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Autore: Angelic_Girl    20/05/2014    3 recensioni
Piccola one-shot Klaine MPREG. Perchè dovevo scriverla, mi ero autoimposta questa mini fanfiction u.u
Vi avverto per... la dose immane di dolcezza e amore e pancakes (?) che ci sono all'interno.
In breve è uno slice of life dei Klaine, dopo che hanno scoperto di aspettare una bimba bellissima e... nulla, amate Blaine con me per la sua cucciolezza e Kurt per il suo pancione tenerello *---*
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Si, è un orario assurdo ma ho appena finito questa cosa dolcissima e volevo pubblicarla subito *----*
Io e i miei famosi intro ridicoli vi ringraziamo per star leggendo qui e ci auguriamo che la one-shot vi piaccia.

Per chi non ci avesse fatto caso, è una fanfiction Mpreg quindi se non vi piace andate oltre u.u
Dovevo, ripeto, DOVEVO scriverla a tutti i costi perchè l'idea di Kurt col pancione mi ispirava tantissimo, quindi, dopo averci provato ben cinque volte ecco cosa ne è uscito fuori.
Buona lettura, ci terrei a sapere cosa ne pensate di questo mio sclero notturno <3

Ah, siate clementi, è la mia prima one-shot e ho tanto l'impressione che sia troppo breve, troppo frettolosa... troppo strana. Scusatemi ç____ç




 

-Blaine- rantolò pigramente Kurt, voltandosi con lentezza tra le lenzuola. Il posto del moro era vuoto, accanto a lui, e il giovane affondò il viso sul cuscino che non era il suo, impregnato di un profumo tanto familiare e stupendo.

Dopo esser rimasto per qualche tempo in quella posizione, associabile ad un gatto che fa le fusa, Kurt sollevò le palpebre e la luce del sole gli ferì gli occhi assonnati.

-Blaine...- tentò un'ultima volta, prima di sollevarsi sui gomiti e mettersi seduto, facendo gravare sulle braccia esili e bianche tutto il suo peso. Si issò pesantemente al bordo del letto, lasciando le gambe penzoloni ed esitò qualche secondo prima di farsi forza ancora un pochino per alzarsi in piedi.

Oddio...

Si sentiva così pesante, aveva l'impressione che se Blaine avesse provato a prenderlo in braccio non ci sarebbe riuscito.

Cercando di stiracchiarsi, fece scivolare una mano sul suo ventre gonfio, accarezzandolo dolcemente. Poi azzardò qualche passo, reso un'impresa eroica da quanto incredibilmente sentisse le gambe gravargli.

-Ohi ohi ohi- gemette, quasi fosse una vecchietta dolorante, e si incamminò lentamente verso la porta reggendosi a qualsiasi cosa di abbastanza solido gli si parasse sotto mano.

Sentì dei rumori, come lo scampanellio di stoviglie e pentole che si scontrano tra loro, poi il frastuono di una specie di valanga di oggetti di metallo riecheggiò nell'appartamento mimando un tuono, completamente fuori posto in quella bellissima mattina di sole.

Le orecchie di Kurt chiesero pietà, mentre il baccano di poco prima continuava a rimbombargli in mente nonostante fosse durato meno di un attimo.

Quando il giovane arrivò ciabattando in cucina, non vi era traccia del possibile disastro che in realtà aspettava di trovarsi davanti.

Con il nome di Blaine fermo sulle labbra, il biondo si sporse meglio nella stanza per controllare dove fosse.

Ma la cucina era vuota, tranne che per un piatto colmo di pancakes sul tavolo, una padella con uno di loro in cottura e quel meraviglioso profumino che aleggiava già dalla soglia.

Kurt sorrise vedendo i pancakes e stava per aprir bocca quando qualcosa di caldo gli si avvicinò dolcemente alla schiena e due mani grandi del colore del caramello gli cinsero la pancia.

-Buongiorno- le labbra di Blaine sfiorarono il suo collo, mentre quelle dita accorte continuavano a lambire il corpo di Kurt, a tracciare la circonferenza del suo adorabile pancione e a coccolarlo con amore.

