Nota: Storia scritta per il
Gioco Creativo “A ritmo di musica” facente parte della Severus House Cup del
Forum “Il Calderone di Severus”.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi
presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K.
Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non
inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia
proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per
pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa
storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna
violazione del copyright è pertanto intesa.
La
canzone da cui trae ispirazione questa storia è He can only hold her
di Amy Winehouse.
Il
testo della canzone lo trovate integralmente all’interno della storia con
relativa traduzione a piè di pagina.
Adesso sta
a te decidere
La notte si porta via i sogni quando non ci sono
altro che incubi per te, ma ci sono notti che scorrono lente, se ne vanno tra
le macchie del soffitto che fissi da ore, quando si trasformano in sangue che
s'addensa e cola a terra, sul tuo letto e s'insinua tra le pieghe della sottile
stoffa che ti copre la pelle scoperta.
E il sangue diventa un ruscello di nulla che
inizia a dipingere le pareti, e lo vedi muoversi, spostarsi in linee e curve
come se un invisibile pittore disegnasse la storia della tua vita, e tu non
puoi far altro che guardare, in silenzio, guardare tutto quel rosso che
fuoriesce dai muri simile a piante velenose che s’impossessano di una casa
abbandonata.
He can only hold her for so long [1]
Come quella casa abbandonata dove sei tornato
per tanto tempo, nelle notti in cui il sonno non arrivava e ogni volta tornavi
a quella dannata sera d'autunno quando l'avevi stretta a te, in
quell'interminabile abbraccio che volevi continuasse in eterno, finché quella
morsa avesse prosciugato la tua stessa essenza e il tuo corpo vuoto fosse
finito su quello stesso pavimento.
Tu, però, continuavi a respirare, e a piangere,
respirare a fatica mentre le lacrime scendevano con forza, mentre le tue
braccia avvolgevano la sua pelle fredda che nessun tocco avrebbe mai più
scaldato.
E in quella notte l'avevi stretta a lungo nel
silenzio di quell'aula quando l'avevi trovata seduta sul pavimento, piangente
con le mani strette alle ginocchia e il viso nascosto.
Non le avevi detto nulla, né per quale motivo
stesse piangendo, né perché si trovasse da sola in quel luogo; eri rimasto in
silenzio e nel buio ti eri inginocchiato davanti a lei, abbracciandola, così,
senza che lei ti avesse chiesto nulla e senza che neppure ti avesse guardato.
The lights are
on but none's home [2]
Ed eri andato da lei, in una notte dove la luna
era colorata di buio e tu saresti stato soltanto un'ombra invisibile che
nessuno avrebbe scorto, neppure lei, quella giovane strega che era riuscita ad
entrarti nell'anima e si era spinta nel profondo, scavando a mani nude una
strada verso il tuo cuore, quel pezzo di carne che era caduto per anni in un
sonno troppo profondo perché potesse essere ridestato dalla tua sola forza di
volontà.
Ed eri rimasto là, fuori da quella finestra ad
osservare nient'altro che le stanze vuote di una casa deserta dove non c'erano
voci né risate.
Anche in quella casa c'erano nient'altro che i
ricordi e non più le ombre dei passi di ogni giorno, lì ormai c'era soltanto il
vuoto dolore che ti portavi dietro come un pesante macigno da trascinare, e quella
catena che stringevi tra le dita, procurava soltanto ferite dalle quali
sgorgava solo e soltanto sangue.
Il sangue che non c'era a terra, perché
quell'incantesimo non squarciava la carne, ma tu lo vedevi, sapevi che era lì e
camminavi cercando di non calpestarlo, cercando di non calpestare nulla in
quella casa perché già la scure del tuo Male si era abbattuta su di essa, in
quel luogo dove le luci erano potenti e luminose mentre la vita aveva smesso di
correre, mentre tu avevi smesso di respirare.
E non c'era stato desiderio più profondo, del
tuo cuore arreso all'inesorabile.
She's so
vacant Her soul is taken [3]
Arreso a quel volto immobile che fissava un
punto lontano di nulla, ma sapevi esattamente cosa stesse guardando, lo sapevi
perché il suo pianto aveva iniziato a colorare la stanza vuota e silenziosa, e
ti eri accorto che una vita era stata risparmiata in quella casa.
