Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: _arnielikeme    20/05/2014    3 recensioni
Ciel Phantomhive ha organizzato un piano degno della sua brillante mente. Riuscirà a metterlo in atto o qualcosa andrà storto?
Per saperne di più continuate a leggere..
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Finian, Grell Sutcliff, Meirin, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta Ciel non avrebbe sbagliato, questa volta ce l’avrebbe fatta.
- Muahahaha! - fu l’ultima cosa che disse, se ne stette seduto sopra nella sua poltrona di velluto rosso, nascosto nelle tenebre ad immaginare la reazione della sua preda quando avrebbe scoperto il suo piano. I suoi scagnozzi erano stati mandati dal ragazzo.
Voi immaginerete chi sono, lo spero.
- Non vedo niente, perché c’è buio?! Ragazzi…ha! Ragazzi perché andiamo avanti? Torniamo indietro -.
- Non gridare Mey Rin! O ci scopriranno, gli ordini sono ordini. E poi è giorno e c’è un sole che spacca le pietre, è solo una scusa che usi per dire non dire che sei miope - disse Baldroy, il cuoco di Ciel.
- Ehi! - gridò la cameriera offesa guardando Bald, inciampando qua e la nel sentiero che li divideva  dalla casa della loro vittima.
- Andiamo ragazzi, non ci perdiamo in quisquiglie…- disse Finnian cercando di  calmare la situazione.
- Giusto, dobbiamo eseguire gli ordini del padroncino! - disse Mey Rin mettendosi sull’attenti.
- E allora corriamo! - gridò Finny sradicando gli alberi che lo intralciavano.
- Forza!- gridarono gli altri due iniziando a correre come il giardiniere. Si ritrovarono davanti una immensa reggia, un po’ più piccola di quella di  Ciel.
- Non ho mai visto la reggia di Versailles a Londra!- esclamò stupito Finnian.
- Scemo non è neanche grande come quella del padroncino. E poi guarda com’ è spoglia, non ci sono nemmeno i fiori alle finestre, ehi Finny, forse sapeva del tuo arrivo!- disse il cuoco ironicamente.
- Scemo! - gridò il giardiniere facendo la linguaccia al ragazzo.
- Ragazzi, cosa guardate? - disse la cameriera – io vedo solo dei cespugli -.
- Da questa parte Mey – disse il cuoco con un sorriso girando la testa della ragazza di 180 gradi, e solo dopo aver messo a fuoco l’immagine, disse con imbarazzo: - Ahn…scusate -.
- Secondo voi qual è il piano del nostro padroncino? Ci ha detto solo di catturarlo ma non ci ha spiegato il resto. Strano…- si domandò Bald .
- Vorrà chiedergli di salvare qualcuno di certo! – disse Finny tutto felice.
- Cambiamo discorso, Mey hai l’attrezzatura? – chiese Bald.
- Certamente non vado mai via senza lui! E tu invece? – chiese lei.
- Mi annoio se non ce l’ho con me… - disse il cuoco con la sigaretta in bocca tirando fuori dal suo grembiule bianco un lancia fiamme.
- Bene allora, ANDIAMO! – gridò Finnian frantumando un sasso che aveva in mano.
Mey si allontanò da loro , si nascose dietro un cespuglio nel caso Lui gli attaccasse, quindi Finny e Bald si avvicinarono alla porta.
Si trovarono davanti una immensa porta color blu intenso, con una cordicella che probabilmente era per il campanello, o per la campana dato il rumore che fece quando lo suonarono.
Gli aprì la porta Tanaka-san dicendo: - Ho! Ho! Ho! -  
- Ciao Tanaka! Come va? – disse il bambino tutto sorridente.
- Ciao…-  disse Bald facendo un cenno con la mano.
- Possiamo entrare? – chiesero.
- Ho – fece lui, e si incamminò per un lungo corridoio che portava ad una porta di mogano senza decorazioni e pomello. Gli ospiti seguirono il vecchio, quando, Bald premette una mattonella col piede e si sentì uno scatto e caddero centinaia di coltelli affilatissimi.
- Haaaaaaa! – gridarono i ragazzi e, spaventati, corsero fino alla porta nessuno dei due aveva graffi nel corpo. Come se Lui non voleva ucciderli ma spaventarli…
Si accorsero che Tanaka era sparito, questo era impossibile perché intorno al corridoio non c’èrano porte.
- Come ha fatto il vecchietto?! – gridò Bald con gli occhi spalancati. Si appoggiarono alla porta per non ferirsi dalle armi, e questa si aprì facendoli cadere, uno sopra l’altro, sopra una moquette color rosso. La stanza era poco arredata, aveva un camino in fondo alla stanza, un tavolo di quercia con sopra un vaso di orchidee rosa ed una sedia, c’era anche una poltrona nera al fianco della porta. Due finestre, ai lati della stanza, una persona vestita di nero, il loro obbiettivo che stava sorseggiando una tazza di tè guardando alla finestra.
- Siete in ritardo…- disse lui tutto impeccabile .
-Tu… Sapevi che saremmo venuti?! – disse Bald stupito.
- Shhhh…Non parlare, passiamo ai fatti, perché siete qui per questo. No? – disse l’altro tirando fuori dei coltelli, saltò in aria e li lanciò verso i due che schivarono il colpo.
All’istante Bald tirò fuori il lancia fiamme e Finnian prese la prima cosa che gli capitò tra le mani, un ombrello e si riparò dalla seconda ondata di coltelli, poi lo lanciò addosso all’uomo che però, lo schivò, Bald ,invece, bruciava la stanza con il lanciafiamme. Intanto Mey Rin  che era entrata dalla finestra, colse l’occasione di intrappolare il nemico dentro un sacco e dopo averlo fatto tacere lo portarono da Ciel.
 
