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Autore: anframisi    22/05/2014    1 recensioni
un serial killer. vittime con stesse caratteristiche. cosa si nasconde dietro questo mistero?
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia suonò. Ore 7:00 del mattino. Asia si alzò e  si diresse in bagno per farsi una sciacquata di faccia. Lei era una bella ragazza: capelli color rosso acceso, occhi verdi, la caruncola lacrimale rivolta verso il basso era attraente e i suoi tratti somatici molto fini. Andò in cucina per fare colazione. Quella mattina si sentiva particolarmente stanca perché durante la notte non aveva dormito a causa del caldo. Dopotutto era normale. Tra un ventina di giorni sarebbe arrivata ufficialmente l’estate. Si vestì in fretta e furia e scese per dirigersi a lavoro. Asia faceva la call-center. Non guadagnava molto ma il minimo indispensabile per pagarsi l’affitto e comprare da mangiare. Alla prima cartolibreria che incontrò, si fermò per comprare un giornale al suo “compagno di cabina”. Si chiamava Karim, era un greco emigrato in Italia per motivi di lavoro, aveva circa 35 anni, era uno di quelli vecchio stampo ma simpatico. Di solito la ragazza non guardava neanche minimamente il giornale ma quella mattina fu colpita dalla testata: “Ragazza morta strangolata a Venezia, si indaga”. Non si soffermo più di tanto e continuò la sua maratona lavorativa. Arrivò con mezz’ora di ritardo, alle 9:00. Salutò il personale, prese un caffè e s’incamminò verso la sua postazione. Il lettore, come al solito, era già lì col telefono all’orecchio che proponeva le offerte del gestore telefonico. Asia era meravigliata da quel tipo di conversazione. Era meravigliata da come entrava nelle vite di quelle persone. Grazie a un piccolo scambio di parole riusciva a capire il tipo di istruzione ed educazione tramite il loro modo di parlare e di rispondere, riusciva a capire la loro nazionalità in base all’accento, riusciva a capire se quella persona con cui dialogava era sposata o meno in base alle grida dei bambini. Era meravigliata da come lei conosceva in poco tempo altre persone e in altrettanto poco tempo queste scomparivano totalmente dalla sua vita. Consegnò il giornale all’amico e scambiò due chiacchiere:   

- Hai visto la testata  Karim?
- Sì, e di certo non è una notizia benaugurante
- Sentire di persone ammazzate non è mai stata una notizia benaugurante

A quel punto Karim parve un po’ scosso dall’irruenza della risposta e così chiuse la conversazione. Il greco se la prendeva anche un po’ troppo per i gusti della ragazza che a volte era consapevole di essere antipatica, così chiese scusa e i due si riappacificarono.
La giornata di lavoro passò velocemente e Asia rimise piede in casa verso le 18:30. Stava per buttarsi sul letto quando si ricordò e pensò “ Cazzo stasera devo andare alla festa di Giorgia! Sono distrutta ma ci andrò, devo staccare un po’ la spina. Stasera mi diverto e domani non vado a lavoro”. Così subito chiamò in redazione, avvisò che l’indomani sarebbe mancata e iniziò a organizzarsi per la festa.
La festa fu uno sballo, si divertì un mondo, conobbe molti amici della festeggiata ma soprattutto un ragazzo, Genny, che le piacque dal subito. Capelli neri, occhi azzurri e un tipo divertente, in certe situazioni serio, un ragazzo non prevedibile. Infatti gli piaceva “uscire dalle righe” per creare quell’effeto sorpresa. Lo conosceva solo da un paio d’ore ma sembrava conoscerlo da una vita. La loro era stata un conversazione intensa, si era agganciati sin dal primo momento e anche lui sembrava in un certo modo attratto. Tutto era iniziato con un semplice “Ciao” e poi pian piano erano arrivati ai più svariati temi. Lui era un commesso e proprio come Asia viveva con quei  pochi spiccioli del misero stipendio. Quando si salutarono entrambi ci rimasero male ma si promisero che si sarebbero rivisti, insieme alla loro “troupe” avrebbero organizzato qualche uscita.
Asia tornò a casa stanca morta, si svestì e subito si molte nell’immenso mare soffice colorato dal rosso delle lenzuola.
 
  
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