Anime & Manga > No. 6
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Autore: pinka7x    20/05/2014    1 recensioni
Nezumi si ritrova a pensare spesso a Shion, e dopo cinque mesi da il loro ultimo incontro, le idee sembrano più confuse di prima. Inspirato a un episodio di Futurama che mi fa sempre piangere (ma adattato alla mia storia).
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Inukashi, Nezumi, Shion
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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È l'unico rumore che proviene da tutto il seminterrato. È  tutto buio ovviamente, vista l'ora tarda, questa sera particolarmente perché un acquazzone è appena finito e le nuvole giacciono ormai stanche in cielo dopo la sfuriata che per due ore si è abbattuta su quel territorio.
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Solo il rumore delle gocce cadenti da qualche spiovente qua e là è rimasto a fare da sottofondo a questa malinconica notte. Eppure questo banale rumore non riesce a far riposare bene Nezumi, che già alle sei di sera di quel giorno uggioso si era coricato a letto, leggendo uno dei suoi libri preferiti di poesia, cercando un po' di sollievo nella lettura per distogliere i suoi pensieri da quello che lo tormentava veramente.
*clip-clip-clip*
Shion se ne era andato. O meglio, non lo aveva più visto. Mai più visto né sentito.
-Bell'amico…
Si rigira sul fianco sinistro a fissare ora il muro.
-Eppure, saranno passati ormai cinque mesi, perché ci devo pensare proprio sta notte?
'Come se non ci pensassi anche per tutto il resto del giorno…'
Gli scende una lacrima.
-Dannazione ho qualcosa nell'occhio!
'In realtà quello che mi fa piangere non è nell'occhio, ma nel cuore…'
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-Detesto questo rumore, ho sempre detestato la pioggia!
'Pioveva anche il primo giorno in cui ci siamo incontrati, a casa tua, sul terrazzo…'
Si gira supino per circa mezzo minuto, poi trova la forza di alzarsi dal letto per cercare di far cessare quel rumore fastidioso.
'O quei pensieri fastidiosi…'
*clip-cli--ieack-toom!*
La porta si apre e si chiude velocemente, Nezumi ha solo pochi secondi, un intruso, deve difendersi, deve agire, automaticamente il ragazzo afferra un coltello…immobile.
-Con un cucchiaino la vedo difficile difendersi da un malvivente, sai?
-Eppure, la prima volta che ci siamo incontrati, ti ho messo alle strette con uno stesso cucchiaino, Shion.
Bianco e nero. I colori della notte. Bianco della luna, nero del cielo. Ma questa sera la luna non c'è, ma il bianco risplende dei capelli argentati della sagoma nera appoggiata con la schiena alla porta di ingresso chiusa. Intanto Nezumi guarda il cucchiaino che tiene in mano: la marmellata che tiene vicino al letto adesso la prende con quello, non con un coltello.
-Hai ragione. -dice con un sorriso colmo di ricordi- Comunque vedo che non perdi le brutte abitudini, come quelle di lasciare la porta aperta. Potresti infilarti in guai seri.
-Tch, pensa per te, io so badare benissimo a me stesso, poi, finchè ho questo cucchiaino…
Nemmeno il tempo di finire la frase in tono sarcastico che le braccia di Shion gli si avvolgono al collo, lo stringono forte in un abbraccio contraccambiato immediatamente da Nezumi, che stringe ora le sue spalle, con le mani frementi dal desiderio di quell'incontro che pensava non sarebbe mai più avvenuto. E invece ora era lì, e non se lo sarebbe più fatto scappare.
Shion si stacca e indietreggia fino alla sedia scostata dal tavolo nel momento in cui si tuffava nelle braccia di Nezumi, ci si siede con fare stanco e malinconico, e sbuffa.
-Cosa ti aspetti adesso? Che ti dica 'Ehi ciao amico! Non ci vediamo da quanto, cinque mesi? Come stai, che mi racconti?'! Lo sai che non sono quel tipo di persona, lo sai Shion, te lo ricordi?
-Cinque mesi? Pensavo fosse passato meno, ma a quanto pare tu tieni il conto giusto.
Nezumi arrossisce, non pensava di essere stato così puntiglioso, ma la casa è ancora buia quindi Shion non si sarebbe accorto del suo rossore, se Nezumi non avesse voltato la testa rapidamente a destra, sbuffando.
