Crossover
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Autore: eugeal    31/07/2008    0 recensioni
A volte il desiderio di ottenere qualcosa è tanto forte da annullare ogni codice morale. E' così per Renè Belloq, l'eterno rivale di Indiana Jones al quale ha sottratto l'Arca dell'Alleanza, e per Eudial, pronta a tutta pur di prendere il Grail prima di Sailor Moon.
Ma un desiderio tanto forte può portare alla distruzione o a qualcosa di peggio e Belloq ed Eudial potrebbero scoprirlo molto presto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Princeton - 1936

- Mi dispiace, - l'anziana bibliotecaria rivolse a Belloq un sorriso di scusa - il libro che le interessa non è disponibile al momento. Il professor Jones ci sta lavorando proprio in questi giorni. -
- Jones? Indiana Jones per caso? -
La donna ridacchiò amabilmente.
- Oh, conosce Junior? Sono anni che non lo vedo, ma mi ricordo di quando era alto così... Ma no, non mi riferisco a lui, ma a suo padre. Se le interessa il Santo Graal deve rivolgersi al professor Henry Jones Sr. Il professore sta studiando il Graal da una vita, è uno dei maggiori esperti in America, se non nel mondo. Credo che oggi sia già andato a casa, ma domani mattina lo troverà sicuramente. -
- Purtroppo sono solo di passaggio in città, ma se lei potesse essere tanto gentile da darmi l'indirizzo del professor Jones, potrei passare a trovarlo prima di partire... -
La bibliotecaria lo guardò, indecisa per in attimo, poi sorrise e scrisse qualche riga su un foglietto.
- Non dovrei, ma visto che lei è amico di Junior posso fare un'eccezione. Non è distante. -
Belloq ringraziò la donna, poi raggiunse Eudial che era rimasta a controllare l'ingresso dell'edificio.
- I nazisti non si sono fatti vedere, forse siamo riusciti a fargli perdere le nostre tracce. -
- Ne dubito, ma dovremmo avere un po' di vantaggio su di loro. Ho avuto l'indirizzo della persona che stiamo cercando. -
- Come si chiama? -
- Jones. Henry Jones. E' il padre di Indiana. Un altro motivo per cui dobbiamo affrettarci: se Jones dovesse parlare col padre prima di noi, possiamo scordarci la sua collaborazione. -
Eudial annuì e seguì Belloq verso l'automobile, ma si fermò brevemente ad acquistare un quotidiano da uno strillone che passava per la strada.
- René, guarda! - Eudial gli mostrò il giornale, mortalmente seria dopo aver visto la prima pagina. - La bibliotecaria di New York è morta e sospettano noi dell'omicidio! -
Il francese imprecò sottovoce.
- Devono essere stati i nazisti! Vieni, sbrighiamoci prima che riescano a trovarci. -
Eudial si affrettò a salire in auto: quella situazione la spaventava molto più di quanto non avessero mai fatto le sailor.

Tokyo - 1994

Mimete era talmente concentrata sulla rivista che stava sfogliando che non si accorse dell'ingresso del professor Tomoe. Quando l'uomo si schiarì la voce per far notare la sua presenza, la ragazza schizzò in piedi facendo volare per tutta la stanza le patatine che stava sgranocchiando.
- B-buongiorno professor Tomoe, non mi ero accorta del suo arrivo... -
- Ho notato. - Disse il professore, lasciando vagare lo sguardo sul disordine del laboratorio: giornali e riviste su attori e celebrità ricoprivano ogni centimetro della scrivania, alle pareti gli appunti e i diagrammi di Eudial erano stati coperti da fotografie e poster di cantanti e dagli altoparlanti del computer proveniva musica a tutto volume.
Mimete si affrettò a spegnere le casse del computer e arrossì imbarazzata.
- Come procede la ricerca del Grail? -
La ragazza si aggrappò a quell'appiglio.
- Stavo proprio lavorandoci su. Ho buone ragioni per credere che possa essere in possesso di questo cantante. - Gli mostrò la rivista che stava sfogliando e Tomoe la guardò, perplesso. - Le parole di una sua canzone parlano di "luce sacra" e penso che possa essere il Grail! -
- Va bene, allora ti preparerò una demone adatta. -
Tomoe uscì dalla stanza e Mimete sospirò di sollievo. Non provava il minimo rimorso per la bugia spudorata detta al professore.
"In fondo il calice potrebbe davvero averlo un idol. Il prof non può pretendere che io sappia dove sia il Grail se non lo sa nemmeno lui..." Pensò guardando la foto del cantante sulla rivista e scoppiò in una risatina sciocca. "E poi è così carino! Se lo attacco riuscirò a conoscerlo e forse prima di prendergli il cristallo del cuore riuscirò anche a farmi fare un autografo!"