E avresti gioito per quello, e lo avresti fatto
se solo non avessi visto il suo bel viso immobile e inerme, e sembrava una donna
ancora viva che non presta attenzione a niente e a nessuno, troppo distratta da
quel piccolo dono che ha tenuto dentro di sé mese dopo mese.
Invece era semplicemente morta, portata via dal
tuo sguardo per sempre, e non avresti potuto sfiorare neppure la sua anima
perché in un attimo gli era stata strappata da dentro, come si estirpa un’erba
cattiva.
Lei, però, non era un’erba cattiva, lo eri tu, e
tu saresti dovuto essere estirpato dalla tua stessa esistenza, e invece eri là,
nel dolore che ti trafiggeva il cuore e la rassegnazione di chi sapeva, avrebbe
toccato il fondo.
Adesso, però, sai che quell'ultimo Cerchio
dell'Inferno dovevi ancora raggiungerlo.
He thinks "What's she running from? [4]
Allora, però, c'era soltanto lei, lei che in un
attimo avevi spazzato via dalla vita, che erano bastate poche parole per
allontanarla per sempre da te, poche parole per ucciderla.
E tu, amico per anni, eri diventato l'uomo da
combattere, l'emblema di ciò che non poteva più esistere in lei, che non doveva
più esistere.
E ti aveva mandato via dopo che eri corso da
lei, chiudendoti quella porta in faccia ti aveva mandato via per sempre
spingendoti al di là della barriera del nemico dove tu, Mangiamorte tra i
Mangiamorte, eri l'uomo da sconfiggere e uccidere, l'uomo da tener lontano dal
proprio figlio.
L’uomo che aveva fatto correre verso di lei la
morte.
E poi lo avevi raggiunto quel Cerchio
dell'Inferno, era bastato un attimo su quella Torre e l'odio per il professore si era
trasformato nell'odio per l'assassino e traditore, e avevi perso anche lei, lei
che testarda e determinata si era insinuata nella tua vita ed era riuscita ad
arrivare persino al tuo cuore, facendolo sorridere e traboccare di tutto ciò
che di bello non era mai esistito in te.
Ed era fuggita anche lei, lei che ti aveva
difeso e aveva creduto in te, lei che ti aveva toccato l'anima.
In quell'istante, però, avevi perso la tua, di
anima e avevi perso persino lei.
Lei che era corsa lontano da te mentre tu non lo
avevi fatto, mentre tu eri rimasto immobile a guardare qualcun altro che
sarebbe corso da lei e te l’avrebbe portata via per sempre.
How can he have her heart
When it got stole [5]
Ti giri nel letto per non guardare più quel
soffitto e quelle pareti che grondano sangue, ma non serve a niente perché quel
fluido scarlatto è dentro di te e fuoriesce pian piano dalla tua pelle
spargendosi tutto intorno sulle lenzuola candide come tu non sei più da tempo.
E vorresti gridare, gridare alla quiete e al
buio di quella stanza, ma non fai altro che urlare silenzio e rannicchiarti
come quando eri bambino e cercavi di stringerti per proteggerti
dall'insensatezza che abitava nella tua casa.
Hai perso il cuore di entrambe, hai perso i
sorrisi delle donne che ti erano entrate dentro, e avresti voluto perdere anche
il tuo, di cuore, ma la tua vita si era presa di nuovo gioco di te e ti aveva
lasciato a percorrere ancora quelle strade dove tante volte avevi camminato.
Dove lei non avrebbe più compiuto i suoi passi.
E dove lei non ci sarebbe stata più, troppo
lontana, ormai, per poterla sfiorare o anche solo guardare.
Fiore di un prato dove tu non saresti potuto
andare, chiuso in un altro mondo che non sarebbe più stato il tuo.
E le avevi rubato il cuore, lo avevi schiacciato
sotto i tuoi piedi e lo avevi gettato in un luogo dove sarebbe stato difficile
persino per lei recuperarlo, e quando avrebbe visto lo sguardo del mostro,
avrebbe desiderato che il suo cuore martoriato non le tornasse mai nel petto.
Che il ricordo dell'amore che provava per te,
fosse semplicemente scomparso, soltanto un lontano ricordo al quale sorridere
amaramente.