-ahah, no posso credere che rivedendo un vecchio amico, e dopo tutto quello che abbiamo passato insieme ancora riesco a renderti nervoso…
-Tu non mi hai mai reso nervoso! Che influenza pensi di avere su di me, idiota? Ti presenti così a casa mia nel pieno della notte dopo tutto questo tempo e pretendi che io non sia cambiato, pretendi che tutto sia come prima…
-Io non pretendo niente da te Nezumi, hai già fatto fin troppo per me. Io sono qui solo per vederti e per chiederti scusa.
-…sei un idiota, non ho mai sopport-aspetta che hai detto? Chiedermi scusa? Per cosa?
Sienzio tombale. Nezumi capisce che il momento di accendere la lampada a olio è arrivato, quindi con calma fa luce nella stanza.
Shion fissa il pavimento sotto di lui. Non si muove, non parla, potrebbe anche non respirare ma Nezumi sente i battiti del suo cuore, li ha sempre sentiti.
-Scusa per quel giorno all' Istituto di Correzione. Dovevo essere io. Solo io.
Ora il ragazzo dai capelli bianchi piange. Le lacrime gli escono dagli occhi calde e salate, le sente sulle sue guance e poi sulle labbra, poi china il capo e le lacrime creano una pozza per terra proprio di fronte a lui.
-Che ti succede Shion? Di cosa stai parlando?
Nezumi è confuso, non capisce come il suo amico possa ripresentarsi da lui dopo tanto tempo e invece di essere felice perché da adesso potranno stare insieme di nuovo come prima, piange e stringe le mani alla testa, tirandosi i capelli fino a strapparli e lasciarli cadere sul pavimento bagnato.
Shion di scatto cade dalla sedia in ginocchio e si trascina qualche passo più avanti per arrivare giusto alle gambe di Nezumi.
-Ti prego, Nezumi, perdonami, ma ora svegliati. Ti scongiuro, svegliati.
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È l'unico rumore che proviene da tutto il seminterrato. È  tutto buio ovviamente, vista l'ora tarda, questa sera particolarmente perché un acquazzone è appena finito e le nuvole giacciono ormai stanche in cielo dopo la sfuriata che per due ore si è abbattuta su quel territorio.
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Nezumi apre gli occhi. Sta piangendo, di nuovo. Un altro sogno. Ogni notte la stessa storia.
-Perché mi devo svegliare, Shion? Nei sogni, è l'unico modo in cui possiamo stare insieme, ora che sei morto.
************
La mattina dopo Nezumi si sveglia nel suo letto come al solito, beve una tazza di tè come al solito, si lava il viso e i denti come al solito, esce di casa per andare a lavorare, tutto come al solito. Nemmeno ci pensa più ai sogni che fa la notte, o almeno così dice a Inukashi, forse perché più che altro non ha voglia di parlarne. Le cose sono molto cambiate da quel giorno. Il duro senza cuore Nezumi ha mostrato tutti i suoi sentimenti dopo la perdita del suo caro amico, per lui ormai tutto è diventato inutile. Ma un po' tutto è cambiato: senza No.6, la gente vive tranquilla ovunque, non esistono più ghetti malfamati come quello dei vecchi tempi, ora la civiltà si sta espandendo su tutta la Terra. Inukashi è riuscita a ristrutturare l'albergo in modo da renderlo presentabile a tutti i suoi nuovi clienti; i suoi cani vivono ancora con lei, però le tengono semplicemente compagnia. Ha chiuso con il giro di affari di informazioni, e Nezumi l'ha seguita, diventando suo socio nella gestione dell'albergo, ma rimanendo comunque a risiedere a casa sua. Inukashi si è anche sposata nel frattempo, ha conosciuto un ragazzo che dopo tre mesi le ha chiesto di sposarlo, un tipo apposto comunque, credo faccia il mercante. È così cambiata rispetto a cinque mesi fa, Nezumi potrebbe neanche riconoscerla, con i capelli legati a treccia, l'ombretto sfumato marrone e il rossetto di una tonalità rosea. A dire il vero, lui la preferiva prima, e continua a pensare che questo ragazzo che ha sposato l'abbia cambiata totalmente; forse è vero, ma ciò non toglie che lui le è troppo riconoscente nei suoi confronti che non si permetterebbe mai di offenderla. Dopo tutto quello che ha fatto per lui, quanto gli è stato vicino…no, assolutamente non potrebbe. Si erano imparati a conoscere nel corso dei giorni, davvero tanto.
