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Autore: Elisewin Ci    20/05/2014    6 recensioni
Elena e la sua assenza.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sto bene qui, sai Damon?
Il tuo odore è ovunque e il panorama che si vede dalla finestra della tua camera è il migliore di tutta Mystic Falls.
Ci sono delle querce bellissime che nascondono il cielo, mi fanno sentire al sicuro.
Non esco mai di qui.
Non avrebbe senso.
Le stelle m'infastidiscono e le nuvole mi danno il tormento, non alzo gli occhi al cielo... dovrei guardarlo pensandoti lassù?
Dovrei pensare ai tuoi occhi ogni volta che scende il tramonto e tanti piccoli specchi luminosi inondano il cielo?
No.
Non posso.
Non credere che sia per paura.
Tu mi hai insegnato a non averne.
Non alzo gli occhi al cielo perché il cielo non ti rende giustizia.
I tuoi occhi sono più luminosi delle stelle.
Il tuo sorriso irriverente mi ha protetta più del cielo.

È assurdo sai? Sono morta tre volte.
Dal ponte di Wickery.
Quando Katherine mi ha rapita.
Nella tua Camaro stringendoti la mano.
Potrei mai avere paura della morte?
Sarebbe poco credibile, non trovi?

La morte per me è solo morte.
Un passaggio illecito che ferisce e ci cambia nel profondo.
Io la ringrazio la morte.
Con la morte ho smesso di avere paura. Ho abbracciato tutto l'amore che provavo per te senza sentirmi in colpa.
Ho accettato il desiderio, la passione, l'incontrollabile... come un regalo della vita.

La morte mi ha regalato te.
Mi ha fatto scoprire quanto è bello amare sentendosi liberi.

Non guardo il cielo non perché adesso sa solo di morte, non lo guardo perché tu non sei qui a tenermi compagnia mentre sorrido al futuro.

Ti amo Damon.
Amo anche il tuo bourbon.
È così agrodolce mentre scende lungo la gola e brucia nello stomaco.
Sa di te.
Sto attenta a posare sempre le labbra sullo stesso bordo del bicchiere.
Proprio lì.
Dove le hai posate tu.
Il freddo del vetro sa dei tuoi morsi.

E le tue lenzuola sono così morbide.
Sai... le sento adesso, per la prima volta. Non mi ci sono mai rotolata sopra, perché prima mi rotolavo solo su di te.
Eri tu la mia coperta il mio cuscino e il mio lenzuolo.
Eri il mio cielo.
Il mio bicchiere di bourbon.

Eri e sei anche il mio assolo al pianoforte.

Ieri pomeriggio l'ho strimpellato un po'. Ci ho messo anche un bicchiere di vetro sopra a farmi compagnia.
Come facevi tu.
Mi fa sentire meno sola.
Meno inutile.
Meno spezzata a metà.

Mentre suonavo e sbagliavo Stefan mi guardava e sorrideva.
Ha detto che sono stata bravissima.
Poi si è voltato - credo che stesse per piangere -  e ha sussurrato
'Lui sarebbe così fiero di te'

È una bugia vero?
Tu mi avresti presa in giro.
Mi avresti detto che sono negata a suonare e che sono molto più brava a fare l'amore.
Mi avresti porta di sopra, inondata di te e mi avresti fatto dimenticare il tempo.

Che percezione assurda il tempo.
Noi che dovremmo vivere in eterno.

Invece adesso non passa mai.
Penso a Klaus e Caroline.
È una follia lo so.
Ma io sono folle, pazza della tua assenza.
E Klaus prometteva a Care l'eterno.
Le ha promesso il mondo. Viaggi senza tempo. Lo stupore della meraviglia e del diverso.
Le prometteva possibilità.

Noi non ci siamo mai scambiati promesse del genere.
Noi eravamo storti storpiati mal messi feriti. Rappecettati.
Ma eravamo così reali, Damon.
Così veri che adesso sento solo strazio.

Tu l'Aurora Boreale non me l'hai promessa a parole, me l'hai mostrata ogni giorno.
Ogni ora.
Ogni secondo.
Ogni attimo.

Ero io la tua Aurora Boreale.

Mi hai fatta incazzare così tante volte. Ci penso continuamente.
In questo adesso che non passa e sa d'eterno, mentre passo le dita sul vetro della finestra immaginandoti qui. A guardarmi dormire.
Poi ti alzi, mi raggiungi e mi sfiori una guancia con così tanta dolcezza da essere convinto di non svegliarmi.
Fingevo di dormire in realtà.
Non te l'ho mai detto ma amavo follemente il tuo tocco elegante.

Ti ho rubato la maglietta nera di John Varvados. La indosso anche adesso, sa di te.
Di quel te misterioso di qualche anno fa, quando sei arrivato a Mystic Falls e hai rubato l'attenzione di tutti.
Ti odiavo così tanto Damon.
Eri così irraggiungibile, così falsamente cattivo.
Così irrispettoso.
Così doloroso per me.
Eri tutto quello che negavo e tutto quello che percepivo.
Eri reale.
Vero.
E io avevo la testa infarcita di buone maniere.
Non ero libera.
Ero moralista.
Amavo con moderazione.
E Dio, che dolore sordo al solo ricordo. Ero viva per metà.
E sono rinata solo quando sono morta.