-Spero non sia stato io a farti svegliare-

-No, se fosse stato il tuo fracasso sarei ancora in viaggio dalla camera da letto- sussurrò il biondo osservando sottecchi i riccioli di Blaine che rientravano nel suo campo visivo.

-Sai, inizio a muovermi come una vecchia e decrepita tartaruga-

Il ragazzo rise sulla pelle dell'altro, suscitando dei minuscoli brividi di piacere che corsero da sotto al suo tocco, diramandosi per tutta la spalla di Kurt.

-Che catastrofe naturale hai provocato qui in cucina? Ho sentito un frastuono ma non c'è l'ombra di nulla-

Blaine leccò quella calda porzione di pelle che lo allettava, sotto l'orecchio del biondo, poi bisbigliò direttamente lì -Forse ho fatto cadere qualche pentola sulla ciotola dell'impasto. Forse-

Le mani di Kurt raggiunsero pigramente quelle dell'altro, ancora intente a dare attenzioni al suo ventre -Dov'è finito il misfatto?-

-Ho portato tutto nel bagno, dopo lo lavo-

Il biondo rise -Sai che esiste il sapone da cucina? L'hanno inventato proprio qualche giorno fa appositamente per sciacquare le stoviglie nel lavello-

-Dovrò informarmi di questa novità- le gambe di Blaine si avvicinarono a quelle del biondo, facendole tremare leggermente.

A quel contatto Kurt sussultò piano, sentendo le ginocchia cedergli, ma Blaine aumentò la presa quel poco che bastava per farlo star sereno -Come hai dormito, amore?- sussurrò con dolcezza.

Il biondo sorrise -Bene-

-Sicuro?-

-Ah ahm- confermò Kurt prendendo con dita gentili i polsi del ragazzo e premendoli lievemente sulla sua pancia, inarcata istintivamente in avanti -Anche se queste aumentano-

Blaine sentì delle deboli spinte sotto il suo tocco, e le labbra gli si tesero in un'espressione fiera e tenera.

-E' stupendo- soffiò sulla nuca di Kurt, che sospirò.

-Lo so-

-Ti amo- fece il moro lasciando il suo posto alla schiena del giovane per posizionarglisi di fronte e baciarlo, facendo scivolare una mano sulla mascella e lasciando l'altra sul ventre rigonfio di Kurt.

I due si staccarono con uno schiocco bagnato, poi Kurt osservò alle spalle dell'altro il piatto colmo ed invitante.

-Oh, no, torna a letto- fece Blaine dolcemente -Ti porto la colazione lì-

Il moro sfiorò le braccia nude dell'altro, che aggrottò la fronte con aria sofferente -Ho compiuto tutto questo viaggio per nulla?-

-Hai ragione- il ragazzo si chinò leggermente, facendo passare una mano dietro le gambe di Kurt e posandone un'altra sulla sua schiena.

Premendo contro il retro delle ginocchia fece in modo che il giovane gli si abbandonasse addosso senza volerlo e lo issò in braccio.

-Oddio Blaine!- squittì Kurt sollevando le mani, poi scoppiò a ridere.

Allora ce la fa a sollevarmi.

Il moro esalò una risata e, mentre lo trasportava fin in camera, Kurt distinse chiaramente il tremore che aveva colto le braccia dell'altro.

-Mettimi giù, ce la faccio- sussurrò, ma Blaine continuò a camminare cercando di rimanere più stabile che poteva.

-Stai tremando- insistè il giovane. Non sopportava che si sforzasse senza che ce ne fosse neanche bisogno.

-Tu sei il mio principe- bisbigliò Blaine senza fiato -E porti in grembo la nostra principessa. Questo è il minimo che io possa fare-

Kurt arrossì e non riuscì a trattenere un sorriso, stava per replicare ma il moro lo precedette -Mi dispiace solo che tu ti sia affaticato venendo fin in cucina-

-Non dire stupidaggini, per l'amor del cielo-

Blaine arrivò in camera, adagiando piano l'altro sul letto e lasciandogli un bacio sulle labbra. Kurt lo guardò con le guance tinte di un rosso acceso e gli occhi azzurri spalancati, intanto il moro si accovacciò al bordo del letto e cinse il corpo dell'altro in un abbraccio devoto.