Princeton - 1936

Indiana Jones si affrettò a raggiungere la casa del padre, inquieto.
Non sapeva cosa sperasse di trovarvi: se fosse arrivato prima di Belloq, avrebbe dovuto spiegare il motivo della sua visita e non era certo che suo padre lo avrebbe ascoltato.
Da quando la madre era morta, quando era ancora un ragazzo, Indy si era allontanato dal padre, come se si fosse spezzato l'unico ponte che li univa.
Crescendo, lui ed Henry Jones erano diventati quasi estranei e raramente avevano qualcosa da dirsi.
Arrivato davanti alla casa, notò subito la macchina blu parcheggiata davanti all'edificio e si avvicinò cautamente, una mano sulla pistola che aveva in tasca, sperando che suo padre stesse bene.
Spinse la porta sul retro senza bussare ed entrò in casa in silenzio, preparandosi a combattere, ma la tensione fu spezzata dal suono di una risata femminile, seguita dalla voce rilassata del professor Jones Sr.
Indy si affacciò alla porta del salotto e scorse suo padre chino su alcuni fogli sparsi sul tavolino davanti al divano su cui era seduto.
La ragazza dai capelli rossi era seduta accanto a lui, mentre René Belloq si era tranquillamente accomodato sulla poltrona e stava indicando qualcosa scritto sugli appunti.
Indiana Jones entrò nella stanza e puntò la pistola in direzione del francese.
- Ora allontanatevi subito da mio padre. - Intimò duramente.
Eudial si irrigidì nel veder entrare Indy, ma Belloq non si scompose minimamente, le rivolse un cenno quasi impercettibile per dirle di non preoccuparsi e anche lei si rilassò subito nel vederlo tanto tranquillo.
- Ci incontriamo nuovamente, Professor Jones. - Lo salutò Belloq e Indy stava per rispondergli quando fu interrotto dal rimprovero del padre.
- Junior! E' questo il modo di entrare nelle case altrui?! -
- Sì, se tu lasci entrare degli assassini! -
- Mi offendi, Jones. Non dovresti credere a tutto quello che scrivono i giornali. -
- Non siamo stati noi, professor Jones. - Disse Eudial guardandolo negli occhi senza esitare. - Se non fossimo andati via prima, avrebbero trovato anche i nostri cadaveri in quella stanza. -
Indy esitò. La ragazza sembrava sincera e in effetti anche lui aveva trovato strano che Belloq avesse potuto compiere un omicidio del genere, ma in ogni caso non poteva fidarsi del francese.
- Non importa, tu non hai mai buone intenzioni, Belloq. Ora andatevene subito da qui. -
- Se permetti, Junior, decido io chi deve andarsene o restare a casa mia. Signor Belloq, è vero quello che dice mio figlio? -
- Ovviamente no. Noi siamo solo interessati a trovare il Graal. -
Henry Jones rivolse uno sguardo al figlio.
- Visto? Non hanno ucciso nessuno. -
- Perché, secondo te se lo avessero fatto verrebbero a dirtelo? -
Henry lo guardò, perplesso, ovviamente non ci aveva pensato.
- E in ogni caso, anche se stesse dicendo la verità, non devi fidarti di lui. Se vuole il Graal è di sicuro per rivenderlo o per tenerlo per sé. -
- Signor Belloq, è vero? - Chiese Henry Jones, ma prima che il francese potesse rispondere, Eudial si alzò in piedi con aria allarmata.
- C'è un'auto! L'ho sentita fermarsi proprio qui davanti! -
Belloq ignorò la pistola puntata di Indy e si alzò in fretta per guardare dalla finestra: lui non aveva sentito nulla, ma si fidava di Eudial.
Guardò gli uomini che si avvicinavano alla casa e riconobbe il nazista biondo.
- Jones, se cerchi gli assassini della bibliotecaria, sono proprio qua fuori. Nazisti. Dobbiamo andare via subito! Se le porte sono chiuse, dovremmo avere qualche minuto per uscire dalla finestra. -
- La porta sul retro è aperta... - Disse Indy.
Si sentì un bussare imperioso alla porta principale.
Belloq raccolse il libro antico e gli appunti sparsi sul tavolo e corse verso la finestra più lontana dal punto in cui si trovavano i nazisti, seguito da Indy e da Eudial che trascinavano un indignato Henry Jones.
- Ma non basterebbe dire a questa gente di andare via? Non è ammissibile che pretendano di entrare in una casa privata in questo modo! Ora gliene dico quattro! -
- Papà, se ci prendono, ci fanno fuori. Ora muoviti. -
- Suo figlio ha ragione, professor Jones, - disse Eudial, gentilmente - dobbiamo scappare, sono molto pericolosi. -
Henry Jones sorrise alla ragazza e la seguì senza protestare ulteriormente.
Indy scosse la testa, incredulo.
Perché suo padre non lo ascoltava mai?

   
 
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