'Pensare che non avrei mai immaginato di trovare  in lei un'amica così..'
-Ehi Nezumi, di buon ora! Proprio oggi che ci sono tutti quei lavori da fare!
-Scusami, oggi il fango era particolarmente rognoso da pulire…
-Tutto bene?
Lo interrompe così, appoggiandogli una mano sulla spalla, che lo fa per un attimo sobbalzare, dato che non l'aveva vista perché stava fissando il vuoto.
-Mi sembri turbato. Non hai dormito bene?
-Hai indovinato! Come sempre, d'altronde, ragazzaccia. Dai, ora mettiamoci al lavoro…
Dice in modo scherzoso mentre si siede sulla poltrona nella hall, cercando di sembrare spensierato, ma in realtà non lo è. E Inukashi lo sa bene: lui sta ancora guardando nel vuoto. Significa che ha paura di incrociare il suo sguardo. Lei prende e gli si siede in braccio, con le gambe che penzolano, gli avvolge un braccio intorno al collo.
-Non dirmi, hai di nuovo fatto il Sogno?
Ha sempre detestato che qualcuno gli sussurrasse nell'orecchio, infatti con un gesto di stizza di scatto volta la testa, allontanandola da lei, questa volta fissandola negli occhi.
-Ci ho preso come sempre.
-Beh, sai, non è difficile! Non faccio altro da cinque mesi!
Si alza bruscamente, Inukashi fa giusto in tempo con un salto a spostarsi da lui e non cadere a terra.
-Non ce la faccio più, non voglio ricordare, voglio che finisca. Mi manca, ma non capisco cosa lui voglia da me…
-Ti ha detto di svegliarti di nuovo?
-Ogni fottuta notte. Ogni fottuta notte la stessa storia.
Un silenzio li separa, lei in piedi di fianco la poltrona, lui appoggiato al balcone della finestra.
-Sto impazzendo, Inukashi. Ogni volta penso 'E se lui fosse ancora vivo veramente? Nessuno lo ha visto morire! Magari mi sta chiedendo di aiutarlo, mentre io sono qui che mi lamento e lo ignoro!...'
-Nezumi, Shion è morto. Il palazzo è esploso, frantumato, e lui era immobile per via della pallottola, non ha potuto salvarsi, lo sai…
-Maledizione, se solo fossi stato bravo quanto lui, gli avrei salvato la vita come lui quattro anni fa aveva fatto con me. Sono un buono a nulla…
-Smettila. Non è possibile. Ogni giorno così, da quel giorno. Nezumi, Shion manca a tutti, ma devi andare avanti. Smettila di incolpare te stesso, Shion ha dato la vita per te, ora dovresti vivere come se dovessi vivere due vite, la tua e la sua. Fagli onore.
Ora Inukashi sedeva stizzita e rammaricata sul poggiolo della poltrona. Basta dolore, non poteva più vedere Nezumi in quello stato, doveva andare avanti. Ma sapeva che sarebbe stato come parlare con il vento.
-Senti, se proprio non te la senti, per oggi puoi andare a farti un giro, ci rivediamo domani mattina.
-Scusa, ultimamente sto da schifo, dormo continuamente ma non riesco a rimanere sveglio per molto, e mentre dormo c'è Shion che invece mi dice di svegliarmi. La testa mi fa male…
Nezumi ritorna sui suoi passi dopo aver salutato Inukashi, e ora sta attraversando la via principale.
'Quanti ricordi. Abbiamo consumato questa strada a furia di andare avanti e indietro, uno di fianco all'altro, a chiacchierare, a scherzare, a ricordare. Vorrei che quei giorni tornassero indietro, voglio tornare quello che ero. Tu mi hai distrutto, Shion, mi hai stravolto. Non sarei mai diventato una persona così debole se tu fossi rimasto al mio fianco. Forse è stato perché eri al mio fianco che tutto questo è successo. Forse non ci dovevamo mai incontrare…'
-La testa mi gira, che sonno…
Nezumi, colto da un malore improvviso riesce ad avvicinarsi a un viottolo e si accascia ai piedi di una scalinata di un tempio.
-Nezumi? Nezumi? Stai bene? Scusa, non pensavo di farti male spingendoti così forte!
Shion era lì e gli porgeva la mano in aiuto per rialzarsi, mentre ridacchiava beffardo.
