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Autore: Nerhs    22/05/2014    1 recensioni
- Mi amerai ancora quando non sarò più giovane e bella?-
- Come puoi solo pensare che io non ti amerò più quando sarai invecchiata? Io ti amerò per sempre, lo farò, come lo sto facendo adesso.-
Michael non l’avrebbe lasciata andare. Neanche se le loro anime si sarebbero divise tra Inferno e Paradiso.
Michael sarebbe tornato indietro, sarebbe risalito per gli Inferi, pur di ritrovare la sua amata. Celeste era certa che avrebbe rinunciato al Paradiso per scendere nel Ade e vivere l’eterna esistenza stretta tra le braccia di fuoco di Lucifero, pur di riavere gli occhi di Michael immersi e persi nei suoi, per sempre.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Young and Beautiful.
 
“ Will you still love me when I’m no longer young and beautiful? ”
 
 
Erano distesi su quel letto che ne aveva viste così tante.
Li aveva visti baciarsi. Aveva visto i loro così feroci litigi. Litigi causati dalla gelosia che entrambi provavano l’uno per l’altra. Li aveva visti fare l’amore, e stringersi forte. Li aveva visti piangere. Li aveva visti chiedersi scusa, mentre lui la proteggeva tra le sue braccia e lei sorrideva sulle sue labbra.
Ed ora, erano di nuovo in mezzo a quelle lenzuola. Si guardavano ossessivamente, senza abbandonare mai lo sguardo della persona che avevano di fianco, per paura di perdersi, per paura di star sognando, per la paura che tutto quel amore che li teneva legati, fosse un’illusione.
 
- Sei bellissima.- le sussurrò lui, come sempre faceva.
 
Le sussurrava sempre quelle due magiche parole che la facevano sentire in Paradiso. Quelle due parole che finalmente la facevano sentire desiderata, amata da qualcuno, protetta e felice con qualcuno. “Sei bellissima.”. Eppure, da un periodo a questa parte, a Celeste quella frase, ripetuta così tante volte, un po’ faceva pensare.
E quando non sarò più così bella?
Quando la mia giovinezza e la mia bellezza finiranno nel dimenticatoio sepolti dal tempo che passa?
Si tormentava ogni notte con quelle domande che le facevano solo del male, e il dolore continuo aumentava ogni qual volta lui le sussurrava di nuovo quelle parole.
Michael l’avrebbe amata comunque, anche se la bellezza che lui tanto idolatrava di lei, sarebbe sfiorita? Avrebbe continuato a dirle che l’amava, nonostante le rughe che le avrebbero decorato il viso ora pallido e fresco?
Ogni notte Celeste piangeva in silenzio, con il ragazzo che le accarezzava i capelli per tranquillizzarla, sebbene non sapesse il perché delle sue lacrime. Celeste mai gli aveva rivelato tutte le sue preoccupazioni, mai gli aveva svelato la sua paura più grande. Lui l’avrebbe amata per sempre?
Michael era così bello. Giovane e bello. Michael era il ragazzo che rideva perennemente, che la baciava sempre, che le accarezzava la guancia mentre sorrideva anche per la più minima cosa. Michael era il ragazzo di cui si era perdutamente innamorata durante quel estate tanto magica. Nel esatto momento in cui gli occhi azzurri di lui, che sembravano blu sotto quella luna di metà Luglio, erano entrati in collisione con gli occhi verdi di lei. Celeste poteva giurare, anche in quel preciso istante, che si era innamorata sin da subito. Sin da quando lui, avanzando, le si era avvicinato per rivolgerle quello stupido “Ciao” per il quale ancora rideva.
E ora si ritrovava lo stesso Michael di fronte a lei. Quel Michael che le sorrideva curioso. Curioso di conoscere a cosa stava pensando. E subito, dopo la prima lacrima, Celeste vide il suo volto crucciarsi. Perché piangi Celeste? Si chiedeva.
La strinse tra le braccia e prese ad accarezzarle i capelli, come era sempre solito fare.
La tranquillizzava.
Le faceva sentire che qualcuno c’era lì con lei.
Le faceva capire quanto lui le volesse essere accanto, in ogni momento.
 
