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Autore: shiva95    18/05/2014    4 recensioni
Storia ambientata cinque anni dopo la fine della Quarta Grande Guerra Ninja.
E' il compleanno del piccolo Itachi, il quale non vede l'ora di scoprire che cosa gli ha regalato il papà. Che cosa gli avrà preso Sasuke per i suoi quattro anni? Una piccola one shot incentrata sul bellissimo rapporto che si è venuto a creare tra padre e figlio.
Spero che vi piaccia e che vi strappi un piccolo sorriso. Recensioni positive, neutre e negative sono ben accette! ^^
Buona lettura e buona recensioneee!!! :3
[3^ classificata al contest "Essere un Sasuke" indetto da Mad_Fool_Hatter]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie 'Verso il futuro'
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Autore: shiva95
Titolo: Buon compleanno... Itachi
Sasuke scelto: Sasuke sorridente

Buon compleanno... Itachi

Era mattina e un raggio di sole, penetrato dalle tende della finestra, mi aveva accarezzato dolcemente il viso. Mi ero imposto di aprire gli occhi, ancora assonnati, e avevo guardato l’ora che segnava la sveglia sul mio comodino. Le 9:35 del mattino. Avevo deciso, allora, di alzarmi e dirigermi verso il bagno, non era tardi ma nemmeno tanto presto da rimanere a dormire.

Ieri sera ero tornato tardi da una missione, che era durata la bellezza di cinque giorni, ed ero letteralmente distrutto. Sakura mi aveva aspettato alzata, come ogni volta, facendomi trovare un bel bagno caldo accompagnato da una tazza di thè al gelsomino, il mio preferito.

Avevo aperto il gettito dell'acqua, aspettando che diventasse calda, e poi, dopo essermi spogliato con calma, vi ero entrato. Le goccioline scivolavano dai miei capelli per poi scendere verso il collo, le spalle, le braccia e su tutto il resto del mio corpo, rilassando e distendendo i miei muscoli tesi. Rivestito ero sceso in cucina per fare colazione.

Dopo quella missione Tsunade mi aveva concesso qualche giorno di vacanza, così come a Naruto e Shikamaru che mi avevano accompagnato durante la missione, sapendo anche quanto era importante la giornata di oggi.

Arrivato in cucina e vi avevo trovato Sakura, intenta a sfornare una torta al cioccolato e panna fumante. Istintivamente avevo piegato le miei labbra in un sorriso, pensando a chi era destinato quel dolce, e mi ero avvicinato a lei, cingendola da dietro con le mie braccia.
<< Buongiorno, Sasuke >> mi aveva detto girandosi appena verso di me sorridendomi dolcemente. Io le avevo depositato un delicato bacio sulle labbra, mentre mi abbassavo sulla sua spalla per vedere quel dolce.
<< Buongiorno, sta ancora dormendo? >> gli avevo domandato mentre lei aveva preso a decorare la torta con della crema.
<< Sì, vuoi andare a svegliarlo tu? >> mi aveva chiesto dolcemente, sapendo già la risposta. Io annuì e, dandole un morbido bacio tra i capelli rosati, mi ero avviato nuovamente al piano di sopra.

Dopo aver fatto una deviazione nella camera mia e di Sakura mi ero diretto a quella adiacente alla nostra. Aperto la porta e vi ero entrato con passo felpato dirigendomi al lettino che si trovava alla mia destra. Mentre mi avvicinavo un piccolo sospiro aveva raggiunto le mie orecchie, facendomi increspare lievemente le labbra. Una volta arrivato avevo visto quel piccolo corpicino aggrovigliato tra le lenzuola, ancora dormiente. Il viso era disteso in una espressione serena e rilassata mentre le piccole manine stringevano leggermente la coperta. Mi dispiaceva quasi svegliarlo, rovinando quella scena così tenera, ma doveva alzarsi. Così mi ero seduto a un latto del letto e avevo infilato una mano tra le sue ciocche corvine, così simili alle mie, incominciando ad accarezzarlo dolcemente.
<< Itachi? >> lo avevo chiamato con voce bassa, svegliandolo poco a poco.

Erano passati quattro anni dalla fine della Quarta Grande Guerra Ninja e la pace aveva ripreso ad avvolgere le nazione. Erano successe molte cose: io e Sakura ci eravamo sposati e poi era nato Itachi, nostro figlio che assomigliava in maniera impressionante a me, per quanto riguardava l'aspetto fisico, ad eccezione degli occhi di un verde scuro intenso, e a Sakura, per il carattere aperto ed espansivo. Tuttavia Itachi, oltre al carattere allegro, dimostrava anche un atteggiamento che comprendeva il contegno, la compostezza e l'orgoglio che caratterizzavano il mio clan, nonostante la giovane età, facendomelo associare a quello che aveva mio fratello quando eravamo piccoli. A quanto pareva da suo zio non aveva ereditato solo il nome, avevo pensato sorridendo. Già, suo zio... Lui sarebbe stato entusiasta di conoscere mio figlio e, sono certo, onorato fino all'inverosimile di sapere che gli avevo donato il suo nome. Quella baka di Naruto invece aveva sposato Hinata, che aveva partorito poco tempo dopo un maschietto e una femminuccia, Minato e Kushina. Minato aveva la stessa età di Itachi e i due erano amici per la pelle, mentre Kushina era più piccola di un anno ed era la migliore amica di Mikoto, la mia secondogenita. Il dobe, inoltre, era prossimo a diventare Hokage, tempo un mese e Tsunade l'avrebbe nominato suo successore. Ultimamente avevo visto spesso la donna in compagnia di quell'eremita, jiraiya, con un fondato sospetto che ci fosse lo zampetto di Sakura.

