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Autore: serengleepity    22/05/2014    1 recensioni
[Dani/Santana]
"Ho avuto compleanni peggiori", le confessa, con l'intento di farla sentire meglio, ma Santana sembra ancora intenzionata a tenere il broncio per non essere riuscita a regalarle il suo compleanno speciale.
"E per quel che vale... il fatto che ci sia tu, ora, qui con me, imbottigliata nel traffico newyorkese, lo rende uno dei migliori."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dani, Santana Lopez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Weakness of words'
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Titolo: Birthday night (non ho fantasia per i titoli delle storie, ma voi fate finta di nulla)
Fandom: Glee
Personaggi/Pairing(s): Dani/Santana
Note: femslash, fluff a caso, what if, since of life. Ebbene, questa è la primissima flashfic della mia primissima serie su un pairing a caso, che non ho maimaimai sperimentato né tantomento amato/odiato. No. Proprio mai. <333
Disclaimer: I personaggi coinvolti nella vicenda non mi appartengono, state pur certi che nessuno mi paga per scrivere bestemmie fluff del genere.




 
Birthday night

 


"Non era questo questo che avevo in mente per il tuo compleanno."

Nonostante le quattro ore di macchina, le urla che Santana riservava agli altri autisti la divertono fino all'inverosimile. Senza contare che ora aveva la possibilità di aggiungere altri due nuovi insulti in spagnolo alla sua lunga, lunghissima, lista.

Dani ridacchia. "Nah, non è così male! Dopotutto c'è una splendida New York intorno a noi, luci, persone..."

"... semafori rossi che sbucano da ogni dove e persone che probabilmente la patente l'hanno presa all'autoscontro. Già, fantastico", aggiunge l'altra con espressione accigliata, mentre - per quanto avesse voluto - non riusciva proprio a concentrarsi sul bellissimo sfondo illuminato che New York aveva da offrire loro.

Dani si lascia lentamente scivolare sul sedile, senza nemmeno prendersi il disturbo di guardarla male. Tanto non sarebbe servito.
Non avrebbe potuto, dopo tutto quello che aveva fatto o comunque cercato di fare per lei.

"Riesci sempre a vedere il lato positivo delle cose", dice Santana dopo un abbondante minuto di silenzio, regalandole il primo vero sorriso della giornata.

"Qualcuno deve pur farlo per entrambe."

Santana storce il naso, osservando il profilo illuminato della sua ragazza. "Stai insinuando che sono una persona negativa?"

"Hai fatto tutto tu, tesoro" la cantilena a sua discolpa, slanciandosi verso la direzione di Santana e appoggiando il capo sulla sua spalla, che dopo poco sente appesantito dalla sua guancia.

"Ho avuto compleanni peggiori", le confessa, con l'intento di farla sentire meglio, ma Santana sembra ancora intenzionata a tenere il broncio per non essere riuscita a regalarle il suo compleanno speciale.

"E per quel che vale... il fatto che ci sia tu, ora, qui con me, imbottigliata nel traffico newyorkese, lo rende uno dei migliori."

Ed era vero.
Sentiva che nonostante tutto Santana era la persona giusta per lei.
Perché era Santana a sorprenderla, proteggerla e farla sentire semplicemente bene, come non si definiva da tempo.

"Ti amo, Danielle."

E Dani si sente mancare. 
Non tanto per l'enfasi con cui aveva pronunciato quelle tre lettere, e neanche per il fatto che fosse la prima volta che gliele diceva, ma semplicemente perché in quel contesto e sotto quella luce poteva ammirare ed amare una Santana diversa. 
Una più consapevole dei propri sentimenti e forse ancora più sincera.

Si accorge di essersi persa nei suoi pensieri per troppo tempo quando rialza lo sguardo e la trova sempre nella stessa posizione.

"Sono ancora in tempo per il mio desiderio di compleanno?"

Santana non trova neanche il tempo di risponderle che già la sente fiondarsi sulle sue labbra, che percepisce piegarsi lievemente in un sorriso intenerito.

Non che Santana fosse da sempre stata quel tipo di ragazza, tutta baci e carezze, ma con Dani era tutto così diverso da spaventarla.

Fece scivolare le proprie dita tra le sue, intenzionata a non sciogliere quel contatto e né tantomeno quel nodo frastagliato di sentimenti inediti che le scalfivano il cuore ogni singola volta che Dani sorrideva, rideva o semplicemente la guardava.
No, non l'avrebbe fatto. Non stanotte.

"Ti amo anch'io, Santana."

Anzi, ripensandoci, probabilmente mai.







Grazie a chi segue in silenzio queste cosine #nosense, a chi recensisce e a chiunque sia passato di qui. *scuoricina e ruzzola via*
  
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