Dorme. Sento il suo respiro sulla mia pelle. Non posso fare a meno di osservare la sua espressione beata, quasi innocente.

Di solito, nei film, è il contrario, no? E' l'uomo che si addormenta e russa, dopo.

Vorrei svegliarla, per stringerla ancora tra le braccia. Vorrei svegliarla, per chiederle scusa.

Ma, forse, anzi, sicuramente, romperei l'incanto di un bel sogno.

Perché lo so, di essere un verme. Lo so, di essere un bastardo di prima categoria. Perché mentre tu mi hai dato tutto di te, io ti ho usato solo per soddisfare il mio desiderio.

Nonostante la lieve brezza del mattino che entra dalle imposte socchiuse, il mio cuore non sente alcuna frescura. E' oppresso, soffocato dall'ennesimo, nuovo peccato.

Mentre ero dentro di te, pensavo a lei. Lei che invece non potrò avere mai. Che grande stronzo che sono...

Tu cosa sai di me? Hai conosciuto una persona simpatica, brillante, gioviale... E te ne sei innamorata.

Ti sei innamorata di una maschera. Nello stesso momento in cui vedevo che cadevi sempre più nella mia rete di finzioni, avrei voluto urlartelo, di scappare. Scappa, per non dover arrivare, molto presto, ad incrinare il tuo bellissimo sorriso in un pianto dirotto!

Eppure non ne ho avuto il coraggio. Fottuto codardo che sono.

Presto te ne accorgerai anche tu, della maledetta maschera. Vorrai conoscermi davvero. Vorrai che io condivida i miei pensieri, le mie paure, i miei dubbi e le mie debolezze. Sarebbe normale, anzi naturale.

Lo so come andrà a finire. Più cercherai di scavare per capire cosa si cela nel mio cuore, grattando via la superficie e le illusioni, più ti troverai a rimbalzare contro un muro di gomma.

E finalmente capirai. Capirai e te ne andrai.

E per colpa mia, il tuo bel volto si righerà di lacrime.

Tranquilla, sei bella e sei buona. Troverai qualcuno degno di te e mi dimenticherai.

Mentre io non dimenticherò che ho fatto soffrire anche te. Un'altra, ennesima, cicatrice sul cuore.

Ma l'ho giurato. Solo una volta ho permesso a qualcuno di conoscere l'atroce deserto di tormenti, l'angoscia che si cela in me, la mia depressione.

Mai più.

A lei l'ho permesso ed è stato l'errore più grande che avessi mai potuto fare.

Mah, forse un giorno mi toglierò le molteplici maschere di cui mi copro per scoprire con orrore che sotto non c'è più niente...