Paul, il concierge, ad attenderci.
L’uomo, sulla
cinquantina direi, accoglie Josh con un grande
sorriso ‘Mr. Hutcherson’ dice ‘Come sempre è un
piacere averla come nostro ospite! ’. ‘La ringrazio Paul, sapevo che avrei
potuto contare su di voi…siete sempre una certezza! ’ ‘ e lei è sempre molto
gentile’ risponde. Dopo questi convenevoli rivolge lo sguardo verso di me.
I capelli, i pochi
rimasti, sono di sicuro colorati, sono troppo meri per essere naturali, i suoi
occhi sono piccoli, marroni e …molto gentili. Io gli sorrido e lui per tutta
risposta mi dice: ‘ Mi spiace Miss…’ si blocca di colpo attendendo che mi
presenti ‘ Rossi, Alice Rossi’ rispondo. Lui sorride e riprende la sua frase ‘
Dicevo, mi spiace Miss Rossi, purtroppo è una settimana molto particolare e
tutte le nostre stanze sono state prenotate con largo anticipo. Come dicevo a
Mr. Hucherson è rimasta una camera libera per un paio
di giorni, ma sarà nostra premura rendere questo breve soggiorno il più
piacevole possibile e cercare di trovarle una sistemazione alternativa per il
resto della sua permanenza nel nostro paese! ’ ‘ La ringrazio Paul! E’ stato
davvero gentile ad aver trovato un posto con così poco preavviso ’ ‘ Gli amici
di Mr. Hutcherson sono sempre nostri graditi ospiti! ’
sorridendo si inchina e prende da sotto il bancone il registro.
Espletiamo le formalità
del caso ed infine mi consegna le chiavi della camera. La numero 404.
Josh mi accompagna all’ascensore.
Sento che lo devo
ringraziare. ‘Grazie davvero di tutto Josh! ’ dico
‘Ma figurati, per così poco…’ ‘Poco? ’ lo interrompo ‘ Mi hai letteralmente
salvato la vita! Non finirò mai di ringraziarti…’. Lui si avvicina a me e mi
sussurra: ‘ Vediamo se domani, dopo una giornata insieme a me la penserai
ancora allo stesso modo! ’ e mi sorride, con quel suo sorriso che ogni volta mi
fa arrossire e mi lascia senza parole. ‘A domani! ’ dico entrando nell’ascensore.
‘ A domani Alice, Buonanotte! ’ ‘Buonanotte Josh! ’ e
lo vedo sparire quando le porte si richiudono.
JOSH POV
Vorrei fosse già domani!
Appena si è chiusa la porta dell’ascensore, avrei
voluto correre da lei!
Giuro che una cosa del genere non mi è mai successa! È
vero che tutte le volte parto subito in quinta quando conosco qualcuno che mi
interessa…ma così! No così non mi era mai successo! Non so neppure se gli
interesso, se è fidanzata…e poi è una giornalista! E se fosse tutta una
montatura? I giornalisti lo fanno a volte…non so che pensare!
Rientro nel taxi di Larry che mi sta aspettando.
‘Ragazza incantevole Alice! ’ dice non appena chiudo la portiera ‘Senti Larry…’
dico per togliermi il dubbio ‘Secondo te è vero che non mi ha riconosciuto? Sì
insomma dice di essere una giornalista…’non termino la frase, ma Larry ha già
capito dove voglio andare a parare perché prontamente mi risponde: ‘Sai Josh, col lavoro che faccio mi capita di avere a che fare
con un sacco di persone. VIP, fans sfegatati, persone arriviste, semplici
turisti…e mi basta davvero poco per capire chi è realmente un individuo! Tu per
esempio…nonostante la tua popolarità sei rimasto una persona semplice,
autentica! Potresti avere almeno una dozzina di auto private pronte a riceverti
all’aeroporto…invece hai deciso di prendere un taxi! ’ mi guarda dallo
specchietto retrovisore, ‘Sai non mi piace troppo avere qualcuno sempre pronto
a soddisfare i miei bisogni…mi piace cavarmela da solo…dopotutto sono un
ragazzo di 22 anni con un lavoro un po’fuori dall’ordinario è vero…ma sono pur
sempre un ragazzo! ’ Larry sorride, ‘Appunto che ti dicevo…mi basta un’occhiata
e un paio di parole per capire chi ho realmente di fronte! E credimi quindi
quando ti dico che realmente Alice non sapeva chi tu fossi…e non credo neppure
che fare la giornalista sia il sogno della sua vita! ...Chissà magari domani
puoi approfondire meglio il discorso…’ dice sorridendo.
‘Seguirò i
consigli dell’esperto! ‘ rispondo ricambiando il sorriso.
ALICE POV
L’ascensore sale fino
al quarto piano, cerco la mia stanza.
Una volta trovata,
passo la carta magnetica nella serratura e appena diventa verde apro la
porta…O-MIO-DIO! È la prima cosa che penso!
Sarà almeno il doppio
del mio appartamento.
La camera, come del
resto l’Hotel è completamente arredata in stile moderno, solo che qui i colori
che trionfano non sono il bianco ed il nero, ma il bianco e il lilla! Il mio
colore preferito…non potevo sperare di meglio!