- Sebastian Michaeilis! Ma che piacere rivederti, ti piace la vacanza? – disse il ragazzino.
- Me la godevo fino al vostro arrivo… Vedo che ve la passate bene, padroncino? – disse il maggiordomo accovacciato per terra, legato da delle funi.
- Tsk…sbruffone, non vuoi sapere perché sei qui, invece? – disse Ciel con un sorriso inquietante in faccia.  Sebastian per stargli al gioco disse sarcasticamente: - Illuminatemi - .
- Te lo lascerò scoprire da solo… Ti dico solo che qualcuno è venuto a trovarti. Muahahaha! – disse, e i suoi servi gettarono il maggiordomo in una camera blindata. La porta si chiuse con un suono metallico e si sigillò. Era buio. C’era odore di muffa, la stanza era vuota e, da quanto capì Sebastian, era molto ampia.
- Che infantili…- disse lui rassegnato. Ci furono pochi minuti di silenzio quando si sentì aprirsi una porta che, però, non era nella stessa stanza di Sebastian. “ Quindi c’è un corridoio… Ti ho smascherato Ciel”  pensò. Poi si sentì la porta richiudersi, udì dei passi che venivano verso di lui, erano dei tacchi. Sebastian era teso, cosa gli sarebbe potuto accadere al buio… I passi cessarono, l’individuo era di fronte a lui, poi si sentì una voce: - Sebas-chan! – urlò lo shinigami gettandosi sopra di lui. Si accesero le candele, Sebastian si ritrovò Grell, il dio della morte che gli fece da spalla per risolvere alcuni casi. Sfortunatamente per il maggiordomo, Grell si innamorò di lui.
Grell incominciò a leccarlo sul collo, Sebastian, ancora legato, tentò di tagliare la corda con la motosega dello shinigami che era caduta al fianco del maggiordomo e quando si liberò, gli sferrò un pugno in faccia e il dio volò via.
- Ahia! Sebas-chan? Il mio Romeo? Vuoi rovinare la nostra relazione? – disse Grell dall’altra parte della stanza rialzandosi da terra.
- Mi dispiace – disse l’altro con il suo solito tono apatico.
- Padroncino, so che siete lì, chiudete gli occhi per dieci secondi, rovinerei la mia reputazione - disse Sebastian guardando alla porta dove c’èra uno spioncino dove Ciel gli osservava.
Grell ricordatosi quello che successe quando disse quelle parole disse spaventato: - No! Sebastian perdonami! Will proteggimi! – gridava mentre cercava una via di fuga.
- Mi dispiace…Dopo tutto sono un diavolo di maggiordomo – rispose l’altro. Grell, tutto tremante, si era accovacciato in un angolino mentre guardava dritto negli occhi Sebastian che si avvicinava sempre di più a lui.
- Sebastian fermati! Questo è un ordine! – gridò Ciel mentre entrava nella stanza.
- Yes my Lord – rispose il maggiordomo inchinandosi davanti il suo padrone.
- Grazie Ciel! – ringraziò Grell scappando da dove era entrato prima.
- Padroncino, non dovevate farmi questo scherzo…- disse il servitore verso il suo padrone e i servitori.
- Dovevo invece. Mi annoiavo, tu sai quanto adoro i giochi, e dopotutto - disse – mi sono divertito -.
 - Uno…Due…Tre …-  disse Sebastian, guardando Ciel con odio, avvicinandosi.
- Sebastian fermati! Ehm…Sebastian! Questo è un ordine! Ascoltami Sebastian! – urlava Ciel indietreggiando.
- Cinque…Sei…-.
- Sebastian!!!!! – gridarono tutti e quattro mentre il maggiordomo nero si avventava su di loro.
 
Ciaoooo!!! Questa è la mia seconda fanfiction spero vi sia piaciuta :D Non accoltellatemi se ci sono errori. Ora vi saluto adesso perché Sebastian ha bisogno di me xD Ciao a tutti e…DEATH!! Alla prossima!!!!
   
 
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