Mia prima FF su Twilight..spero che vi piaccia ^^

Il 20 settembre di quell’anno c’era –incredibile ma vero- il sole.
Assolutamente fuori dalla norma nello stato di Washington.
Una giornata splendida.
Anche il mare era calmo. Nessun segnale di tempesta imminente. Le onde avanzavano pigramente, bagnando la spiaggia.
Io e Jacob eravamo seduti su un tronco lungo, bianchissimo, incastrato fra le rocce della spiaggia.
Le dita della mia mano erano intrecciate a quelle della sua; il contrasto fra la mia pelle, chiarissima, e quella bruna, scura,tipica della sua gente, era evidente.
-Bella?- disse Jacob, rompendo il silenzio.
-Dimmi.
-Sei pensierosa-. Non era una domanda. Jacob capiva esattamente quel che mi passava per la testa.
Un’ altra onda rotolò fino a riva.
- Non ti sfugge niente, vero?- gli risposi.
- E’ da molto tempo che ho imparato a leggere la tua espressione. Sono sempre stato una specie di esperto, lo sai.
Leggere la mia espressione.
Qualcun altro aveva detto una cosa simile. No,non la stessa cosa, ma esattamente l’opposto.
-Mia madre dice sempre che sono come un libro aperto.
- Al contrario, per me sei molto difficile da leggere.
-Precisamente da dieci anni. A guardare indietro, mi sembra che ne siano passati cinquanta-,continuò. -Anche a me. Un’eternità, risposi, e su quell’ultima parola la mia voce si spezzò.
Sentii le sue braccia avvolgermi strette ma delicate, calde.
- Ti amo, Jacob-, mormorai dopo alcuni minuti.
-Anche io, Bella. Anche io ti amo-.
Sciogliemmo l’abbraccio e ci guardammo negli occhi.
- Dieci anni-, ripetei.
- Dieci anni da quando mi sono reso conto di amarti.
-Dieci anni da quando...da quando mi trovasti.
-Sono contento. Contento di averti trovata. la prima volta che venisti da me…non me lo dimenticherò mai. Ce l’avrò sempre in mente, il tuo viso in quel periodo, sempre-, e nel dire quelle parole mi sfiorò la guancia con una mano.
- Già… grazie a te. E alle nostre moto! Quante ne combinavamo… alla fine decidemmo di darci una calmata e limitare le nostre corse, prima che charlie mi vietasse di vederti!
- In effetti, ogni volta finivi al pronto soccorso.
Ridemmo, al ricordo.
- E quella volta che ci tuffammo dagli scogli?
Rabbrividii.
Jacob mi lanciò un’occhiata per osservare la mia reazione.
-La cosa più pazza che abbia mai fatto in tutta la mia vita…a parte il fatto che ho deciso di restarti vicino e proteggerti..- alzò gli occhi al cielo. – Non avrei potuto scegliere persona più sfortunata di te -, si lamentò.
Di nuovo la sensazione di dejà-vu.
Sei una calamità che attira incidenti, anzi, disgrazie.
Mi accoccolai vicino a lui, per respingere la sensazione di vuoto che sapevo sarebbe arriavat, e per scacciare quei pensieri assurdi.
-Ti rendi conto? Se non mi fossi tuffato con te…-, iniziò Jacob.
-…se non ti fossi tuffato con me ora non sarei qui -, continuai con un filo di voce.
L’ espressione di jacob si indurì.
- Fortuna che mi hai aspettato. – mormorò con voce atona.
- Fortuna che ti ho aspettato – ripetei.
Una nuvola oscurò il sole.
- E poi… in casa tua. Ricordi? Ci siamo baciati per la prima volta. Quello stesso giorno- dissi.
La nuvola passò oltre ed il sole ritornò ad illuminare il paesaggio.
- Sì-, commentò Jacob. La sua espressione non era cambiata.
- E ho deciso di rimanere con te. pochi giorni dopo…-, inizia esitante.
-…ricevemmo una visita del tutto inaspettata. Il tuo succiasangue era venuto a trovarti.