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Autore: BlueEyes    01/08/2008    2 recensioni
Se l'inizio tra lui e lei è solo un gioco innocente, la fine potrà essere qualcosa di più?
Parla di una ragazza e un ragazzo, compagni di classe dalla 1° superiore (adesso sono in seconda) che tutti i giorni vanno a scuola con l'autobus. Questi hanno un rapporto particolare, si dimostrano il loro affetto d'amicizia dandosi fastidio. Il ragazzo come al solito non perde tempo per fare il porco, ma all'inizio è solo un gioco anche per lui, ma alla fine per lui non è più così. E per la ragazza?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ottobre, il mio mese preferito. Finalmente arriva il fresco, la neve il Natale, ma è iniziata anche la scuola.
Già, è iniziata la seconda superiore. Uffa che palle la scuola.
Sono immersa dal solito stato di dormi-veglia nonostante mi sia svelgiata da una buona oretta, eppure prendere il pulman mi fà sempre quest'effetto, sopratutto se è mezzo vuoto.
«Ciao Rose» disse una voce che ormai conoscevo abbastanza bene.
«Ciao Ke» risposi tenendo ancora gli occhi chiusi dato che sapevo benissimo che era Kevin, un mio, nuovo si fà per dire dato che questo è il secondo anno che ci conosciame, compagno di classe. La persona con cui mi divertivo-litigavo-giocavo tutti i giorni.
«Addormentata come al solito?»
«Ma devi per forza svegliarmi?»
Aspettò un attimo prima di rispondermi. «No, scusa.»
Al momento rimasi un pò sorpresa dal fatto che non mi rispose subito. «Va bè dai, tanto mi sarei dovuta svegliare comunque tra un quarto d'ora» Dissi cercando di sfoderare un grosso sorriso. «Allora? Cosa mi racconti?»
Ci pensò su un'attimo «Bè che ho fifa per francese, ma per il resto è ok. Tu invece? Sò che c'è un ragazzo nell'altra seconda a cui interessi».
«Si è vero, ma come al solito tu lo fai scappare.» dissi un pò fredda, pensando a Tia.
«Scusa, ma non che tu sia da meno! E poi non mi sembra ti dispiaccia tanto se gioco a fare il "cattivo" con tè» disse mirando proprio lì.
«Ma lo sai che gioco. E poi anche a te non mi sembra che ti dispiacci giocare a fare il cattivo e..» pensai un attimo.
«e? e cosa?» disse con un sorriso malizioso.
«Il porco!» dissi quasi offesa.
«E su dai.. non fare la bambina offesa! Alla fine ti diverti anche tu!» disse soggignando per poi scoppiare in una risata silenziosa e avvicinandosi sempre di più.
«Kevin! Piantala! Il punto, o meglio i punti sono: uno, è solo un gioco» dissi diventando seria «due, cosa dovrei fare? Mettermi a piangere per la tue battutaccie e correre dalla mamma?» e poi dissi ancora più seria e un pò rabbuiandomi «terzo..»
«Terzo?» chiese lui pensando che fosse una cosa a suo vantaggio.
Ci pensai un pò prima di rispondere «Terzo, non sono sicura che per te sia un gioco.»
«Cosa?»
Cercai di guardare fuori dal finestrino per non incrociare il suo sguardo «Ultimamente non mi sembra che tu stia solo giocando, mi sembra che tu stia anche..» non feci in tempo a finire che mi precedette lui.
«sembra anche che io ci stia provando?» mi costrinse a guardarlo negli occhi.
«si..» dissi quasi in un sussurro.
Mi lasciò in modo che potessi distogliere lo sguardo dal suo, fece in modo che il mio sguardo azzurro cielo non incontrasse mai il suo color terra.
Dopo una lunga pausa il pulman fermò davanti a scuola e noi scendemmo dirigendoci insieme ma sempre in silenzio verso la nostra aula.
Era ancora presto e non c'era nessuno, come al solito. Io appoggia la cartella vicino al mio banco e come al solito feci per andare a prendere una caffè alla macchinetta, ma una mano mi fermò.
«Dobbiamo parlare, io devo spiegare a te e tu a me!» disse in tono autorevole ma quasi implorando.
Mi fermai quasi incredula, non volevo ascoltare, volevo scappare via eppure le mie gambe non andavano, anzi si femarono e si appoggiarono al banco vicino a lui.
«Forse è vero, forse ci sto provando.» disse serio «Sto aspettando una tua risposta, ma non arriva niente» la pausa di silenzio fù enorme feci per prendere la parola ma non me lo permise. «Il fatto che non vedo arrivare una risposta non mi tormenta più di tanto. La cosa che mi dà fastidio è che tu continui a giocare con me e a non dare risposta al moro dell'altra classe».
Rimasi sbalordita da quelle parole. Ci conosciamo da un'anno e qualche mese ora mai e abbiamo giocato come dei semplici amici in questo tortuoso gioco della vita. E ora scopro che i miei dubbi sull'ultimo periodo nel quale ho giocato a questo stupido gioco con lui, per lui non erano solo giochi. Il panico, la paura, la confusione entrano in me e mi invadono completamente. E adesso?



Spazio Autrice:
Ciao a tutti, grazie per aver letto la mia prima FF.
Spero vi sia piaciuta. Fatemi sapere cosa ne pensate così se vi piacerà la continuerò altrimenti ve bè..
Bacioni BlueEyes
  
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