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Autore: kyaneoss    22/05/2014    0 recensioni
"Oh take me back to the start."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hey G,

ti scrivo questa lettera qui perché forse è l’unico modo in cui posso sentirmi sicura di dire tutto senza fraintendimenti o giri di parole, e anche perché è per te che ho ricominciato a usare questo sito e sinceramente non mi interessa se qualcuno all’infuori di te la leggerà.
La verità è che quando stamattina ti ho parlato in bagno ho detto la metà delle cose che avrei voluto dire, perché, come sappiamo entrambe, sono pessima con le parole e faccio schifo ad esprimermi, e questo è il motivo per cui la maggior parte delle volte che apro bocca qualcuno deve chiedermi di ripetere.
La verità è che il mio intento ero quello di spiegarti come mi sento. La verità è che queste notti che sono rimasta sveglia a fissare il soffitto, ho pensato alle parole che avrei voluto dirti, al modo in cui sarei dovuta esprimermi, ma finivo sempre per lasciar andare tutto e addormentarmi nel cuore della notte per svegliarmi la mattina completamente incosciente. La verità è che sono una persona che non sa decidere cosa è giusto o sbagliato per se stessa, e questo mi ha sempre fatta sentire come l’essere più insicuro e dubbioso del pianeta. La verità è che ho sempre voluto le cose impossibili, mentre ho sempre avuto un rifiuto nei confronti di ciò che è troppo vicino al mio raggiungimento.
Il fatto è che ho troppa fretta di sentire troppo tutto insieme. Ho troppa fretta di sentire quella scintilla che ti fa esplodere il cuore nel petto all’udire di una parola o allo sfiorarsi di un paio di labbra. Non sono una persona empatica, e per questo non riesco a sentirmi come la persona che si trova al mio fianco, non ricambio i sentimenti e mi ci vuole molto ad affezionarmi a qualcuno.
Ti ricordi quando ti ho detto che quando mi afferrasti la mano per la prima volta, durante quella maledetta ora di buco, capii che era una delle cose più belle di sempre? Quella era la scintilla di cui parlo. Oggi non te ne sei accorta, ma senza rendermene conto durante l’ora di scienze ho portato la mia mano accanto alla tua coscia aspettando ingenuamente che me la prendessi, e tutto sarebbe ritornato di nuovo al “perfetto” che ripetiamo sempre.
Allora adesso ti chiederai perché ti ho lasciata andare se ho sentito la scintilla, se sto così bene quando ti prendo la mano, e la risposta è una sola: la scintilla non ha prodotto nessun fuoco. Oggi mi hanno detto che ci vuole tempo per una cosa del genere e credo che abbiano ragione. Mi fa solo male vedere che tu hai il fuoco dentro mentre io ho della legna bagnata. Sono impulsiva, mi lascio trasportare dalle situazioni e non penso alle conseguenze, distruggendo sempre tutto quello che tocco.
Non volevo lasciarti andare, non è mai stata mia intenzione, ma indirettamente l’ho fatto, e non sai quanto mi dispiace. Forse ho solo bisogno di tempo per pensare a quello che voglio, e con “quello che voglio” non intendo solo te, ma una serie di altre cose che ormai mi perseguitano da tanto tempo.

Quindi, questa sono io e questi sono i motivi per cui non volevo farti stare male, naturalmente fallendo in tutto e per tutto. Spero che mi perdonerai, e che magari un giorno il fuoco possa accendersi. Perché so che sei mia, ma io non sono ancora tua, anche se vorrei esserlo.

- Ronnie.
  
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