Quando diventi consapevole di una perdita, in quel preciso istante, tutto sembra interrompersi.
Ma il mondo non si ferma, sei tu a rimanere indietro.
Ed è come se, per un interminabile momento, ti staccassero il cuore.
Annaspi.
Cerchi aria.
Cerchi vita.
Ricordi frammentati non danno tregua, resi splendenti dalla nostalgia che muta anche il più banale momento nel più sacro tesoro da stringere a sé, con la paura che sfugga dalle mani tremanti.
Mentre il cuore scricchiola, crepandosi.
Qualcuno lo sta strizzando troppo forte, come un panno bagnato, gocciolando lacrime e sangue.
Ti piegheresti a metà, se solo i muscoli non fossero così contratti.
Ti metteresti ad urlare, se solo la tua voce rispondesse.
Non serve a nulla.
Accetta la realtà, la vita è fatta di questo:
Di strade interrotte e di nuovi inizi.
Dentro di te, sai che l’errore è semplicemente non aver preso in considerazione, esserti rifiutato di accettare, l’eventualità.
E ti mancherà, anche quando le emozioni sopite verranno calpestate e sembreranno dimenticate.
Ma cosa vuoi che sia, una piccola ed infinitesimale perdita, di fronte alla vastità della vita.
Inutile e stupido, questo senso di frustrazione: le cose non torneranno indietro.
Ancora, la vorrei stringere tra le braccia.