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Autore: zauberer_sirin    17/05/2014    0 recensioni
Coulson non dimentica mai che Skye ha un passato, perciò non dovrebbe essere sorpreso di ricevere questa particolare telefonata.
Ovvero, quella volta in cui Coulson fa uscire di galera Skye e si sente contento.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Phil Coulson, Skye
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Not the kind of girl you'd take home
zauberer_sirin
tradotto da: DanzaNelFuoco

A volte, se la guarda sotto la giusta luce, non sembra una comune criminale.
E proprio adesso, beh, recuperando le sue cose da una scrivania della prigione della contea, uno potrebbe chiedersi cosa esattamente sia Skye.
Lei guarda Coulson con uno sguardo timido e mortificato, che Coulson finge di ignorare, dall'altro lato della stanza. Ha guidato per quattro ore, è irritato e affamato e pagare una cauzione per tirare Skye fuori da una prigione in Georgia non è qualcosa che pensava avrebbe fatto quel pomeriggio.
"Perchè non hai mostrato loro il badge?" le chiede. Lo SHIELD non ha molto credito in questi giorni, ma in una città così piccola avrebbe probabilmente funzionato.
"Non ce l'avevo con me, nel caso mi avessero catturato in missione. E per qualche strana ragione non mi hanno creduto quando ho detto di far parte di una agenzia governativa."
Firma per i documenti di rilascio, la cauzione già pagata. Il problema non era che stava guidando senza una patente valida - il problema era che non aveva fatto attenzione alla convocazione del tribunale l'ultima volta che era successo. Dalle ultime due volte che era successo. Nella sua vita precedente; prima che fosse "Skye dello SHIELD", lei era questo. Ed era stata negligente.
Lei scuote la testa all'occhiata di Coulson, esamina i suoi lineamenti e la sua esasperazione sotto l'aggressiva luce fluorescente del neon.
"Manterrai quell'espressione di disapprovazione per il resto della notte?" gli chiede.
"A cosa stavi pensando?"
"Non stavo pensando." ammette, aggiustando la cinghia della borsa e infilandoci dentro il computer. "Ero concentrata sulla missione. Ho dimenticato che era questo lo stato dove avevo un mandato. Insomma, è stato tanto tempo fa, tipo il 2011."
Sta tentando di renderla meno grave, magari di farlo ridere un po'. In fondo quello che Coulson può vedere è che lei è un po' imbarazzata, dopo tutto. Da quello che gli ha detto al telefono era riuscita a terminare il lavoro quando i poliziotti l'avevano arrestata. Sospira vedendo la sua mancanza di reazione, la leggerezza è del tutto andata. " Ascolta, se mi dicessi che non hai mai pensato che ci fosse un mandato di arresto a mio nome da qualche parte... beh, so che staresti mentendo."
"Probabilmente."
In fin dei conti, Coulson non sa perchè sia stato così sorpreso di ricevere quella chiamata.
"Dov'è il Bus?"
Coulson scuote la testa. "La squadra aveva altre cose da fare nel frattempo."
"Non dirmi che ti ho fatto venire fin qui nel mezzo di una missione."
"Non una missione. Una ricostruzione."
Ricostruzione è la parola d'ordine che usano in questi giorni per il centinaio di quotidiane e insignificanti (ma non così tanto) faccende che devono fare perchè lo SHIELD è caduto. Per la maggior parte è solo trasportare oggetti pericolosi (a volte anche persone) in un posto sicuro, spostando l'intero contenuto del Sandbox ad altre agenzie, come l'NSA o la CIA. Non è l'ideale, ma per adesso è l'unica cosa che possono fare, finchè ciò che rimane dello SHIELD non riesca a ricostruire abbastanza di una qualunque delle loro infrastrutture.
"Comunque," dice Skye, uscendo dall'ufficio dello sceriffo con lui. "Se tu fossi stato impegnato..."
"Non avrei potuto lasciare una dei miei agenti a marcire in una cella buia." dice e gli esce con un po' troppo tagliente e mordace di quello che avrebbe voluto e anche Skye, che normalmente non avrebbe taciuto ad una risposta del genere, non sa cosa rispondere.
È davvero irritato.  
