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Autore: gigiua    19/05/2014    1 recensioni
dal primo capitolo:
"Affido questa lettera al mare.
Perché il mare è parte di me, mi rende più forte, e quando sono in acqua il tuo volto nei miei ricordi appare più vivo.
Affido questa lettera al mare perché è lì che ti ricordo: vicino al mare, vicino a me."
* * *
è segnata come raccolta di One -Shoot ma le varie lettere compongono un unica storia (spero di averlo detto bene)
la prima lettera è scritta da Percy prima tra l'ere perduto e il figlio di Nettuno
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLINO AUTRICE: prima di iniziare voglio ringraziare una mia amica ( non dirò mai chi ) per avermi convinta a riprovare a scrivere e pubblicare fan fiction.

 

Cara Annabeth,

 

mi sento stupido a scriverti, non so chi sei, ne dove ti trovi.

In realtà non so neanche chi sono io.

È strano, ma ricordo solo che mi chiamo Percy Jackson, che sono un semidio, e che dei e mostri esistono.

Non ho altra memoria della mia vita prima di svegliarmi in questa strana casa – dove ora mi trovo – tranne che una cosa: il tuo nome.

Lo sento che mi sfugge dalle labbra quando cerco di ricordare, di vedere oltre il buio che mi blocca la mente.

Se provo a chiudere gli occhi l'unica immagine che si presenta sulle mie palpebre buie è il tuo viso: i ricci biondi legati una coda alta – mi piacciono di più quando sono sciolti – , i tuoi occhi grigi e tempestosi, e il tuo sorriso.

Sento la tua risata risuonare nelle mie orecchie, portata dal vento, e poche parole che escono dalla tua bocca:

non ti renderò mai le cose facili, Testa d'Alghe”

e poi mi baci.

Posso ancora sentire il sapore delle tue labbra sulle mie.

Devi avermi baciato molto. Non è così?

Ora, qui, da solo, in questa enorme casa vuota, ti sto scrivendo perché... perché il tuo ricordo, per quanto dolce sia, mi fa male al cuore; perché sento il bisogno di averti qui con me.

Il tuo ricordo mi spinge ad andare avanti, a continuare a combattere nella speranza di poterti riabbracciare.

Non ho idea di quanto tempo sia passato dall'ultima volta che ti ho davvero vista.

Un mese? Un anno?

Comunque troppo tempo

A volte credo che probabilmente non penserai più a me, forse ormai avrai un altro ragazzo – si, ora ricordo, stiamo insieme – forse ti sei dimenticata di me.

Certe notti, quando tutto si fa più confuso, mi domando se tu esisti davvero o se sei solo un sogno tramutato in ricordo per colmare il vuoto nella mia mente.

Ma, per quanto tutta questa situazione mi faccia impazzire, e il dubbio che tu non esista o mi abbia dimenticato bussi forte nei miei pensieri, so che non può essere vero.

Perché quello che provo pensandoti è come una scarica infinita di adrenalina nelle vene, perché il tuo ricordo è l'unico che mi è rimasto, è quello a cui mi aggrappo nei momenti peggiori e che mi fa andare avanti.

So che tu esisti, che sei viva e che mi stai aspettando. No. Mi stai cercando.

Non so dove sei, quando cerco di pensarci il mio unico pensiero è “a casa”.

Ma qual'è casa? Dove si trova? Non riesco a ricordare.

Affido questa lettera al mare.

Perché il mare è parte di me, mi rende più forte, e quando sono in acqua il tuo volto nei miei ricordi appare più vivo.

Affido questa lettera al mare perché è lì che ti ricordo: vicino al mare, vicino a me.

Non so se, e quando, questa lettera ti arriverà, ma voglio solo dirti che tornerò.

Dovesse volermici tutta la vita.

Tornerò da te e resteremo insieme, per sempre.

Te lo prometto.

 

Percy

 

* * *

 

Strinse la lettera fra le mani – facendo attenzione a non romperla – e cadde in ginocchio sulla sabbia, appoggiando la testa sulle gambe.

Il mare le bagnava i riccioli biondi facendole sbattere contro la bottiglia in cui era custodita la lettera, mentre calde lacrime le rigavano il viso per poi cadere sulla carta, facendo sbiadire l'inchiostro.

Le sembrava tutto così finto, uno stupido scherzo.

Perché proprio in quel momento doveva trovare la lettera?

Perché gli dei ce l'avevano con lei?

Lei che aveva solo 17 anni, ma aveva già perso la voglia di vivere.

Perché non potevano lasciarle in pace?

Si stese sulla sabbia, incurante delle onde che ormai le bagnavano anche i vestiti, e rilesse la lettera.

Alle sue spalle il fumo si alzava dalla casa grande, mentre il drappo di Percy continuava a bruciare.

E Annabeth piangeva.


ANGOLINO AUTRICE: inanzitutto chiedo scusa per la schifezza (?) gli errori di scrittura di cui potrei non essermi accorta e spero non sembro troppo OOC
ringrazio chiunque la legga e la recensisca ( sia con recenzioni negative che positive) e chiedo solo di evitare le recenzioni stronze *occhi a cucciolo*
che altro dire? ho già tutti i capitoli pronti ( saranno 4, 5 massimo) ma per pubblicarli aspetto qualche recenzione nel caso ci sia qualcosa da cambiare.p.
e... boh.... grazie a chi la leggerà, spero tanto che a qualcuno piaccia.
p.s. Percy è morto ma non preoccupatevi, è in buna compagnia u.u *coccola Percy*
Gigiua



 

  
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