-La devi smettere di fare questi giochetti stupidi con me, lo sai che sono ancora debole da quel giorno. Tch, inoltre non ho bisogno del tuo aiuto per rialzarmi…
-Ma se hai appena detto che sei ancora debole?
-Tanto posso fare tutto quello che voglio qui, siamo in un sogno giusto? Io sono addormentato?
Shion lo fissa per qualche istante ammutolito, poi distoglie lo sguardo.
-Senti Nezumi, io…
-No, va bene così. Adesso ci sediamo e ne parliamo, ok? Una volta per tutte.
Shion non può resistere a quello sguardo ammaliatore che il suo amico fa quando la questione diventa seria. Seduti sui gradini del tempio, i due si guardano silenziosi, in attesa che uno dei due inizi il discorso.
-Perché sei qui? Perché sei così vero nei miei sogni? Tu sei ancora vivo, lo so. Questo non è solo un sogno.
-No, hai ragione, non lo è. Io sono ancora vivo.
Nezumi da primo impatto rimane scioccato, poi con una smorfia di compiacimento volta a nascondere il gomitolo di emozioni che gli avvolge lo stomaco prosegue.
-Allora perché appari solo quando mi addormento? Questo non è possibile…
-Devi svegliarti, Nezumi. Subito.
Nezumi si interrompe sbigottito.
-Ti prego, fallo per me, svegliati ora.
-No, io voglio sapere! Mi hai appena detto che sei vivo! Posso dimostrare a tutti che non sono pazzo se torni da me, che sono l'unico in comunicazione con te in qualche modo!
-Tu non capisci, non posso se non ti svegli!
-Perché mi devo svegliare? -ora sono le guance di Nezumi a grondare di lacrime -perché devo abbandonarti qui? Io non voglio svegliarmi, perché nei sogni è l'unico modo in cui posso vederti finchè non ritorni da me! E io ho bisogno di vederti, di parlarti, più di quanto sia necessario respirare! Voglio dormire per sempre! Hai lasciato un vuoto dentro alla mia vita che sto riempiendo co nil dolore e il sonno. Aiutami a svegliarTI!
Shion è zitto, ovviamente volta lo sguardo in direzione opposta a quello del suo amico, con lo sguardo nel vuoto, muovendo leggermente le labbra. Nezumi si ammutolisce e lo sente cantare.
-Cosa canti?
-Secondo te?
-Mi deludi.
-Anche tu, perché non ti vuoi svegliare.
-Basta, per oggi sono sfinito. Esaudirò il tuo desiderio, mi sveglierò, ora.
-No, Nezumi. Tu ti devi svegliare veramente!
-Cosa diavolo pensi che stia facendo?!? A presto, Shion.
*************
Arrivato a casa, Nezumi si butta sul letto esausto come non mai. L'indomani arriva a lavoro mezz'ora prima, e la cosa sorprende Inukashi.
-Già qui? Successo qualcosa di grave? Aspetta…ma stai sorridendo?
-Già. Ne è passato di tempo, eh? Ora ascoltami: Shion è ancora vivo.
-O mio dio sul serio?? Questa è la notizia più meravigliosa che mi potessi dare!! Shion di nuovo con noi! E ora dov'è?
-Non lo so. Tutto quello che ti so dire è che ieri, nel sogno, mi ha detto chiaramente…
-Nezumi?
-…e allora io…uh, si?
-Stai descrivendo un sogno?
-No non capisci, Inukashi, lui mi ha detto che è vivo! Lascia perdere che sia fissato con la storia che mi devo svegliare, lui è vivo! Nel prossimo sogno, gli chiederò più informazioni, lo andrò a stanare quel piccolo bastardo!
-Stai peggiorando. Sul serio, Nezumi, questi sogni non sono salutari per te. Forse dovresti chiedere aiuto…
-Che diavolo vai dicendo? Non hai sentito quello che ti ho appena detto? È tutto vero, te lo giuro! Lo sapevo che era ancora vivo!
-Nezumi…
-No! Basta prendermi per idiota! Qui nessuno mi capisce! Io posso parlare con lui, non capisci, cazzo? Lui vuole essere aiutato, io non lo dimenticherò solo perché nessuno mi crede!
Subito cade in ginocchio a piangere, con la faccia tra le mani. Rimane a singhiozzare lì, come un povero mendicante, Inukashi lo abbraccia e lo stringe.
-Shhh…
Piange ancora e ancora, è l'unica cosa che riesce a fare da cinque mesi a questa parte.
