Erano ormai diversi giorni che, dopo l’allenamento, Shintarou non si faceva più trasportare a casa da Takao.
E tutto per quella ragazza, che da giorni, oramai, lo aspettava sempre all’uscita della scuola.
Oh bhe! In fondo era anche ora che Shin-chan si trovasse una ragazza! Si disse Takao, per poi accorgersi della strana morsa allo stomaco che lo attanagliò a quel solo pensiero.
Che fosse geloso di Shin-chan?
No! È impossibile! È decisamente impossibile che io tenga a Shin-chan in quel modo! Lui è scorbutico, ossessionato dall’oroscopo e dalle sue dita, pesante da sopportare e…
Mentre i pensieri si affollavano in maniera alquanto inusuale, si trovò per caso a passare dalla strada dove vide, accidentalmente, Shintarou.
Si nascose come solo uno stalker avrebbe fatto, chiedendosi per quale cavolo di motivo lo stesse facendo.
Ma che cavolo! Non c’è nulla di male a passare da una strada, no? Quindi che cosa sto facendo?! Si chiese il povero ragazzo, che, tuttavia, non resistette dall’ascoltare la conversazione.
- Grazie mille di tutto… nel frattempo io inizio a cucinare -  disse la ragazza. Takao si affacciò leggermente, il minimo necessario per vedere quella ragazza mettersi in punta di piedi e dare un bacio sulla guancia a Shintarou.
Subito si nascose nuovamente dietro il muro, con lo stomaco stretto in una nuova e strana morsa.
Il giorno seguente, si voltò verso Midorima con suo solito fare solare e amichevole.
- Shin-chan! Che ne dici se andiamo a farci una bella partita al karaoke?! In fondo oggi non abbiamo gli allenamenti!- chiese il ragazzo, poco dopo che la campanella che segnava la fine delle lezioni fosse suonata.
- Mi dispiace, Takao, ma oggi ho da fare- rispose il ragazzo, sistemandosi gli occhiali come suo solito.
-Ok… allora sarà per la prossima volta- disse Takao, mettendo il muso mentre Midorima si alzava ed usciva.
Osservando la finestra vide nuovamente la stessa ragazza che salutò Midorima e che si avviò con il ragazzo verso una meta a lui sconosciuta.
Sospirò continuando ad osservare al di là del vetro mentre le voci delle ragazze che spettegolavano giunsero alle sue orecchie.
-Hai visto Midorima-kun? Si è trovato la ragazza!- disse la prima.
-Ah davvero?! Ma hai visto che è una ragazza delle scuole medie?- disse la seconda.
-Peccato… forse un giorno mi sarei confessata a lui, ma ora…- disse una terza.
Quelle parole diedero la spinta necessaria a Takao per non essere una delle tante, non essere uno qualsiasi che sarebbe finito nel dimenticatoio.
Il giorno seguente, alla prima ora, si voltò verso Midorima e gli disse: -Shin-chan!-
Anche Midorima nominò il suo nome –Takao..-
E, alla fine, per una strana sinctronia, dissero –Oggi vieni nel cortile sul retro dopo le lezioni!-
-Ok Shin-chan!- disse Takao con un sorriso.
Alla fine delle lezioni, entrambi si ritrovarono nel luogo dell’incontro.
-Bene… allora inizia pure tu…- disse Midorima, con il suo classico fare.
Takao perse per qualche istante il classico sorriso che lo aveva sempre contraddistinto e, tirando un sospiro, disse - Shin-chan… io ti voglio dire che… non voglio che Shin-chan stia con una ragazza! Shin-chan è mio e non puoi lasciarmi così!- disse, per poi baciarlo, sotto lo sguardo allibito di Midorima.
-Tu credi davvero che quella ragazza sia la mia fidanzata?- chiese il miracolo.
-Ti aspetta sempre quando esci da scuola, ti sta sempre accanto e mi hai lasciato per lei…- disse Takao.
-Pensavo che mi conoscessi bene… da quando in qua mi piacciono le donne più piccole di me? E poi quella è mia sorella…- disse il ragazzo, sistemandosi gli occchiali.
-Bè le ragazze più piccole e… eh? Quella è tua sorella?!- chiese il moro, scandalizzato.
-E’ mia sorella minore…- disse Midorima.
-Ma aspetta… allora il bacio? Il “intanto inizio a preparare io”? E perché proprio ora viene  quando hai passato  tutto l’anno ad essere trainato da me?- chiese il ragazzo cercando di trovare una spiegazione logica al tutto.
- Mia sorella mi saluta sempre con un bacio. Dato che i miei genitori non ci sono, mia madre mi ha chiesto di prendermi cura di lei e, dato che lei era solita tornare a casa in macchina, ora preferisco che venga qui e ce ne andiamo insieme a casa. Inoltre, la sua cucina è a dir poco eccelente se confrontata alla mia… e non voglio morire di fame in loro assenza.- disse Midorima.
-Ah… è così? Ah! Allora dimentica tutto quello che ti ho detto, Shin-chan!- disse lui con un sorriso, iniziando ad allontanarsi ma venendo fermato dallo stessso Midorima, che, dopo avergli afferrato il polso e averlo attirato a sé, lo baciò.
-Buon compleanno, Takao- disse Shintarou.
-Era questo che volevi darmi per il mio compleanno?- chiese Takao.
-Assolutamente no. Volevo dire che oggi sarei stato io quello a trascinare il carrello. Ma dato che hai voluto questo regalo, allora oggi pedali tu…- disse Midorima.
-Eh?! No, aspetta un attimo, Shin-chan! La risposta me la dai domani, ma oggi pedala tu!- ribattè Takao.
-Assolutamente no! Non sono tanto generoso fa fare due regali!- disse lui.
Inutile dire che, nonostante la nuova partita a morra cinese, quello che dovette pedalare fu proprio Takao. 


Angolo dell'autrice: Allora, che cosa ne pensate?
A dire il vero l'ho pensata in un momento in cui non avevo internet. L'ho scritta per la mia amica Chiara, a cui la dedico nuovamente ora che l'ho pubblicata! :D
Spero vi sia piaciuta!