Percy e Nico si ritrovarono a Salona dopo uno scomodissimo viaggio sotto forma di venti, la città era enorme, lasciata a cadere in rovina. Percy osservò l’altro sedersi vicino ad una colonna, che si passava una mano trai capelli scuri nervoso, mentre ai suoi piedi si formava una chiazza d’erba morta.
<< Benvenuti all’antica casa di Eros >> disse loro Favonio
Nico sembrava sempre più agitato << Lui dov’è? >> chiese preoccupato
<< Sicuro di volerlo sapere Nico Di Angelo? >>
<< Vogliamo solo lo scettro >>
<< Sarà Eros a decidere se potrete averlo >> detto questo scomparve, lasciando dietro di sé un silenzio fastidioso.
<< Ti senti bene Nico? >> chiese gentilmente Percy, ma il figlio di Ade lo allontanò con un gesto brusco.
Avanti Nico, rispondigli.
La voce riempì l’aria, Nico rabbrividì, e si strinse le ginocchia al petto, seppellendoci la testa come se volesse sparire.
Non poi nasconderti in eterno, non da me.
Una forza invisibile spinse il ragazzo in avanti facendolo cadere di faccia, Percy andò verso di lui per aiutarlo, ma il minore si rialzò e corse via prima di poter essere raggiunto.
Da chi stai scappando, da me o da lui?
Nico fu lanciato in aria dalla stessa forza invisibile di prima, tre scheletri emersero ai suoi piedi, lo circondarono e iniziarono a menare fendenti all’aria.
Percy all’inizio non capiva perché l’altro scappasse da lui, ma poi un’idea si fece largo nelle sua mente: Eros era il dio dell’amore, forse Nico doveva semplicemente confessare il suo, e forse non voleva farlo di fronte a Percy perché era il fidanzato di Annabeth.
Percy si mise davanti a Nico per difenderlo da eventuali attacchi. Il ragazzo lo guardava disperato.
<< Nico, tranquillo, so che ti piace Annabeth >>
<< Si, è vero. Lo confesso, ho una cotta per Ann-… >> Non riuscì a terminare la frase perché la solita magia di Eros lo lanciò contro il muro, assieme agli zombie che si frantumarono e Percy cadde di lato.
Non puoi mentirmi.
L’oscurità circondò il ragazzo, e quando le ombre raggiunsero Percy lui vide alcuni ricordi: quando avevano salvato Bianca e Nico, quando Nico era scappato, e altre simili, solo che erano dal punto di vista del figlio di Ade. Percy per la prima volta si rese conto di come realmente lo vedeva: un eroe invincibile, perfetto. E lui lo aveva deluso perdendo Bianca, ma nonostante questo Nico si fidava ancora di lui. Il figlio di Poseidone capì cosa provava l‘altro: odio, vergogna, amore.
Nico cercò di nuovo di alzarsi, ma Eros lo buttò giù da una scalinata.
Tu hai visto le cose peggiori nell’abisso, ma io sono la tua più grande paura. Lo sai
<< No! >> il ragazzo sguainò la spada, ma sembrava non avere la forza per reggerla.
<< Io… credo di aver capito >>
Nico lo guardò aveva gli occhi lucidi, e tremava visibilmente.
<< Percy io ti… >>
Percy sorrise dolcemente << Vai >>
<< Amo. Questa è la verità. Questo è il grande segreto. Ma tu? >>
<< Mi dispiace, ma amo Annabeth. Tu sei un buonissimo amico, e mi dispiace >>
Nico non aggiunse altro, lo scettro apparve al suo fianco, lui lo prese e scomparve nelle ombre, lasciando Percy solo.
<< Perché scappi? Perché non vuoi farti aiutare? Nessuno ti criticherebbe. Saremmo tuoi amici se ce lo permettessi. AMICI NICO! AMICI! >> urlò Percy al vuoto, sicuro che il figlio di Ade potesse sentirlo. Era sopravvissuto da solo al Tartaro, aveva visto lui cadere.  Percy si era buttato nell’abisso per Annabeth, e capiva cosa avesse provato vedendoli cadere. Non avrebbe più permesso a Nico di scappare. Non gli avrebbe più permesso di soffrire


ANGOLO AUTRICE
Brevissimo os sulla mia coppia preferita, la percico! So che dovrei continuare le altre ff ma mi era venuta quest'idea e non ho potuto fare a meno di scriverla scusate! è un eperimento più che altro, fatemi sapere cosa ne pensate!
Bianca.