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Autore: 7Luparis7    23/05/2014    1 recensioni
Avete presente quel gioco che si fa quando si è bambini? Quello in cui ognuno a turno dice una parola per formare una storia? Ecco, questo è quello che succede quando tre diciottenni ritornano all'infanzia e si appuntano le storie.
Detto ciò, ecco a voi le brevi (ma intense) avventure di Ornella e Pier Paolo Pasolini!
SERIE DI FLASHFIC.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Luigia Teresa Falappi era seduta sulla verdura roboante cresciuta casualmente sul portico di Pier Paolo Pasolini, suo cognato, lontano miglia da Perugia.
Moscerini nascosti tra fagioli che stavano marcendo con velocità, disturbavano Lucrezia mentre massaggiava Luigia nel soggiorno polveroso come un videogioco del ’92 inutilizzato poiché la grafica e il gameplay sono insoddisfacenti.
Ad Ornella, aiutante inesperta di Lucrezia, giunse voce che un altro giorno sarebbero arrivati più assegni circolari trasferibili, così decise di andare in banca e sottoscrivere una scialba relazione apostolica con l’impiegato menomato che sgranocchiava cereali biologici sul fax.
Ornella mutò la passione che sentiva per Ernesto, l’impiegato supremo dello stabile, nonché dattilografo principiante specializzatosi nella messaggistica nazista, in ammmmmore passionale, travolgente e audacie.

Ernesto copulò con Ornella, che fotocopiò eroticamente la sua tetta per divulgare le tenere conversazioni avute nelle sedute trascendentali di pilates estremo.

Luigia, tradita delle mani, teneva ancora rancore per la squinzia che le aveva rubato lo spasimante Ernesto, così decise di tuffarsi nel lago, che era un opossum sacerdote del Dipreismo, vicino a Milano, ma, dopo essersi buttata, si pentì e cercò inutilmente di propagare ossigeno all’unanimità polmonare.
Tuttavia morì precocemente, alla veneranda età di età di venticinque giorni e venticinque decenni, di sofferenze patronali, come le feste indiane.

Ernesto pianse addolorato e andò al patibolo, grazie ad una spinta inerziale di Lucrezia, che si vide morire per mano di Pier Paolo Pasolini.
 

  
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