-Voglio che finisca tutto. Non voglio più soffrire così. Io lo rivoglio. Mi manca, da morire. E c'è solo un modo con cui potremmo stare assieme per sempre.
-Cosa stai dicendo?
-Se io dormo per sempre, lui non potrà dirmi di svegliarmi e io non potrò svegliarmi. Ho preso la mia decisione.
Ora non piange più. È in piedi, determinato, con un'idea chiara in testa:
-N-Nezumi, tu non…!!
Nezumi vuole morire.
******************
-Dov'è, dannazione, non la trovo!! Quella maledetta pistola che mi ha creato solo problemi, è solo colpa mia. Scusami Shion, non avrei mai dovuto abbandonarti al tuo destino dentro il penitenziario, sapevo fin dall'inizio che le cose sarebbero andate a finire solo che male. Ti ho provocato fin troppo dolore, ti avrei dovuto lasciare andare…
-No! Nezumi tu sei pronto, me lo sento! Non arrenderti proprio adesso, continua a combattere ti prego!
La voce delicata quanto disperata di Shion risuonava nella testa di Nezumi.
-Lasciami in pace!! Ora sono sveglio, ne sono sicuro! Non puoi raggiungermi, non quando sono sveglio! Per quello ho deciso che sarò io a venire da te…
-Sii coraggioso, sei la persona più forte che conosca, Nezumi, non è da te arrendersi così, puoi ancora svegliarti…
-La pianti?! Ti sto dicendo che sono sveglio!!
-Se solo tu riuscissi a aprire gli occhi…
-Sono sveglio, dannazione, sveglio! Smettila di giocare con me! Dove cazzo è la pistola?!
-Ti prego, ti scongiuro, Nezumi, io ti amo, svegliati.
******************
Shion appoggia la testa sul torso di Nezumi, sopra le coperte e i fili della flebo, quasi sembra dormire, forse estasiato dal misto di odori nella stanza di ospedale.
-Perché mi fai piangere così tutti i giorni, stupido Ratto.
Non è andato a casa sua da tempo indefinito; da quando il corpo di Nezumi è stato rinvenuto, non ha abbandonato l'ospedale un secondo. Non se ne è andato neanche ora che il suo aspetto è quello di uno scheletro umano avvolto da vestiti malconci, la sua pelle è peggiorata persino rispetto al giorno della schiusa dell'uovo nel suo collo.
-Svegliati, dammi un'altra opportunità…
-Scusi signore, è arrivato il Professore, potrebbe allontanarsi un attimo dalla camera? Vada a prendere qualcosa da mangiare se gradisce.
-Si, grazie, mi scusi.
Con aria pensierosa, Shion supera l'uscio, girandosi a dare un'occhiata a Nezumi, ancora in coma sul suo letto.
***************
-Shion, sai, ti devo tutto. Non pensavo che avrei mai incontrato una persona così importante in tutta la mia vita. Abbiamo passato insieme pochi mesi, ma sai, quando si incontra la propria anima gemella basta un attimo per riconoscerla. Non so se puoi sentirmi, ma ci tengo davvero a farti sapere quanto ti ho voluto bene, quanto mi sono sempre preoccupato per te. Hai dato la tua vita per la mia, te ne sarò sempre grato. Mi è dispiaciuto così tanto non potere essere lì a cantarti la tua canzone preferita per accompagnare la tua anima. Ma so che adesso tu sei in un posto migliore, per quello mi manchi. E so che perdonerai questo mio gesto. Arrivo.
Un attimo, punta la canna della pistola in bocca.
**********
*BEEP BEEP EMERGENZA* *BEEP BEEP EMERGENZA*
 -Cosa sta succedendo??? La prego, qualcuno mi aiuti, mi può dire cosa sta succedendo?? Nezumi!!
-Stia lontano, la prego, signore, è una situazione di emergenza
-Nezumi!! Nezumi!!! No! Non mi lasciare! Nezumi!
Mezzo minuto. Ecco quanto ci mette il destino a portarti via dalla tua vita la persona che ami.
Shion resta seduto nelle sedie dell'ospedale ancora per qualche ora, zitto, fissando il pavimento. Le infermiere cercano di prendersene cura, ma decide di lasciare l'ospedale da solo in tarda serata. Il cielo è così limpido sta sera, fa male agli occhi quanto è scuro. Ma è giunto il momento di andare a casa, ora che è tutto finito.
  
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