Avevo visto le sue piccole palpebre contrarsi, nel tentativo di aprirsi e lo avevo chiamato nuovamente.
<< Itachi, è ora di alzarsi >> gli avevo detto e le sue ciglia si erano sollevate, mostrando due occhioni verde scuro, che mi guardavano assonnati.
<< Papà? >> aveva pronunciato con voce flebile, mentre si stropicciava le palpebre con una mano. Io in risposta gli avevo dato una carezza sulla guancia.
<< Ben svegliato >> gli dissi e lui si era messo a sedere sul letto, stiracchiandosi leggermente.
<< Grazie. Buongiorno anche a te, papà >> mi aveva risposto sorridendomi. Gli avevo accarezzato leggermente la chioma corvina mentre gli domandavo che giorno fosse. Lui sembrò pensarci sopra, ma poi avevo visto i suoi occhi brillare, saettando febbricitanti sul mio viso. L'entusiasmo l'aveva preso dal carattere di Sakura, non c'era dubbio. Mi saltò al callo, chiedendomi che cosa gli avessi fatto come regalo e io, in risposta, gli avevo allungato un pacchetto, prelevato precedentemente prima di venire nella sua camera. Il suo viso si era aperto in una espressione di pura curiosità e, dopo avermi ringraziato educatamente come gli avevo insegnato, aveva cominciato a scartarlo.

A dire il vero ero stato parecchio indeciso su cosa regalarli. Dato che quel giorno compiva quattro anni, volevo donargli qualcosa che rispecchiasse la sua tenera età, così avevo immaginato cosa avessi voluto io, sperando che il risultato sarebbe stato gradito. Non ero molto bravo in queste cose, ma avevo fatto del mio meglio.

Quando Itachi aveva finito di scartare la carta da regalo aveva trattenuto il respiro, tirando fuori dalla scatola un orso di peluche arancione, grande quasi quanto lui. Il suo viso si era riempito di una espressione stupita, per poi aprirsi al sorriso più felice che gli avevo mai visto. Mi era saltato nuovamente al collo, abbracciandomi forte.
<< Grazie, papà! E' bellissimo! Come sapevi che ne volevo uno?! Sei sempre il migliore! >> aveva affermato affondando il viso nell'incavo del mio collo. Io non ero riuscito a trattenermi e avevo riso di gusto, da un lato felice e divertito per la sua reazione così entusiasta e dall'altro sollevato che il regalo gli era davvero piaciuto. Gli avevo accarezzato dolcemente il piccolo collo e poi la testa, mentre con l'altra mano lo tenevo in braccio.

Itachi mi considerava il suo eroe e, sempre e comunque, cercava di dare sempre il meglio in quello che faceva per ottenere la mia approvazione. Mi ricordava me alla sua età, quando cercavo di fare di tutto per farmi notare agli occhi di mio padre. Io ero orgoglioso di lui. Di lui e anche di Mikoto, venendo considerato da quest'ultima una cavaliere ninja senza macchia e senza paura. Sakura sorrideva sempre di gioia quando la piccola mi descriveva in quel modo, ammirata e fiera di suo padre e Sakura di suo marito.

<< Andiamo, la mamma ci aspetta per la colazione >> gli dissi. Itachi aveva annuito e, prendendo il suo orsacchiotto arancione, era schizzato fuori dalla stanza. Io lo avevo raggiunto e, prima di andare a svegliare Mikoto, avevo stretto nuovamente il suo esile corpicino tra le mie braccia. Lui si era rilassato all'istante, ispirando il mio profumo, e avvolgendomi il collo con un braccio, l'altro impegnato a sostenere l'orsetto.
<< Ti voglio bene, papà >> mi aveva detto sorridendomi.
<< Anch'io, piccolo >> gli avevo detto. Accostandomi al suo orecchio gli avevo sussurrato, con voce calma e calda, la frase che sapevo stava aspettando con trepidazione da me.
<< Buon compleanno… Itachi >>




 

Arem dell'Autrice

Hola genteee!!! ^^ Rieccomi con una bella one shot ambientata cinque anni dopo gli eventi della quarta guerra ninja!!! Ho voluto soffermarmi sul rapporto che si è instaurato tra il nostro Sasuke e il suo primo figlioletto Itachi!!! ^^
Spero di avervi fatto intenerire e sorridere almeno un pochinoinoino!!! :3
Spero recensiate in mooooltiii (per favore? :3) e grazie mille per esservi fermati a leggerla!!! ^^
Detto questo vi saluuutoooo!!! ^^
Baciii!!! <3 <3 <3

  
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