Though he
tries to pacify her
What’s inside her never dies
Even if she's content in his warmth [6]
Rimani immobile mentre chiudi gli occhi, mentre
cerchi di chiudere persino i tuoi pensieri che ancora una volta tornano a
quella notte in cui avevi urlato ad un ritratto sentendoti addirittura
ridicolo, sperando in un perdono che non sarebbe mai arrivato.
E torni a quell'ultima volta in qui l'avevi
vista con un sorriso appena accennato sulle labbra, un sorriso che un assassino
non avrebbe mai meritato, e invece lei si era avvicinata, in silenzio, e, senza
dirti una parola, ti aveva abbracciato, ti aveva stretto a sé mentre tu eri
rimasto immobile, con tutto il dolore che ti stava scoppiando dentro, non ti
eri mosso.
All'improvviso e sempre in silenzio, si era
allontanata da te, sparendo dalla tua vista come una goccia d'acqua che evapora
al sole.
She gets
pained with urgency
Urgent kisses [7]
Tu, però, le eri corso dietro e l'avevi
afferrata per il polso, con una forza che non ti apparteneva, dimenticando quel
dolore che avresti potuto procurarle, dimenticando tutto ciò che avrebbe
significato quel gesto.
Ed era bastato un istante, un solo miserabile
istinto che aveva zittito ogni tua ragione, e l'avevi baciata; inaspettatamente
avevi poggiato le tue labbra sulle sue in un bacio che aveva tutto il sapore
della sconfitta e dell'abbandono.
Un bacio, due, in cui lei non ti aveva respinto,
un terzo e un quarto e lei aveva iniziato a piangere e fu quando avevi iniziato
a perdere il conto, che ti aveva spinto lontano da sé, urlandoti tutto ciò che
c'era di sbagliato in quei momenti.
E tu, rassegnato, l'avevi lasciata andare e
quella volta sapevi sarebbe stato per sempre.
The miss
misses
The man that he longs to be [8]
Ti volti ancora una volta afferrando un angolo
della stoffa per tirarla verso di te, verso il viso che vuoi coprire per non
dover guardare di nuovo quelle pareti che ti raccontano del male che hai fatto
e del sangue che hai versato.
Chiudi gli occhi al buio diventato ancora più
scuro, e pensi a quelle lettere che sono ancora sulla poltrona dove il camino è
ormai spento, alle parole di una donna che desidera soltanto capire.
Capirti e rivederti di nuovo.
Tu, però, testardo, ti sei chiuso in quella casa
e non vuoi perderti ancora nei suoi occhi, non desideri alimentare quella
speranza che credevi di aver ucciso da tempo, semplicemente perché non vuoi che
lei creda ad un futuro possibile che in realtà non potrà esistere per voi.
Vorresti essere una persona diversa, un uomo
giusto per lei, e invece sei ancora l'uomo che ha ucciso, il traditore che ha
sempre abbracciato l'oscurità di un folle.
E tu, pazzo, vorresti soltanto stringerla di
nuovo tra le braccia, ma sai che per la tua vita non c'è mai stato spazio per i
sogni.
E lei è soltanto l'ennesimo sogno irrealizzabile
di Severus Snape.
Continua a dormire, Severus, perché nel sonno
potrai essere chiunque tu voglia, e potrai avere ciò che realmente desideri!
Now how can he
have her heart
When it got stole [9]
Senti un fruscio, deboli passi che chiunque non
avrebbe udito.
«Come sei entrata?» scopri nuovamente il tuo
volto, mentre le immagini alle pareti sono sparite e non c'è più alcuna macchia
a torturarti l'anima.
«Non è stato molto difficile. Non hai messo
molte protezioni intorno a questa casa.»
«Che cosa vuoi?» le chiedi mentre la luce torna
ad illuminare quella stanza come non accadeva da tempo.
«Parlarti, visto che non hai risposto a nessuna
delle mie lettere.»
«Non abbiamo niente da dirci» e anche il camino
torna a scaldarla e le sue fiamme a colorare gli angoli che riescono ad
afferrare.
«Va bene, allora mi basta che ascolti» ti parla
avanzando verso quelle pergamene che lei stessa ti ha mandato, verso quella
poltrona dove ancora ci sono quelle gocce di vino che ti sono cadute poche ore
prima e che, svogliato, hai lasciato lì, come un patetico pianto di sangue.
