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Autore: Blood Candy    19/05/2014    1 recensioni
"La sentivo, sentivo quella sensazione nascere in un luogo lontano, fuori."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It's Raining music




Un' altra giornata chiusa in quelle quattro mura, le ore comparivano una dopo l'altra su quel pezzettino di carta martoriato dalla mia scarica penna a biro, eppure c'era qualcosa di strano.

L'aria era tesa, e del sole come al solito non c'era traccia.

E fuori vedevo il grigio, non c'era nulla di nuovo.

Eppure la sentivo, sentivo quella sensazione nascere in un luogo lontano, fuori.

I miei pensieri annebbiavano la mente, riempivano il silenzio che quelle parole senza significato che mi aleggiavano attorno non colmavano, ma un ticchettio di sottofondo mi distraeva.

Veniva da dentro, da dentro di me, e si faceva sempre più profondo.

E poi avvenne.

Una goccia di pioggia squarciò il mio cuore, in quel luogo grigio e triste, e ci fu silenzio.

Un silenzio cupo e spaventoso, che non avevo mai sentito, e per un attimo tutto si fermò, anche quella goccia a mezz'aria che stava là fuori.

E da quel cuore ormai spento nacque la musica.

Era una musica silenziosa, ma era musica, e danzava insieme alle gocce di pioggia che io immobile osservavo distante mille chilometri spessi un vetro.

Pioveva, e quella danza così frenetica e veloce puliva tutto, tutto tranne me.

Perché la mia anima si era macchiata di un male indelebile, avvelenata da tutte le bugie che avevano riempito la mia vita.

“Ho studiato” “Ho fatto tutti gli esercizi” “Il compito è andato bene!” “Stai benissimo così” e la peggiore, la più grande di tutte probabilmente: “Sì, sto bene”.

Tutte queste parole che erano uscite dalla mia bocca avevano lasciato un segno nel mio spirito, che ora era nero come i miei usuali abiti.

E lo sapevo perfettamente che nulla avrebbe potuto cancellare i ricordi, neanche quell'acqua così limpida, neanche le lacrime innocenti del cielo.

Avrei dovuto distruggere tutto per ricominciare, e fu così che ruppi il mio cuore.

A volte si è così pieni che bisogna esplodere, per ricostruire tutto e migliorare ogni imperfezione.

Non provavo dolore, stavo bene.

Nessun pensiero, nessuna paura,..nulla.

E vidi la luce.

Quel bianco più accecante del sole che mi faceva male agli occhi, quello ero io.

Un punto di luce in una stanza grigia.

Capii che quelle quattro mura non mi avrebbero bloccata, me ne andai.

Potevo ballare con la pioggia e giocare con le note, avrei illuminato il mondo.

Ma qualcosa andò storto.

La pioggia smise di ballare, ora c'erano i colori.

Rosso Giallo, Verde, Blu..

L'arcobaleno, c'era l'arcobaleno, fuori.

Ma dentro di me la luce si era spenta.

Odio la pioggia”

E tutto tornò al suo cupo nero, e la musica sparì.

Ero di nuovo sporca.
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Note dell'autrice 
Salve bella gente, non penso di aver troppo da dire...
Non prendetela come storia, questa roba(?) come al solito sono solo un po' di pensieri buttati malamente sul foglio, nulla di più.
Spero che però non vi dispiaccia :)
With Rage n Love
BrainStew_Athy

   
 
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