La mano che distribuisce il sale per formare il cerchio magico trema leggermente mentre mi ripeto che non sto facendo nulla di male. È un semplice rituale di allontanamento, non si tratta di Magia Nera, giusto? Ho atteso con ansia la luna calante, dopo l’ultima conversazione avuta con quello che è, a tutti gli effetti, il mio amante.
 
- Ma tu sei innamorato di lei?
- Sarei già fuggito via, avendo le occasioni …
- Non hai risposto alla mia domanda.
- Sì, pensavo che fosse ovvio.
 
Non era ovvio per nulla, visto che tradisce ripetutamente la sua fidanzata da almeno sei mesi con me.
Non sono mai stata fiera di questa situazione, mi sono sempre sentita una ladra di fidanzati, eppure l’emozione di quegli attimi rubati tacita i miei sensi di colpa. Ho continuato per mesi a ripetermi che non amava la sua fidanzata, che presto l’avrebbe lasciata, sempre con la speranza che si rendesse conto di amare me. Le sue parole, invece, mi hanno finalmente aperto gli occhi: nonostante i mesi passati insieme, nonostante le liti tra lui e la sua ragazza, nonostante le sue lamentele sul conto di quest’ultima, mi ha detto che la ama e le mie speranze si sono sgretolate.
Seduta sul pavimento freddo, circondata dal sale, sono ancora convinta di fare la cosa giusta, non voglio fare del male a nessuno, solo rompere questa catena che tiene legate tre persone che continuano a essere infelici. Non posso credere che la ami veramente, come si fa ad amare una persona e a tradirla?
La risposta, in realtà, è nascosta nel seguito della nostra ultima conversazione.
 
- Se la ami perché la tradisci?
- Io distinguo sesso e amore.
 
Una risposta così banale da non essere stata nemmeno presa in considerazione, eppure in quelle poche parole, si cela una verità che ho paura di affrontare. Se distingue sesso e amore, e se ama la sua ragazza, significa che per me prova solo attrazione fisica.
Fisso lo spicchio di luna nel cielo e mi chiedo se sono ancora in tempo per tornare indietro, improvvisamente conscia che anche se si lasciasse con la sua fidanzata, non amerebbe mai me. Ed io lo amo davvero? Posso veramente amare un uomo che si dimostra così totalmente privo di intelligenza emotiva, o la mia è solo un’infatuazione montata da sogni adolescenziali? So solamente che non posso andare avanti così, devo averlo o dimenticarlo.
All’improvviso la situazione si dispiega davanti ai miei occhi, evidente e luminosa come l’astro che brilla in cielo. Osservo gli ingredienti e gli oggetti che ho disposto davanti a me e faccio mente locale per ricordare se ho tutto l’occorrente per una piccola modifica. Piena di una nuova consapevolezza finisco di chiudere il cerchio. Ho atteso fin troppo, finalmente, questa notte allontanerò da me qualcuno che è stato solamente capace di farmi soffrire.
 



NdA:
Come ho detto nell’introduzione, non ho parlato molto del rito, ma solo del momento che lo precede. La protagonista ha scelto comunque di svolgere un incantesimo di allontanamento, ma non più tra il suo amante e la fidanzata, ma tra lei stessa e il suo amante, dopo aver preso consapevolezza che il loro non è vero amore. Nella mia intenzione anche il momento scelto, la luna calante, dovrebbe aver aiutato questa decisione. Non è un caso, inoltre, che l’elemento scelto, il sale, non serva solo a chiudere il cerchio, ma anche, in un certo senso, a “purificarsi” da una situazione che non poteva portare risvolti positivi.