Affondò il viso nel morbido cotone della sua canottiera, sfregando il naso contro la pelle lasciata scoperta dalla stoffa tesa, baciò il pancione di Kurt tante volte, lentamente, con dolcezza infinita e tutto l'amore del mondo.

L'altro intanto rimase immobile per i primi momenti, colto di sorpresa, poi sorrise teneramente e accarezzò i riccioli setosi di Blaine che con le mani gli sfiorava la schiena.

-Blaine, cos'hai?- sussurrò.

Lui arrestò il movimento delle sue dita e delle labbra, poi prese un respiro tremolante e socchiuse la bocca carnosa -E'... E' che ti amo da morire...-

-Ti amo anch'io-

-Non posso credere ancora che tutto questo stia succedendo davvero- Blaine non riusciva a guardare il giovane -Sono così felice...-

Il biondo sospirò il suo nome, continuando a muovere una mano nelle onde scure dei capelli dell'altro.

-Sono passati circa sette mesi e mezzo- notò Kurt -E solo ora tu realizzi di non poterci credere?-

Blaine rise leggermente -Sembra ieri...- fece in un sussurro. Poi il giovane gli sollevò il mento, chinò il volto e lo unì al suo.

Le loro lingue si sfiorarono un paio di volte e alla fine Kurt si allontanò con un sorriso dolce a tirargli le labbra e si sistemò meglio al centro del letto.

Il moro lo guardò con adorazione per qualche secondo -Kurt vide i suoi occhi lucidi-, poi scattò in piedi e corse in cucina.

Tornò qualche minuto dopo con un vassoio colmo di ogni genere di squisitezza, succo d'arancia, latte caldo, cornetti dall'aria invitante e i famigerati pancakes che, in tutto ciò, erano l'unica cosa che il biondo aveva realmente notato prima, in cucina.

Blaine lo posò con accortezza in grembo a Kurt e si sedette di fronte a lui incrociando le gambe.

Sorrise.

-E' un mare di roba- fece l'altro, divertito e lusingato -Non vorrai mica che mangi tutto?-

-Non vorrai mica che la principessa muoia di fame?- rispose Blaine prontamente.

Kurt lo guardò con le labbra socchiuse, poi spostò lo sguardo sul vassoio e osò prendere in mano un cornetto.

Quando lo addentò sentì il dolce sapore della pasta calda e morbida invadergli la bocca, facendo sospirare Blaine d'euforia.

-Ti piace?- domandò con un filo di voce.

Kurt annuì timidamente, prendendo un altro morso.

-Hai intenzione di fissarmi mentre mi ingozzo come una botte?- chiese con un sopracciglio arcuato quando ebbe la bocca libera.

-Esatto-

-Verrà un'indigestione sia a me che alla bambina-

Blaine rise, accarezzando ancora la pancia gonfia di Kurt -Non preoccuparti, questo la farà solo crescere bellissima e forte-

-Mentre io intanto mi riempio di cibo delizioso e terribilmente calorico. Se mi costringerai a mangiare così tutte le mattine avrò questo pancione anche dopo la nascita-

-Saresti adorabile- sussurrò il moro poggiando il mento su una mano.

-E' quello il tuo piano malefico, allora? Vuoi mettermi all'ingrasso?-

Blaine fece sì con la testa, facendo scoppiare a ridere entrambi.

Kurt lo guardò sorridendo, poi fissò ancora il cibo che aveva a disposizione.

In effetti aveva un certo languorino.

Prese un sorso di latte.

-Hai visto che hai fame?- disse Blaine vittorioso, guadagnandosi un'occhiataccia da parte dell'altro.

