Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: needacurlyboy    18/05/2014    3 recensioni
DALLA STORIA:
Louis afferrò la sua valigia e rivolse un ultimo sorriso a Julie, prima di salire sul treno e accomodarsi su un vagone. Lei era davanti a lui con le lacrime che le rigavano le guance, un sorriso finto sulle labbra e una mano che lo salutava.
Appoggiò una mano sul vetro del finestrino, sorrise e una lacrima gli rigò la guancia destra. “Ti amo” mimò con le labbra. Lei sorrise e gli mandò un bacio.
Il treno partì e, fino a quando Julie rimase nella sua visuale, la guardò perché non sapeva quando e se l’avrebbe mai più rivista.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
P.S. Per leggere ascoltate le canzoni: Avril Lavigne feat. Chad Kroeger – Let me go e One Direction - You & I.



Nothing and nobody.
 
FRANCIA 1939, anno della seconda Guerra Mondiale.
 
Le persone hanno paura, piangono e salutano i propri cari pronti per andare a difendere il proprio paese. I bambini, come sempre, vengono tenuti all’oscuro di tutto anche se, dal loro sguardo, hanno sicuramente capito qualcosa. Tra le persone che urlano, piangono e hanno paura, ci sono due giovani, Louis e Julie, innamoratissimi l’uno dell’altra. Prima che questa Guerra cominciasse avevano pianificato di sposarsi, andare a vivere a Parigi, la città degli innamorati, e avere dei bambini… ma forse tutti questi sogni non potranno realizzarsi. Louis è stato chiamato dall’esercito e dovrà partire, con altri giovani, per Parigi e dovrà lasciare la sua fidanzata. Non voleva andare, ma doveva, questi erano sono gli ordini.
-Promettimi che tornerai.- Disse Julie al suo orecchio con la voce rotta dal pianto.
Louis sospirò e portò le braccia intorno ai suoi fianchi per stringerla in un abbraccio. -Te lo prometto.- Non era sicuro di ciò che aveva detto perché, quando si va in guerra, ci si può aspettare di tutto.
Si allontanò da lei e con i pollici le asciugò le guance bagnate .-Ti amo.- Disse prima di stamparle un bacio su quelle labbra che non avrebbe mai scordato. Era sicuro di amarla, non aveva mai incontrato una persona come lei e, anche se suo padre era contrario al loro fidanzamento, l’avrebbe comunque portata all’altare.
-Ti amo.- Rispose Julie una volta che si era allontanata. Si scambiarono un altro bacio prima che il treno fischiò avvertendoli che il momento di partire era arrivato.
Louis afferrò la sua valigia e rivolse un ultimo sorriso a Julie, prima di salire sul treno e accomodarsi su un vagone. Lei era davanti a lui con le lacrime che le rigavano le guance, un sorriso finto sulle labbra e una mano che lo salutava.
Appoggiò una mano sul vetro del finestrino, sorrise e una lacrima gli rigò la guancia destra. “Ti amo” mimò con le labbra. Lei sorrise e gli mandò un bacio.
Il treno partì e, fino a quando Julie rimase nella sua visuale, la guardò perché non sapeva quando e se l’avrebbe mai più rivista.
 
POLONIA 1943,
 
Giorni, mesi anni erano passati da quando Louis aveva abbandonato la Francia, per partire per difendere il suo paese. Hitler aveva, ormai, conquistato tutta la Polonia ma le forze alleate non erano ancora pronte ad arrendersi.
Quella notte Louis, dopo tanto tempo, aveva deciso di scrivere una lettera alla sua Julie. Non la sentiva da tanto tempo e, anche se quello che si scrivevano era poco, amava lo stesso sapere come stesse.
 
“Cara Julie,
sono passati diversi mesi dall’ultima volta che ti ho scritto ma, come saprai, sono successe tante cose, che ora, non sto ad elencarti. Ora sono in Polonia e, per ripararci dal freddo, ci siamo rifugiati in una casa in montagna. Le persone sono davvero gentili e provano a far finta di niente, anche se, dai loro sguardi si capisce che sono preoccupati. Ti ricordi i nostri sguardi? Bastava un’occhiata per capire cosa l’altro stava pensando. Mi manca tutto ciò che facevamo, i tuoi sorrisi, i tuoi baci ma, soprattutto, tu. Non posso vivere senza di te e, ti giuro su cosa è più caro a me, che dopo questa Guerra, tua sarai mia moglie. Ci sposeremo e realizzeremo tutto ciò che avevamo pianificato, te lo prometto.
Adesso devo andare a riposare, domani mi aspetta una lunga giornata.
Ti amo,
Louis.”
 