+ + +
 Provano a ritirare la sua macchina dal deposito, ma è già chiuso. Skye occhieggia la serratura in modo sospettoso.
"Potrei saltare dentro e..."
 "Vuoi davvero farmi dimenticare il tuo crimine con uno nuovo?" chiede Coulson.
Ha già le dita strette attorno alla catena della serratura ed è la presa giusta e Coulson realizza che probabilmente sa come si fa, non stava bluffando.
Si acciglia, considerandolo per un momento. "Magari no. Mi spiace. Abitudine."
"Non so se voglio saperlo."
"Era a noleggio!" protesta, calciando della sporcizia nell'aria con in suo fidati stivali neri.
"Con le tue inclinazioni verso il crimine pensavo che saresti arrivata preparata con una patente falsa. Una migliore."
"Te l'ho detto, non ho avuto molto tempo. Ho usato l'unica che uso di solito per queste cose. Non ho pensato che sarei stata beccata, non andavo così veloce." gli dice impaziente. Anche lei è irritata. Ma Coulson immagina che sia ciò che ti succede quando passi sei ore a congelarti il culo in una cella. Il suo fastidio verso di lei scema un po' quando ci pensa. Lei è irrequieta. "Sto morendo di fame."
"Cosa ne pensi se mandassi qualcuno a prendere le tue cose e la macchina domani e torniamo al Bus? Dirò a May di incontrarci a mezza strada." Lei annuisce. Un momento e Coulson non riesce a trattenersi: "Potremmo prendere qualcosa da mangiare prima."
Skye sorride brillantemente, è stanca, ma non del tutto irritata, non più, con lui.
"Grazie, capo."
 
+ + +
Non c'è nessun ristorante che sembri abbastanza decente da queste parti (Skye non è per niente d'aiuto, per sua stessa ammissione ha vissuto di cibo delle macchinette automatiche negli ultimi giorni), ma ci sono alcuni chioschi invitanti vicino al parcheggio - in realtà Coulson era entrato nella frenesia da cibo da chiosco prima che diventasse di moda ed è davvero contento di dirlo alle persone, così finisce per dirlo anche a lei - così comprano qualcosa e si siedono in macchina per mangiare. C'è un lavaggio macchine dall'altra parte della strada. È venerdì.
Skye è una persona classica, ha preso un hamburgher base unticcio invece di qualcosa di un po' più avventuroso come Coulson. (Pensa che lei potrebbe canzonarlo, ma non lo fa.)
"Non avrei pensato che avresti permesso di portare del cibo dentro Lola neanche tra un milione di anni, sono sotto shock e un po' delusa." dice, ovviamente deliziata. Il tettuccio è tirato giù così non si deve preoccupare dell'odore - comunque riesce a capire perché lo trovi strano. Ma lui non è nemmeno il borioso robot che molte persone pensano che sia.
"Fino a che non rovesci la soda siamo a posto."
Non voleva sembrare così tanto un padre rigoroso. È il tipo di cose terrificanti che fa di solito. Skye fa un sorriso debole e piazza un sacco di tovaglioli sul suo grembo, per rassicurarlo delle sue buone intenzioni.
" È buono il tuo?" chiede sul suo rotolo di maiale con salsa acida.
Coulson sposta il suo cibo da sotto lo sguardo di lei. "Hey, hai fatto la tua scelta. Io non condivido."
"Ma non mi dire!" ridacchia lei.
È un po' più tardi di quello che aveva previsto, Skye si sta massaggiando il retro del collo con una mano, bilanciando cibo e bevanda con l'altra. I suoi vestiti sembrano un po' troppo leggeri per il tempo, Coulson vorrebbe chiederle se ha freddo, ma non lo fa, ha già fatto abbastanza azioni da padre preoccupato per un giorno, non vuole farlo di nuovo.
Dal parcheggio possono udire la cacofonia della musica sovrapposta degli sterei dei chioschi con competono fra loro.
"Vuoi dirmi perchè stavi guidando senza patente?" chiede alla fine.
Si stringe un po' nelle spalle. " È facile: non ne ho mai davvero avuta una. Non una vera, comunque. Non avevo un buon falso e sono stata presa. È molto semplice."
"E hai voglia di dirmi perchè non hai mai avuto una patente vera?"