Il letto, con la
testiera appoggiata alla parete sta di fronte ad una porta-finestra che si apre
su di un balcone che percorre l’intera parte sinistra della camera e la vista…
la vista è davvero mozzafiato.
La spiaggia e l’oceano
di fronte a me.
Se è un sogno vi prego
non svegliatemi!
Mi viene quasi da
ridere…nella mia mente vedo il viso di Jessica, la mia collega.
Jessica è l’alter-ego nonché
figlia del mio capo ed è una vera vipera…no credo che le vipere abbiano più cuore
di lei. Sono quasi certa…anzi togliamo il quasi…sono sicura che sia stata lei a
prenotarmi quel Motel! Quando ha saputo che sarei venuta io al posto di Simone,
il mio collega che si è rotto la gamba e che ho sostituito, ha iniziato a
sbraitare nell’ufficio del capo che io non ero adatta a questo servizio, che
non ne sapevo nulla di cinema…beh questo è vero…e di tutto quello che gira
intorno a questo mondo! Sarei stata un pesce fuor d’acqua, mentre lei avrebbe
di certo saputo come muoversi! Neanche fosse lei la candidata agli Oscar!
Comunque il direttore non l’ha ascoltata, l’ha tranquillizzata dicendole che le
serviva al suo fianco e che al prossimo evento di questo genere sarebbero andati
insieme. Non credo che abbia molto considerazione della figlia, almeno in campo
lavorativo. E a dire il vero non posso dargli torto!
Ma sa cosa la rende
felice!
Lustrini e vita
mondana!
Comunque dal momento
in cui è uscita dall’ufficio, ha escogitato un piano per farmela
pagare…prenotandomi un soggiorno al “Paradise Motel”…ora capisco il suo sorriso
tirato quando mi ha consegnato l’indirizzo!
Se sapesse invece che
ora sono qui, in questo posto meraviglioso grazie alla gentilezza di un attore
di Hollywood che domani avrò l’onore di incontrare nuovamente…beh penso che
diventerebbe davvero verde d’invidia!
Sono quasi tentata di
chiamarla per vedere la sua espressione, ma rinuncio perché sarebbe capace di
tutto quell’arpia!
Guardo l’orologio.
Le 22.40.
Prendo il telefono e
compongo il numero.
Appena sento la sua
voce tutta la stanchezza accumulata se ne va. ‘Amore! Come stai?..’
‘Mamma…pensavo non mi chiamassi più! ’.
La chiamata dura solo
qualche minuto, perché in Italia sono circa le 7.40 e alle 8.00 deve andare a
scuola. Che bello sentire la sua voce…mi manca già tantissimo! In questi pochi
minuti mi racconta quello che ha fatto ieri dopo la mia partenza ed io gli
racconto del viaggio, dei bagagli del Motel…poi ci salutiamo e gli dico: ‘Bene
ometto! Ci sentiamo domani! ‘ ‘Oggi! ‘ mi corregge lui ‘Si, oggi…ti voglio
bene!’ ‘Ti voglio bene anch’io mamma!’.
Dopo aver riattaccato con
Pietro, decido che è giunto il momento di farmi una bella doccia.
Entro nel bagno e anche qui
resto senza parole.
Tutto è ricoperto da un
mosaico che riprende gli stessi colori della stanza.
Entro subito nella doccia.
Non so per quanto tempo
resto sotto l’acqua, ma abbastanza perché tutta la stanchezza della giornata
scivoli via dal mio corpo.
Mi infilo l’accappatoio in
dotazione agli ospiti dell’Hotel e mi stendo sul letto.
Allungo un mano fino allo
zaino e prendo il mio netbook.
Accedo alla mia posta e
scrivo una mail alla mia migliore amica Beatrice.
Ciao Bea,
l’arrivo qui a Los Angeles non è stato dei
migliori. Hanno perso la mia valigia e l’albergo che mi ha prenotato quella str…di Jessica beh…da rendere l’ostello del nostro viaggio
a Londra un Hotel a 5 stelle…però ho conosciuto un ragazzo! Un attore! Che mi ha
aiutato a trovare un posto favoloso e domani ci rivediamo! Riesci ad
immaginarti se lo venisse a sapere Jessica?
Prometto di raccontarti tutto! Tu tieni d’occhio i miei uomini!
Ti voglio bene
Ali
Bea è l’unica amica che mi è
rimasta vicina nonostante tutto. L’unica che non si è vergognata quando a 15
anni sono rimasta incinta. L’unica che mi ha difeso, quando tutte mi davano
della poco di buono…Bea E’ UNICA!
Do ancora uno sguardo al
panorama.
Guardo il cielo illuminato
di stelle sopra di me.
Devo tutto questo ad una
persona.
Sorrido e dico ad alta voce
‘Grazie Josh, sei davvero un angelo!’.
Grazie a chi
mi ha seguito nel primo capitolo, non so se vi è piaciuto o meno, se la storia
vi sembra banale o vi interessa…prometto che decollerà presto con qualche colpo
di scena e qualche confessione inaspettata…Vi prego fatemi sapere cosa ne
pensate! Anche in negativo!
Grazieeee!