E oggi mi sento così.
Morta.
Poi rinata.
Poi morta ancora.
Rinasco tra le tue cose.
Con i tuoi vestiti addosso.
Insaponandomi nella tua vasca.
Toccandomi il corpo fingendo che le mie mani siano le tue.
Muoio ancora quando mi rotolo tra le tue lenzuola e aspetto il silenzio per piangere, addormentandomi con la testa che scoppia.

Ti penso.
Lo sai vero?

So che mi vedi.
Forse sei qui, anche adesso, a disegnare figure inconsistenti su questo vetro intrecciando le tue dita alle mie.

Non posso sentirti.
Sento solo il vento, a volte.
Sei tu che arrivi vero?
Dimmelo Damon.
Trova un modo per scrivermelo sulle ore che passano e mi logorano.
Trova una soluzione.

Mi hai promesso che non mi avresti mai lasciata, che mi avresti sempre scelta. Hai detto di aver bisogno di me. Di aver immaginato un futuro con me fin dal primo momento.

E allora trova un modo perché io voglio l'Aurora Boreale.
Voglio maledire l'Universo.
Fregarmene dell'Altro Lato che implode, smettere di preoccuparmi per tutti.

Io mi preoccupo di te.
Vivo del tuo dolore.
Della tua assenza che per assurdo m'innamora ancora di più.

Io non esisto senza di te.
Vivo in questo spazio senza tempo che è solo tuo.

Sono egoista Damon.
Non faccio entrare neanche Stefan qui dentro. 
La tua stanza è il mio santuario.
Io sono morta con te.
Io dovevo restare con te.
Dovevo essere nulla insieme a te.

Dì a Bonnie che la odio. Dille che non la perdono. Come non perdono te. Mi avete mentito.
Avete scelto per me.
Io odio questo lato di voi.
Non c'è più nulla qui per me.

E vi odio così tanto che quando penso a voi - sempre, ogni attimo di ogni secondo - credo che potreste amarvi come i libri che raccontano di noi.

Ve ne siete andati insieme.
Avete vissuto senza di me.
Posso perdonarvi per un torto simile?

Che senso ho io qui, senza di voi?

No.
Non è giusto.
La notte piango, il giorno vivo delle tue cose, ma a tratti mi arrabbio.

Trova un modo per tornare.
Tu non mi hai mai lasciata, non mi hai mai abbandonata. Mi hai scelta sempre.

Torna e urlami addosso per questa non vita. Arrabbiati con me e maledicimi per i miei pensieri cattivi.

Vorrei schiaffeggiarti.
Non dovevi fare l'eroe.
Sei già un eroe, dannazione.

Tuo fratello non vive più.
Jeremy dice di soffrire per me, ma in realtà non accetta la tua assenza.
Enzo mi dà il tormento, dice che il mio dolore non è l'amore che ti devo.
Alaric resta in silenzio. Guarda il fuoco, si distende accanto a me e mi abbraccia.

Ma io voglio le tue braccia.
Voglio le nostre contraddizioni.
Voglio di nuovo correrti dietro.

Che me ne faccio della pace se non sa di te? Una nuova vita? Nuove possibilità?
Tu sei tutto quello che voglio.

Mi vedi Damon?
Sei qui?
Muovi il vento Damon.
Sposta le coperte.
Amami dal tuo mondo.

Perché non ti fai sentire?
Ti sto chiedendo di farlo adesso.
È una mia decisione e tu devi rispettarla. Forza.
Avanti.
Fatti sentire.

Adesso mi senti?
Scaravento il tuo bicchiere di bourbon contro il muro e macchio d'amore e di dolore le tue pareti se non ti fai sentire.

Fottiti Damon.
Restare con te era una mia scelta.
Va al diavolo.
Continua a fare l'eroe ovunque tu sia.

Distruggimi ancora un po'.

Io resto qui, sai?
Non me ne vado.
Sono ancorata alle tue cose perché io le promesse le mantengo.
Tu mi hai mentito.
Io ti ho detto che avremmo avuto un futuro.
Hai detto che sapevi di essere amato. Non hai voluto che ti dicessi di nuovo 'ti amo'.
Mi hai fatto credere di esserne consapevole.

Era l'ennesima bugia?
Ti nascondi da me per provarmi ancora una volta che tu non mi meriti?

Lo decido io cosa è giusto per me.

Resto qui.
Ora e sempre.
In attesa del vento.
Maledicendo le stelle che fanno schifo.
Per ricordarti che ti odio.
Ti odio così tanto che mi spezza.

Ti amo Damon.
Non posso smettere.

Again.







- Nota dell'autrice -

Credo che l'ultimo episodio abbia distrutto tutte noi. Siamo un po' a pezzi, malmessi come il nostro Damon e la nostra Elena.
Ed eccomi qui - again - con i miei pensieri random che durano lo spazio di una mezz'ora sulle note dell'iphone.
Spero vi piaccia.
Vi avviso... a giorni l'ultimo capitolo di Visionaries Award. Perdonate ancora la mia assente imperdonabile.
Elise.
  
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