Lei inarca un sopracciglio in segno di sfida, come a voler dire non molta. Ci sono dei buchi nel passato di Skye che sono come stanze oscure, posti che lei intenzionalmente rifiuta di eliminare. Coulson potrebbe provare a immaginare, ma ammette di esserne un po' spaventato. È facile dimenticare da dove viene dal momento che sembra una bambina, la novellina del team, ma i suoi occhi raccontano una storia diversa. Non se lo dimentica mai, ma a volte finge di farlo.
Coulson non capisce molto. Ha visto la sua patente. Il nome non è esattamente il suo, ma ha supposto che la cosa fosse solida di per sé.
"Non capisco," dice. "Ho visto la tua patente."
"Sapevo come fare, ovviamente. Solo..."
"Cosa?"
Si morde il labbro inferiore. "Niente."
"Skye."
"Perchè ottenere la cosa reale quando avrei poturo facilmente averne una falsa? È tutto. Ci ho provato. Fallito il test una volta non ho più visto il senso di provarci di nuovo."
C'è più di questo ovviamente. Coulson ha imparato che se aspetta Skye normalmente aggiunge informazioni volontariamente. Se lui finge di non essere interessato nello spingerla, prima o poi farà un passo falso, fingendo che fosse una sua idea per tutto il tempo, perchè in quel modo lo fa casualmente - come: ti ho mai detto di quella volta che ho dormito per due settimane in una lavanderia? e cose di quel genere.
"La patente," dice. "So che è una pietra miliare. Un rito di passaggio per le persone della mia età. Ma ne ho saltati talmente tanto che ho pensato che uno in più non importasse. Immagino che quella fosse l'idea."
C'è più di questo.
Tenta di metterla sullo scherzo, ma Coulson può dire che c'è del rimpianto lì. C'è sempre qualche rimpianto vicino ai confini dei suoi aneddoti. Gli fa domandare se l'Agente Avery sia stata nel giusto dopo tutto, se il prezzo di tenere Skye al sicuro non sia stato troppo alto.
Skye finisce le sue patatine e accartoccia l'involucro sporco.
"Non posso credere di non averlo detto prima," dice, gli occhi fissi sulla sua bevanda, "ma mi dispiace davvero tanto che tu sia dovuto venire fino a qui solo per venirmi a prendere. So quanto sei stressato."
"Non sono l'unico stressato. L'unica ragione per cui sei qui è perchè eri in missione, da sola."
Si sente abbastanza male riguardo a ciò - ma non hanno abbondanti risorse in questi giorni e questa era una cosa che Skye poteva fare da sola. Correzione: era qualcosa che avrebbe potuto fare meglio da sola. E dopo tutto quello che è successo - anche se la sua carriera ufficiale allo SHIELD è durato meno di un giorno - lei è quella che insiste ad avere maggiori responsabilità.
"Almeno non è stata una totale perdita di tempo." dice lei.
Skye è riuscita a rintracciare dell' equipaggiamento da laboratorio acquistati dall' HYDRA e dalle compagnie associate negli ultimi mesi - tagliare i rifornimenti di, beh, qualunque cosa all'HYDRA è la priorità in quest'esatto momento. Non è un lavoro affascinante, ma è utile e Skye ha il peculiare vantaggio di essere molto abile nel minare informazioni sul campo così come da dietro il suo computer.
Una volta ha detto a Coulson che il suo trucco per rendersi credibile è che la sua copertura potrà essere anche un falso, ma i dettagli sono sempre, sempre veri. Se in missione Skye dice "Mi piace il gelato alla fragola" è perchè a lei piace il gelato alla fragola, non perchè è parte della sua copertura - stai cercando di costruire una persona, non una storia, gli ha detto. Non devi iniziare da zero. La verità suona sempre come la verità e questa è una buona cosa.
Loro sono stati in contatto costante e il lavoro non era pericoloso, ma Coulson realizza che questa è la prima volta che la vede da più di una settimana.
"Se ti fa sentire meglio, nonostante le ipotesi che puoi aver fatto su di me, questa è stata la prima volta che sono stata in prigione." gli dice, sorseggiando la sua soda. "Pensavo sarebbe stato più terrificante. È stato un po' noioso."