Ripiegò il foglio di carta stropicciato e lo mise dentro la sua sacca, il giorno dopo l’avrebbe spedita. -Louis, spegni quell’affare!- Si lamentò Harry tirandogli un bastoncino, che aveva trovato accanto a se, e girandosi dall’altra parte. Era un giovane inglese, riccio con gli occhi verdi, mandato in Guerra appena compiuta la maggiore età. Louis non riusciva a capire con quale forza riuscisse ad andare avanti ma, un giorno, gli confessò che faceva tutto questo per la madre, che era nascosta in qualche parte del mondo, per via delle sue origini ebraiche.
Spense la lanterna, appoggiò la testa sulla sua sacca e chiuse gli occhi cadendo subito in un sonno profondo.
 
FRANCIA 1945, la Seconda Guerra Mondiale termina.
 
Passarono altri due anni prima del suo ritorno nella sua città, non ne aveva mai sentito così tanto la mancanza. Qualche giorno prima aveva salutato Harry e gli altri soldati inglesi, il primo era davvero entusiasta di tornare ad abbracciare la madre.
Louis scese dal treno e cominciò a guardarsi intorno per cercare la sua fidanzata. Ma niente, lei non si trovava. Uscì dalla stazione sorridendo, mentre vedeva tutte quelle persone di ritorno essere abbracciate e acclamate per la vittoria riportata.
A passo veloce, cercando i ignorare lo scenario delle macerie e di tutte le altre cose orribili, si diresse verso casa di Julie. Deve essere lì, penso tra se e se.
Arrivato davanti all’abitazione della sua amata, vide una ragazza accanto alla fontana per riempire una brocca d’acqua. Sorrise e rimase a guardarla. Aveva i capelli castani racconti e indossava un vestito, con qualche strappo, ma anche con quello era bellissima.
L’avrebbe riconosciuta anche in mezzo ad una folla di persone. La ragazza si girò e, appena si accorge della sua presenza, spalancò gli occhi e lasciò cadere a terra la brocca di vetro, che si frantumò. -Louis?- Gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime e cominciò a correre verso di lui.
Lui la prese in braccio e la fece volteggiare su se stessa. Si fermò e la rimise con i piedi per terra, prima di baciarla sulle labbra che non aveva di certo dimenticato. -Mi sei mancata.- Le disse a pochi centimetri di distanza dal viso, dopo essersi staccato dalle sue labbra.
Lei sorrise, gli circondò il collo con le braccia e lo strinse a se. Non le sembrava vero che fosse lì, aveva sempre sperato, ogni giorno, di girarsi e trovare lui che le sorrideva. Il suo sorriso era qualcosa d’indescrivibile per lei .-Anche tu.- Disse con le lacrime che le rigavano le guance.
-Ho una sorpresa per te.- Le rivelò allontanandosi da lei. Infilò una mano dentro alla tasca posteriore dei pantaloni e ne estrasse un fazzoletto. Lo aprì e ne tirò fuori una piccola fede, non era con un diamante come solo i Signori potevano permettersi, era solo d’oro.
La donna della famiglia di Polacchi che aveva protetto gliela regalò, lui non era sicuro di accettare ma poi si convinse. Aveva parlato con lei di Julie, del loro amore, e di quanto le mancasse. “Prendi questo, è una piccola fede che mi regalò mia nonna, ma penso che alla tua fidanzata piacerà.” Le ritornò in mente la voce della donna.
“I-Io non posso accettare ,per lei è i-importante.” Ricordò quando le riprese la mano e ci appoggiò la piccola fede, ma la donna scosse la testa e gliela riappoggiò sul palmo della mano.
Si guardarono per un’infinità di secondi negli occhi e poi si baciarono di nuovo, uno di quei film che si danno solo nei film. Prese una piccola sua piccola mano e le infilò l’anello, le stava a pennello. -Ti amo, Julie.- La strinse a se.
-Ti amo.- Appoggiò la testa contro il suo petto e sorriso. Con sua sorpresa lui la prese in braccio, facendole scappare un leggero gridolino e afferrò la sua valigia. -Ora niente e nessuno potrà separarci.- Sussurrò poco distante dalle sue labbra.
-Niente e nessuno.- Ripeté lei sorridendo prima di baciarlo sulle labbra accarezzandogli le guance.
 
Angolo autrice.
Ciao bellissime, ecco a voi una mia nuova OS. Prima avevo pensato di lasciare solo il pezzo iniziale dove lui va in Guerra,ma poi ho cercato di allungarlo fino al suo ritorno. Il finale ero indecisa su come farlo,ma quando l’ho fatto leggere ad una mia amica questa mattina ha detto che le piaceva così, perciò l’ho lasciato come era. Spero con tutto il cuore che vi piaccia,perché ci ho messo l’anima per scriverla e, so che non è tanto lungo, ma è venuto così. Lasciate una recensione positiva, neutra o negativa a me fa piacere sapere che cosa ne pensate,anche nel male. Adesso vi saluto,che devo andare a fare la doccia e vi annoierei con il mio parlare. :)
Reds xx
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: needacurlyboy