Serie TV > Ned - Scuola di sopravvivenza
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Autore: Dana96    21/05/2014    0 recensioni
Questa Fiction parla di una ragazza che dopo qualche anno rincontra il suo migliore amico, Billy Loomer, dopo essersi trasferita a Seattle e lasciarsi quand'erano piccolo per poi ritornare in California
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Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passò una settimana e io e Crony eravamo diventati ancora più amici, con Billy ci scambiavo si e no qualche parola, ma al contrario di me lui era sorridente io invece ero un po’ fredda e non sorridevo affatto.

Era sabato il che vuol dire niente scuola! Ne approfittai per andare a fare una passeggiata con Sally il mio Boxer

Ma prima mi preparai (http://bstylish.info/wp-content/uploads/2013/10/casual-outfits-polyvorepolyvore--orodulce--fashion--casual--outfit--design--me--mine-vv5hdssq.jpg ) e scesi a fare colazione

-Buongiorno-

-Buongiorno tesoro-

Mia madre Elly Puckett, ha 45 anni, è testarda a volte imbarazzante e fa la casalinga 

Mio padre Bob Puckett, ha 46 anni e fa il disinfestatore, trova sempre un modo per stare insieme a me e ai miei fratelli, anche lui a volte è cocciuto e imbarazzante....

Poi c'è...

P.J il primo fratello, ha 20 anni e lavora part-time in un piccolo bar adora le ragazze e il gelato, odia il buio e i bulli, e anche se è odioso e ficcanaso soprattutto con me gli voglio bene...

Gabe ha 10 anni e anche una fervida immaginazione, adora giocare con i videogame

e infine che Charlie, l'ultima dei Puckett

ha 2 anni è pasticciona e dolcissima, una grande amante degli scherzi un pò come me

-Oh ehi! Volete sentire una barzelletta?-

Oh no! Mio padre che racconta barzellette, tutti alzammo lo sguardo e rispondemmo

-No-

-Perché no-

Gabe si girò verso di lui

-Perché non le sai raccontare… Papà la tua bocca è la tomba delle barzellette-

-Io sono divertente-

P.J Roteò gli occhi e poi lo guardò

-è divertente vedere quando le racconti-

Tutti sghignazzammo io presi uno yogurt e mentre lo aprivo guardai mio padre

-ahha… visto questo è divertente-

-Ehy tesoro perché non racconti la tua barzelletta a pranzo?-

-Ma io pranzo a lavoro-

-A-ah-

-Sapete una cosa? Sono sicuro che questa vi piacerà allora: un tizio entra in un negozio con una rana al guinzaglio no no no scusate, la rana è sulla testa, d’accordo comunque la rana dice…mmhh non dovete sapere ancora che la rana parla, allora dimenticate quello che ho detto ok? Dunque il proprietario dice, in realtà non è il proprietario del negozio è solo un ragazzo che lavora lì o come una ragazza è ugual…-

Mia madre parlò sopra di lui che smise di parlare

-Ok, ascoltate ragazzi non perdiamo tempo, ridiamo e andiamo avanti ora!-

Tutti iniziammo a ridere

-Aspettate un minuto non ho ancora finito-

Gabe si alzò

-No ma noi sì-

E tutti ce ne andammo a fare i fatti nostri, Gabe e P.J andarono a giocare fuori a pallone, Charlie a giocare in salotto, mia madre a lavare i piatti e mio padre rimase lì a continuare a mangiare

-Mamma io esco con Sally ok?-

-Si tesoro-

Le agganciai il guinzaglio al collare ed uscimmo. Dopo qualche minuto Sally si fermò ad annusare per terra poi si girò, alzò la testa ed iniziò ad abbaiare cercando di scappare cercai di trattenerla mentre vedevo un pitbull bianco e nero che si avvicinava ma per fortuna era legato al guinzaglio che teneva… Billy… ma dai no… proprio lui.

-Ciao-

-Ciao-

-Che ci fai qui-

-Porto Sally fuori non vedi?!-

-Senti mi spieghi che diavolo hai?! È una settimana che sembri incavolata con me, dimmi che ti ho fatto!-

-Non mi hai fatto niente…-

-Non è vero ti conosco bene tu non fai così quando non sei arrabbiata, se c’è qualcosa che hai contro di me dimmelo!-

-Non ho niente contro di te!-

-Non è vero altrimenti non saresti così arrabbiata!-

-Aaa Buona giornata-

Me ne andai dopo aver alzato gli occhi al cielo, ma lui mi prese per il polso e mi girò verso di lui, mentre Sally si era seduta a guardare la scena

-Lasciami-

-No, dimmi cos’hai, senti Sam non voglio litigare con te, ma sono il tuo migliore amico e dovremmo raccontarci le cose, cos’è Crony ti ha mollata-

In quel momento stavo per scoppiare a ridere, ma dai! Io e Crony! Ahhahahaha

-Ahahahah, ma dai! Io e Crony! Da dove ti è venuta fuori questa balla! Ahaha-

-Ehi ragazzi!-

-Ci girammo tutti e due e vedemmo Crony che ci veniva incontro

-Ciao Crony-

-Ehi come andiamo?-

-Bene-

-Io vado, ciao-

Billy si allontanò con il suo pitbull Trevor e io rimasi sola con Crony

-Che carina… è tua?-

-Si, si chiama Sally-

L’accarezzò e Sally iniziò a scodinzolare felice

-Senti ti va se andiamo al parco canino insieme?-

-Certo-

Ci dirigemmo là insieme, mentre io avevo la sensazione che qualcuno mi stesse guardando vabbè…

Lasciai libera Sally che iniziò a giocare con gli altri cani inseguendosi

-Cosa ti ha detto Loomer?-

-Niente, voleva sapere il perché ero così fredda con lui-

-E tu glielo hai detto?-

-Certo che no-

Poi lasciammo perdere l’argomento Billy ed iniziammo a parlare del più e del meno.

Quando poi si fece tardi chiamai Sally che scattò sull’attenti e corse subito da me, le agganciai il guinzaglio al collare

-Vieni… con noi?-

-No ehm… casa mia è da questa parte-

-Oh ok, ci vediamo-

Feci per andarmene ma lui mi prese per il polso dolcemente, non come aveva fatto prima Billy

-No aspetta! Devo… fare una cosa-

-Cosa…-

-Chiudi gli occhi…-

Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie, non ebbi il tempo di rispondere a quel bacio che una voce ci distrasse

-Lo sapevo! Il mio migliore amico con la MIA migliore amica!-

-Billy tu… ci stavi spiando?!-

-Zitta! Mi hai nascosto tutto!-

-Billy che diavolo stai dicendo?!-

-Credevo fossi il tuo migliore amico-

-Lo sei-

-No non più, e neanche tu!-

-Amico…-

-No niente amico-

Me ne andai così correndo via con Sally, mentre le lacrime mi solcavano il viso entrai in casa e lasciai cadere il guinzaglio ancora legato al collare di Sally, mentre P.J e Gabe mi guardavano, e corsi in camera mia.

“Credevo fossi il tuo migliore amico”

“Lo sei”

“No non più”

Quelle parole mi avevano fatto ancora più male di prima…

 

  
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