Coulson pensa: se fosse mai stata in prigione prima l'avrebbe semplicemente grattato via dai documenti, come qualunque altra cosa.
"Bene. È abbastanza divertente che io non l'abbia mai fatto prima." dice Coulson. "Tirare qualcuno fuori di galera nel modo tradizionale." Il modo tradizionale: dopo la cauzione, senza canali diplomatici sotterranei, senza l'intimidazione del buon vecchio SHIELD.
"No? Io l'ho fatto per ragazze. E... e per Miles. Piccole cose, al massimo duecento. È un tipo di divertimento. Dovresti considerarla un'esperienza di vita."
Sì, pensa Coulson, dovrei. Anche se ha più di vent'anni rispetto alla ragazza Skye può già insegnargli in un sacco di aree.
"Perchè hai chiamato me?" le chiede. Magari non dovrebbe, dal momento che conosce la risposta, ma una parte di lui vuole ascoltare.
La sua risposta è semplice: "Chi altro avrei dovuto chiamare?"
"Non so. Simmons. Fitz. Qualcuno che non avrebbe fatto una faccia di disapprovazione."
"Non mi interessa la faccia," dice, un piccolo sorriso dardeggia sulle sue labbra. "Andiamo, sii serio. Tu sei in cima ad ogni lista, Coulson. Il numero uno per farmi uscire di galere, il contatto di emergenza, quello che prende le decisioni mediche. In ogni caso tu ti prenderai cura del mio van nel caso mi accadesse qualcosa, lo sai, prenditi cura di lui come se fosse Lola."
"Skye..."
" È tutto ok. Non sto diventando morbosa. Solo dovevo fare qualcosa, grattare via tutto, un sacco di documenti quando hai provato a promuovermi come una agente dello SHIELD vero e proprio. Affari di assicurazione. Il mio ultimo desiderio e tutte quelle cose. E beh, dovevo farlo. Non avevo nessun altro in realtà."
Guarda via e non sembra per niente una criminale, non in questa luce.
Non sembra la bambina perduta che alcune persone pensano che sia.
La verità si trova in un complicato mezzo. La verità è: in quella luce lei non sembra nient'altro che Skye.
+ + +
 Hanno guidato per un paio di ore e non si sono detti molto. Coulson probabilmente preferirebbe che si addormentasse. È una situazione un po' scomoda. Normalmente è così rilassato al volante, specialmente con Lola, specialmente guidando di notte. È il tipo di cose che gli piacciono. La presenza di Skye altera l'immagine e il cambiamento lo snerva.
Almeno sta guardando fuori dal finestrino, nella completa oscurità e le occasionali luci delle case sulla strada, persa nei suoi pensieri, come se avesse dimenticato la presenza di Coulson.
Lui la guarda con la coda dell'occhio, seria e piccola e estranea a tutto e tutti. Sembra almeno nel suo elemento - una ragazza su una macchina veloce che lascia la città.
"Io ti chiamerei." dice Coulson, quietamente, abbastanza lontano dal punto dove lei si aspetta che abbiano una conversazione. Non è sicuro del perchè l'abbia detto, ma gli è solo venuto in mente che potrebbe essere vero. Assurdo, pensa, ma loro sono a quel punto.
Skye si volta verso di lui, ridacchiando, probabilmente pensando di aver sentito male. "Cosa?"
"Se mi mettessero in prigione e avessi bisogno di qualcuno che mi pagasse la cauzione. Saresti la chiamata a cui ho diritto."
Le sue spalle sono tese, ma le sue labbra si arricciano verso l'alto, il solito comportamento di quando le fa un complimento. Almeno lui pensa che sia un complimento – magari era qualcosa di completamente diverso.
Studia l’idea e fa un sorriso interiore che Coulson conosce bene. “Spero che tu non stia contando sui miei risparmi per pagare la cauzione, signore, perchè buona fortuna. Ma è una cosa carina da dire. Comunque dovresti chiamare Simmons, i suoi genitori sono benestanti.”
“Ti dico cosa faremo.” dice, quasi qualcosa di giocoso nella voce. “Ti telefonerò e tu chiederai i soldi a Jemma.”
Skye ridacchia. “Anche questo funziona!”
Lui non si sente più per niente irritato.
 
  
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