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Autore: auror394    18/05/2014    1 recensioni
ricordare faceva male,dimenticare faceva paura. Piton era rannicchiato in un angolo del suo ufficio mentre le lacrime gli rigavano il volto e la sua testa andava indietro nel tempo.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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una lezione dolorosa


 
Harry non amava Occlumanzia, e tanto meno il professor Piton. Ma era una richiesta di Silente,e anche se quest’ultimo non gli rivolgeva la parola da quando era finito l’anno scolastico precedente, a Harry non andava di deluderlo. Così anche quella sera alla stessa ora di sempre si avvio verso l’ufficio di Piton.
- Potter-  una voce cupa e priva di espressione si levò dal fondo della stanza .  - si professore,sono io-  rispose Harry, cercando di tirare fuori anche un “buona sera professore” che non uscì mai, ma Piton non sembrava farci molto caso. -Hai svuotato la mente prima di dormire come ti avevo espressamente chiesto?- Harry provo a rispondere, ma Piton non gli diede il tempo -Non serve risposta, lo scopriremo tra poco, come sempre io ti penetrerò la mente, e tu cercherai di resistermi,sei pronto Potter?- . Dopo un ora di esercizio a Harry parve che il cranio si stesse per dividere in due parti, -professore possiamo fare una pausa?- ma Piton, a Harry parve che sul volto avesse una strana aria compiaciuta,rispose freddamente -il signore oscuro non si riposa, se lui venisse a sapere di questo collegamento fra la tua e la sua mente potrebbe leggertela,controllartela,sconvolgertela-  ma Harry non ce la faceva a continuare un secondo di più -se solo potessi riposare un attimo-  ma Piton aveva già la bacchetta puntata in direzione di Harry, e per l’ennesima volta Harry fu obbligato a rivivere i suoi ricordi più segreti, vide i suoi genitori nello specchio delle brame, il bacio con Cho,no quello era troppo, Piton non doveva entrare così nel personale, una voce nella testa di Harry si oppose a ciò che stava succedendo. Finalmente aveva respinto Piton dalla sua testa.
Piton non sembrava ancora soddisfatto del traguardo raggiunto da Harry -a quest’ora con il signore oscuro non avresti avuto scampo. Sei proprio come tuo padre,pigro,arrogante..- ma fu interrotto da Harry, non ce la faceva più a stare calmo con Piton -non dica un'altra parola contro mio padre- ma Piton non parve ascoltarlo -debole..- ora stavano discutendo animatamente, nessuno dei due dava segno di cedere -io non sono debole- a Piton parve che gli brillassero in modo sinistro e spaventoso gli occhi -allora provalo,controlla le tue emozioni,disciplina la tua mente- e a quel punto Piton puntò nuovamente  la bacchetta contro di Harry, ma Harry era pronto, appena Piton pronunciò l’incantesimo “leggiliment” Harry sfoderò la sua bacchetta e pronunciò “protego” , l’incantesimo di Piton rimbalzò verso il mittente, adesso era Harry a essere dentro la mente di Piton.
Era difficile credere che quel corpo,quella voce, che sembravano tanto privi di sentimenti, invece fossero il risultato di una fitta rete di emozioni,emozioni forti,che sembrava potessero uccidere una persona in un sol colpo. Poi Harry iniziò a vedere altro, strane immagini che sembravano volessero nascondersi dall’intruso. Poi riuscì a metterne a fuoco una, si trovava in quello che pareva il giardino di Hogwarts, ma era diverso, come se fossero andati indietro nel tempo. Appoggiato sulla corteccia di un albero c’era un ragazzo, dai capelli neri, un naso aquilino,si quello doveva essere per forza Piton,un Piton più giovane. Era intento a leggere un libro, quando delle voci si stavano avvicinando, Piton sembrò diventare nervoso,cercò di rimettere il libro nella borsa,ma era troppo tardi, quattro ragazzi si stavano avvicinando,Harry non ci poteva credere, erano Sirius e suo padre,seguiti da un ragazzino basso e tarchiato, e poi a qualche passo di distanza un altro ragazzo che li seguiva, ma sembrava più intento a farli ragionare che a collaborare con loro, si quello doveva essere proprio Lupin. Quello che supponeva essere suo padre iniziò a chiamare Piton con il nome di Mocciosus, quest’ultimo sfoderò la bacchetta, pronto a difendersi, ma James lo disarmo,e poi lo sospese in aria. Stava per fare qualcosa quando una ragazza arrivò a corsa urlando contro James,gli puntò contro la bacchetta e fece scendere Piton. Sembrava che avesse davvero fegato, e di sicuro l’aveva. James non sembrava avere molta paura,e iniziò a parlare,anche se aveva una bacchetta puntata al collo -ciao Lily, mi stavo giusto chiedendo se ti andava di uscire con me? Comunque penso tu sia qui solo per salvare il tuo amichetto- Lily a quel punto strinse i denti,come per cercare di trattenere tutta la rabbia che provava in cuor suo e cercare di avere un tono normale -James non uscirò mai con te, e lascia in pace Severus- . A quel punto Harry si sentì spinto fori dalla mente di Piton, quasi si era scordato che stava frugando nei ricordi del professore. Piton sigillò i denti esattamente come aveva visto fare a Lily qualche istante fa,e parlò - Potter esci subito da questa stanza,le tue lezioni sono finite,vattene- .
  
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