- Ti amo Celeste.- bisbigliò ancora
 
I pianti della ragazza si fecero più forti.
Perché dici così Michael? Tu lo dici solo perché ora sono così bella, e perché sono nel fiore della mia giovinezza. Continuava a tormentarsi con tutti quei castelli che si erano formati solo nella sua mente. E per abbatterli, aveva solo bisogno della voce del ragazzo che le passava la mano su e giù per la schiena.
 
- Mi amerai ancora quando non sarò più giovane e bella?- chiese la sua voce rotta da quel pianto insopportabile.
 
Il cuore del ragazzo si fermò per qualche istante.
Si immobilizzò, e la stessa cosa fece il suo respiro.
Se la staccò lentamente dal petto, cercando un minimo contatto visivo con quelle iridi verdi di cui si era innamorato fin dal primo istante.
Come poteva chiedergli una cosa del genere? Non era ovvio? Lui l’avrebbe amata per sempre.
E Michael continuava a cercare disperato il suo sguardo, ma Celeste, abbassava gli occhi, imperterrita. Non voleva concedergli lo spettacolo del suo sguardo, non voleva guardarlo.
Il ragazzo le prese allora il mento e la costrinse ai suoi occhi, che ormai, anche quelli, si erano riempiti di gocce salate che, accompagnate da quel fastidioso groppo bloccato in gola, minacciavano di cadere.
Il labbro di Celeste tremava ossessivamente, mentre il suo viso, le guance che lui tanto amava accarezzare, erano travolte da quel pianto convulso che gli faceva battere il cuore dalla rabbia.
Nulla, neanche le lacrime, doveva permettersi di toccarla, sfiorare il volto della sua Celeste.
Le asciugò con i pollici e poggiò le sue labbra sulla bocca di lei. Si baciarono, e quel letto fu testimone ora anche di qualcosa di diverso dai litigi, dai pianti, dalle carezze, dal amore. Ora quel letto, che tanto li aveva cullati, era testimone di quel sentimento che i due amanti si erano ripromessi in silenzio, di non provare mai. Ma quella promessa mai fatta, si stava rompendo, perché tra quelle lenzuola, Celeste e Michael, erano assaliti dalla paura.
Anche mentre si baciavano, avevano paura.
Paura di essere dimenticata, paura che una volta che la pelle candida e le labbra rosse avrebbero abbandonato il suo viso, lasciando posto ai segni della vecchiaia e dalle rughe che le avrebbero malamente contornato il viso, lui l’avrebbe lasciata, per qualcuna più giovane di lei, per qualcuna che somigliasse a lei quando ancora la sua pelle era del colore del latte e le labbra erano carnose e del colore delle ciliegie.
Paura di perderla, paura che, con ciò che lei gli aveva confessato, poi l’avrebbe persa. Paura che lei avrebbe interpretato male il suo pianto, paura che lei avrebbe potuto considerare quelle lacrime come una conferma alla sua sciocca teoria. Lui non voleva lasciarla, lui l’avrebbe amata per sempre. Con la pelle candida e le labbra rosse, o con la pelle invecchiata e le labbra rugose.
Ed era come se si repellessero a vicenda. Loro non volevano quella paura, loro si erano silenziosamente ripromessi di non provarla mai.
 
