Serie TV > Stargate
Segui la storia  |       
Autore: Jane Keller    22/05/2014    0 recensioni
[SGA/SGU/SG1]
L'arrivo di un personaggio venuto dal futuro porterà con se cattive notizie e coinvolgerà i protagonisti della tre serie in una avventura alla scoperta di vecchi e nuovi nemici.
Dalla storia: Mi chiamo Helen, vengo dal futuro e sono stata mandata indietro nel tempo per modificarlo
Questa storia è ambientata circa tre anni dopo la chiusura di Universe e ci sono riferimenti a tutte e tre le serie e ai film di SG-1.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nicholas Rush, Nuovo Personaggio, Rodney McKay, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4


La squadra di Sheppard era pronta a partire; avevano già mandato una sonda per verificare la situazione: il pianeta era disabitato, pieno di vegetazione. La sonda, inoltre, aveva individuato un edificio che, a giudicare dall’architettura, sembrava essere degli Antichi. Il signor Woolsey diede, come al solito, le sue raccomandazioni alla squadra, che partì poco dopo.

Nel laboratorio, Mckay e Carter stavano controllando i dati sui tablet portati da Helen.
-Io sto controllando il programma di attivazione del nono Chevron. Potrebbe funzionare, secondo questi dati questo programma lo si può installare anche sulla Destiny e quindi, se viene riparata come si deve, si può effettuare anche il viaggio di ritorno. Tu cosa hai Rodney?-
Rodney sembrava essere alquanto distratto, ma il richiamo di Sam lo riportò alla realtà. -Io sto controllando i dati sulla Destiny. Se nella Fabbrica ci sono davvero tutti i pezzi di ricambio, la nave tornerà funzionante, almeno all’80-90% circa-
Sam notò che Rodney era distratto, ed aveva anche intuito che ciò dipendeva dalla nuova venuta. Prima di dirigersi al laboratorio, infatti, avevano visto quanto debilitata fosse la ragazza e Sam aveva notato che Rodney la fissava preoccupato. -Perché non vai a vedere come sta? Io posso cavarmela anche da sola qui-
-Sei brillante, ma hai bisogno di me, ci sono troppe cose da controllare-
-Rodney, Vai!-
Rodney guardò Sam, poi posò il tablet sulla scrivania e si allontanò dalla sua postazione. Prima di uscire ringraziò Sam con lo sguardo ed uscì dal suo laboratorio, diretto all’alloggio di Helen.

Nel frattempo Woolsey aveva contattato l’SGC per informare il generale Landry della situazione. Aveva raccontato tutta la storia di Helen e aveva spedito loro quanto scoperto fino al quel momento. Il generale Landry diede loro disposizione di aspettare la conferma dell’IOA e del presidente prima di iniziare la missione. Il prossimo contatto sarebbe avvenuto dopo cinque ore. -Dottor Zelenka, lei intanto vede se riesce a trovare nel database il programma di attivazione del nono Chevron. Meglio essere già pronti-