«Dicono che ciò che si è perso, non lo si potrà
mai più recuperare. E il mio cuore si è perso. Si è spezzato in mille pezzi ed
è stato difficile ricomporlo, ma anche se ho faticato a rimettere insieme i
cocci, non tornerà mai più quello che era un tempo. Quello che si è perso, è
dentro di te, sei tu che me l'hai rubato da quella notte di tanti anni fa. Ce
l'hai tu e non potrai mai più restituirmelo.»
Ti parla, Hermione, mentre tu lentamente ti alzi
dal letto, cercando di recuperare un contegno che hai perso ad ogni pittura
sulle pareti.
«E non voglio che tu lo faccia, voglio che lo
tenga tu per sempre, come un misero dono che qualcuno ti ha fatto.»
«Non è un misero dono! Non per me,» la
interrompi all'improvviso, neanche tu sai perché ti sono fuoriuscite quelle
parole, ma sai che le pensi davvero.
So he tries to
pass it by
Cause what's inside 'll never die
So he tries to pacify her [10]
«Severus, la guerra è finita ed è finito anche
il tempo di prenderti delle colpe che non hai mai avuto, ed è finito il tempo
di vivere di rimpianti e di rimorsi.»
«Tu non puoi capire, nessuno può capire, Hermione»
le dici avanzando verso quella finestra dove al di là il buio avvolge la notte,
là dove il mondo continua a dormire incurante di tutto, protetto dai sogni che
albergano nelle loro menti.
«No, non possiamo capire, ed è difficile farlo
se tu continui a trincerarti dietro silenzi inutili e dietro queste quattro
mura.»
«Non posso darti nulla, né a te né al tuo cuore,
e se ci fosse un incantesimo in grado di tirar fuori da quest'anima a pezzi ciò
che ho rubato, lo farei. Lo farei all'istante.»
Sfiori appena il vetro con le dita, quel tocco
gelido che ormai non ti procura più nemmeno un esile brivido, lo sfiori
cercando la forza di resistere e di non guardarla, di non guardare ancora i
suoi occhi.
«Sono stato soltanto un servitore del male e ti
ho ferita, e di questo non posso che scusarmi all'infinito con te e con
chiunque io abbia deluso e ucciso con queste mani» e ti volti, ti volti e
stavolta fissi il tuo sguardo al suo, la osservi con le mani alte che tremano.
Hermione si avvicina a te, in silenzio, come
quella volta che ti aveva abbracciato, e ti afferra le mani, le dita strette
nelle sue che iniziano a scaldarsi, a scaldarti dentro, fin nel profondo del
tuo essere.
Le stringe e smettono di tremare.
Cause what’s
inside her never dies [11]
«Io ti amo, e questo niente potrà cambiarlo. E
non potrai cambiarlo neppure tu.»
La guardi negli occhi e vorresti stringerla,
vorresti soltanto accarezzarle il viso, ma non puoi far altro che resistere,
resistere al tuo cuore che urla.
«Ma non voglio più elemosinare il tuo amore, non
voglio più piegarmi al freddo con le mani tese in attesa di un po' di denaro
per mettere a tacere questa fame che mi sta distruggendo.»
Si allontana da te, ancora e ancora, lasciandoti
solo davanti alla finestra, solo nel tuo mondo.
«Ti ho cercato adesso e non lo farò più. Sta a
te decidere, Severus.»
E sono le ultime parole che ti dice, senza
neppure guardarti, sussurrate ai suoi piedi e a te che immobile la osservi
mentre cammina verso la porta, mentre cammina lontano da te.
Adesso sta a te decidere, Severus.
[1] Lui può solo stringerla per tanto tempo
[2] Le luci sono accese ma nessuno è a casa
[3] Lei è così distratta, la sua anima è stata presa
[4] Lui pensa: “Chi è che corre da lei?”
[5] Come può lui avere il cuore di lei |quando questo è
stato rubato
[6] Sebbene lui tenti di appacificarsi con lei |Ciò
che lei ha dentro non muore mai |anche se lei è soddisfatta nel calore di lui
[7] Lei viene afflitta dall’insistenza |Baci
insistenti
[8] La signorina sente la mancanza |dell’uomo che lui
desidera essere
[9] Ora come può, lui avere il cuore di lei |quando
questo è stato rubato
[10] Così lui cerca di deluderlo |Perché ciò che c’è
dentro non morirà mai |così lui tenta di appacificarsi con lei
[11] Perché ciò che lei ha dentro non muore mai