Qualche minuto dopo il vassoio giaceva vuoto sulle gambe di Kurt, mentre lui si massaggiava il grembo caldo e gravoso, con la nuca poggiata alla testata del letto.

Il moro osservò la sua pancia gonfiarsi ad ogni respiro pesante che fuggiva da quel paio di labbra soffici, guardò il suo collo latteo, così esposto e vulnerabile, e soprattutto appetitoso ora che Kurt teneva il viso sollevato.

Si leccò le labbra, poi sorrise al ragazzo -Sazio ora?-

-Ah ahm- confermò il biondo scostandosi dalla testata per immergere le sue iridi trasparenti in quelle verdi e nocciola di Blaine, il quale rimase senza fiato nel ricevere quello sguardo.

-Allora vado a...- iniziò afferrando il bordo del vassoio e facendo per saltare giù dal letto, ma Kurt gli prese un polso con gentilezza.

-No, aspetta- sussurrò -Rimani qui-

Il moro rimase immobile, esitando.

Kurt intanto gli sfilò di mano il vassoio, si sporse pericolosamente e se ne sbarazzò adagiandolo sul pavimento.

-Vieni- disse a Blaine facendogli spazio tra le lenzuola.

Lui gattonò verso l'altro senza farselo ripetere due volte, si infilò sotto le coperte e gli si fece più vicino.

Quando fu sdraiato sul materasso insieme a Kurt sentì una miriade di brividi percorrergli il petto, in quanto quest'ultimo si scontrò dolcemente con il pancione duro e caldo del biondo.

Blaine sospirò intrecciando le sue gambe a quelle del giovane, colmandosi le orecchie del fruscio familiare e rassicurante della stoffa delle lenzuola che li avvolgevano.

-E' sempre una strana sensazione trovare la nostra principessina tra di noi- bisbigliò.

-Strana piacevole o strana inquietante?-

-Strana piacevole ovviamente- fece Blaine sorridendo -Ogni notte che vengo qui nel lettone con te mi sembra un po' più grande la tua pancia, sento che la bimba cresce sana e stupenda lì dentro, al calduccio, avvolta dal suo papà altrettanto mozzafiato-

Kurt arrossì di nuovo e prese ad accarezzargli i riccioli -Penso a quando non era ancora neanche in programma. Poi immagino la nostra vita come genitori, come famiglia... Sarà così diverso-

-Sarà meraviglioso-

-Lo so- sussurrò il biondo -Ne sono sicuro-

Blaine lo guardò, squadrando da vicino ogni porzione della sua pelle candida come neve.

Studiò la sua espressione seria ma sognante, perdendosi in quegli occhi che altro non erano che frammenti di cielo.

Poi si avvicinò a lui, posando le labbra umide sul suo collo diafano e sensibile e prendendo a baciarlo e a succhiarlo lentamente.

Sentì Kurt sussultare piano, poi una mano gli cinse la schiena.

Con la propria, Blaine accarezzava il ventre gonfio del giovane sul quale era accucciato, mentre con la bocca continuava a nutrirsi della carne tenera di quella gola d'angelo.

Minuti dopo, spesi ad ascoltare gli schiocchi che le labbra bagnate di Blaine producevano su Kurt, il biondo deglutì assonnato e cullato da quel contatto dolcissimo -Mi farai riaddormentare in questo modo- sussurrò chiudendo le palpebre.

-Riposiamoci un altro po' ancora- gemette Blaine con il viso affondato tra la mascella e la spalla profumata del giovane.

-Ti amo- aggiunse dopo qualche secondo, sfiorandogli il ventre con la punta delle dita.

Ma Kurt non rispose.

Blaine sollevò il viso, scorgendolo in balia del sonno, con gli occhi serrati e le labbra socchiuse, un'espressione beata dipinta in volto e una mano posata su se stesso, esattamente sotto la pancia, quasi per proteggere il frutto del loro amore che vi cresceva all'interno.

Allora il moro nascose di nuovo il naso nell'incavo del collo di Kurt e, esalando il profumo meraviglioso della sua pelle, in meno di qualche minuto anche lui si addormentò.

  
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