Helen entrò nell’alloggio che le era stato assegnato, mentre il sergente che l’aveva accompagnata restò di guardia fuori dalla porta della sua stanza. Lei girò per la stanza, poi si tolse la giacca e la posò su una sedia; poi si sedette sul bordo del letto e si tolse le scarpe, e infine si sdraiò. Era molto stanca, aveva avuto giornate pesanti e aveva avuto poco tempo per riposare. Prima della missione doveva riposare. Pensando a ciò che aveva appena passato, si addormentò, ma il suo sonno non fu tranquillo: iniziò a sognare, un incubo, un brutto ricordo.
Lontano nel tempo e nello spazio, stava per iniziare ciò che avrebbe cambiato per sempre il futuro di tutti nella galassia, nell’universo.
Sul pianeta Praxyon, nell’installazione degli Antichi costruita per i viaggi nel tempo, una squadra di terrestri era all’opera, ma erano sotto l’attacco di una potente minaccia. Il generale Carter dava istruzioni ai presenti. -Rodney sbrigati ad attivare lo stargate, non resisteremo a lungo. Tenente Jones difenda quella posizione-. Innumerevoli avversari arrivavano attraverso gli anelli della sala, ma per il momento le squadre SG riuscivano a tenerli a bada.
Nella postazione di comando, padre e figlia si stavano attivando per azionare in modo corretto lo stargate.
-Papà sbrigati, io sono già pronta. Ho appena finito di caricare il programma di disattivazione dello scudo. Dovrebbe avviarsi non appena il collegamento sarà aperto-
-Non avere fretta. Bisogna essere precisi con questo tipo di viaggi, potresti arrivare troppo presto o troppo tardi-
-Meglio che non arrivare affatto!-
-Sto analizzando le varie tempeste in cerca di quella migliore. … Ecco questa dovrebbe mandarti nel periodo giusto. Ma non avrai molto tempo per convincerli ed agire-
-Non preoccuparti, riuscirò a cavarmela-
Rodney attivò il programma di digitazione e il grosso anello in fondo alla sala iniziò a ruotare. Helen si voltò verso il generale Carter per informarla, ma in quel momento uno dei nemici appena arrivati sparò contro la consolle su cui stavano lavorando Helen e Rodney, facendola saltare in aria e scaraventando entrambi a terra. Helen, all’apparenza, aveva solo qualche leggera ustione, ma Rodney era in condizioni peggiori. La ragazza strisciò verso suo padre, prese dallo zaino una sonda ed iniziò ad analizzarlo: aveva gravi lesioni agli organi interni ed un’emorragia inarrestabile. La sorte del padre era segnata, ed Helen lo aveva capito. Prese il padre tra le braccia, aveva le lacrime agli occhi.
In quell’ istante lo Stargate si attivò.
Con un filo di voce, Rodney cercò di salutare la figlia. -Va’ tesoro, se la missione avrà successo tutto questo non accadrà. Sii forte figlia mia. Ti voglio bene … -
-Anch’io ti voglio bene papà-. Appena finito di pronunciare queste parole, la vita lasciò il corpo di Rodney, ed Helen rimase lì a piangere sul corpo, privo di vita, del padre, ignorando la battaglia che imperversava intorno a lei.
Carter si avvicinò ad Helen e con forza la tirò su. -Non abbiamo tempo, devi andare, solo così puoi salvarlo-. Helen fissò Sam, si guardò rapida intorno, poi si asciugò le lacrime, prese lo zaino e se lo mise sulle spalle; Carter, intanto, riprese a difendere la posizione. Mentre si avviava verso lo stargate, Helen vide un ibrido colpire Carter e precipitare nel vuoto sotto la sala. -Nooo, Sam!!-. Un attimo dopo vide cadere sotto il fuoco nemico anche il tenente Jones e un altro soldato. Non c’era davvero più tempo. Helen riprese la sua corsa verso lo stargate; un attimo prima di saltare nell’orizzonte degli eventi sentì una voce imprecare: era la voce del suo nemico.

Nel suo alloggio, preda dell’incubo, Helen si svegliò di colpo urlando. Un istante dopo entrò nella stanza Rodney, era molto preoccupato. -Cos’è successo? Ti ho sentito gridare-. Entrando nella stanza, Rodney vide la ragazza seduta sul letto che piangeva disperatamente. Non sapeva cosa fare; si sedette accanto alla ragazza e la abbracciò, sperando che in quel modo si potesse calmare almeno un po’,lei ricambiò il suo abbraccio.
Stando tra le braccia del padre, Helen iniziò a calmarsi. ‘Devo impedire che tutto ciò accada, pensò Helen. Si asciugò gli occhi, si infilò le scarpe, prese la giacca e invitò Rodney a seguirla. -Dobbiamo trovare il laboratorio degli Antichi. Ci vuole tempo per inizializzare l’arma-. Ed uscì di corsa dalla stanza, ma il sergente di guardia la bloccò. Poco ci mancava che lei gli desse un pugno in faccia, ma intervenne prontamente Rodney, chiedendo al sergente di andar via . -Resterò io con lei- affermò e seguì la figlia lungo il corridoio.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Stargate / Vai alla pagina dell'autore: Jane Keller