- Come puoi solo pensare che io non ti amerò più quando sarai invecchiata? Io ti amerò per sempre, lo farò, come lo sto facendo adesso.- dichiarò lui tornando a stringerla
 
Celeste strabuzzò gli occhi dietro le sue spalle. Aveva finalmente la certezza che lui pensava che i suoi ragionamenti fossero talmente sciocchi da non poter esistere né in cielo né in terra. Sapeva finalmente che lui l’avrebbe amata veramente per sempre, e non solo per dire. Aveva la felice certezza che lui le sarebbe rimasto accanto per l’eternità. Anche quando, arrivati in Paradiso, il Signore lì avrebbe fatti rincontrare. E anche lì, magari, la sua bellezza non sarebbe rifiorita, ma sapeva che a lui non interessava.
Perché lui era innamorata di lei. Michael non l’avrebbe lasciata andare. Neanche se le loro anime si sarebbero divise tra Inferno e Paradiso.
Michael sarebbe tornato indietro, sarebbe risalito per gli Inferi, pur di ritrovare la sua amata. Celeste era certa che avrebbe rinunciato al Paradiso per  scendere nel Ade e vivere l’eterna esistenza stretta tra le braccia di fuoco di Lucifero, pur di riavere gli occhi di Michael immersi e persi nei suoi, per sempre.
 
Giacevano di nuovo abbracciati su quel letto. Rincuorati dal respiro dolce e regolare l’uno dell’altra. E Celeste sorrideva contro la schiena di Michael, che ora dormiva beatamente.
Lui mi amerà per sempre, anche quando non sarò più così.
 
 
 
*
 
 
Sedevano vicini, l’uno accanto all’altra mentre ammiravano i loro tre nipotini scorrazzare in giardino. Celeste si girò verso Michael che aveva mantenuto il suo sorriso divertito, lo stesso di parecchi anni prima.
Si toccò la mano, e strofinò il dito sulla sua fede nuziale, che ancora brillava di quel momento così felice e così personale. Si sfiorò poi il viso, ormai invecchiato e con le rughe che ornavano il contorno degli occhi e delle guance. Si toccò le labbra, con fare leggiadro, e notò che, anche se il rosso ciliegia non era scomparso, la bocca era sfiorita. Abbassò docilmente lo sguardo e sorrise umilmente verso il pavimento.
La stretta calda del uomo accanto a lei, le fece sollevare il viso e il suo sorriso divertito, aveva lasciato spazio ad un sorriso timido e innamorato.
Lo vide sollevarsi dalla sua sedia, lo vide camminare verso di lei, trascinandosi tutti gli acciacchi dovuti all’età e, a fatica, lo vide inginocchiarsi sotto le sue gambe. Celeste si piegò verso il suo Michael e gli posò un bacio dolce sulle labbra, rosse ciliegia anche le sue.
 
- Hai visto? Ti amo ancora e ancora per molto lo farò.- sospirò
 
Celeste gli passò una mano sulla nuca, ormai priva di capelli e gli prese le mani. Si alzarono insieme e si trovarono l’uno di fronte all’altra.
Si amavano ormai da quasi cinquantaquattro anni, e il loro amore era sempre stato pieno e vero. Con l’arrivo poi dei loro due figli, Demon e Beatriz, il loro amore infinito era stato suggellato definitivamente. E ora, si trovavano a sorridere di fronte alla giovinezza e alla bellezza delle loro due nipotine e del loro nipotino.
Michael si girò di nuovo a guardare la sua bellissima sposa e le accarezzò la guancia, come aveva sempre amato fare.
 
- Sei bellissima Celeste. Ti amo.- sussurrò.
 
 
 
 
 
 
Nerhs’s box.
 
Okay, prima OS in assoluto. Non so cosa io abbia combinato, ma spero che sia comunque qualcosa di leggibile!
E, per la mia prima One Shot, chi poteva essere il protagonista se non Michael Gordon Clifford?!
L’ispirazione mi è venuta mentre, cercando delle canzoni da scaricare sul telefono, ho ritrovato questa canzone di Lana Del Rey, “Young and Beautiful” che io sinceramente adoro e poi il mio cervellino ha fatto il resto!
Non so se vi possa piacere, ma in qualsiasi caso, scrivetemi cosa ne pensate!
Per quanto riguarda il banner *tossisce* anche quello è una mia creazione, ma è la mia prima opera, quindi, siate clementi!
Grazie a chiunque leggerà <3
Nerhs xx

 
  
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