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Autore: oswin_    23/05/2014    3 recensioni
[Facendo partire il tuo MP3 in modalità casuale scrivi qualcosa che s'ispiri alla canzone che stai ascoltando, creandone una raccolta e scegliendo per ogni canzone un personaggio/coppia differente. Poi, per scegliere un titolo, fai partire un ulteriore ed ultima canzone.]
Emma&Regina;
Regina&Daniel;
Henry&Grace;
Killian&Tinkerbell;
Ruby&Victor;
Snow&David;
Tremotino&Cora;
Zelena&Glinda;
Jefferson&Belle;
Tremotino&Belle.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Emma&Regina – Let Her Go.
Forse fu solo allora che Regina se ne rese effettivamente conto. Scrutando il maggiolino giallo allontanarsi, colei che un tempo sarebbe facilmente stata definita la Regina Cattiva capì che non solo le sarebbe mancato suo figlio, Henry – ma percepì la sensazione che ben presto anche la mancanza della bionda si sarebbe fatta sentire, irrompendo nella sua vita. Scrutando l’autovettura allontanarsi rapidamente, Regina concesse a sé stessa un momento di debolezza, socchiudendo gli occhi e permettendo ad una lacrima di scivolare via da essi – nel tentativo di riguardare, per un ultima volta e solo nella propria mente, lo sguardo verdazzurro di Emma. Quando riaprì gli occhi, poi, la Foresta Incantata s’estendeva intorno a lei.

“Regina&Daniel – When You’re Gone.”
Lo sguardo scuro della donna percorse il profilo dell’uomo, e le sue labbra arrossate s’avvicinarono ben presto a quelle sottili di lui – coinvolgendole in un casto bacio, che fu anche in grado di dipingere la felicità sul volto di Regina. Quello stesso sguardo, poi, si spalancò sul soffitto – e Regina potrebbe giurare che mai s’era sentita così amareggiata dalla realtà. Nel sogno Daniel era lì, con lei. C’era Daniel e non quelle lacrime che ora l’accompagnavano costantemente – quelle stesse lacrime che non attesero a scivolare sul viso del sindaco di Storybrooke, che tentava invano di soffocare dei singhiozzi. Le sue labbra s’appoggiarono disperate contro quello che doveva essere l’anello di fidanzamento che Daniel le aveva donato, e Regina si ricordò per l’ennesima volta che lui non c’era più – che lui le mancava immensamente, con ogni pezzo del suo cuore – perché ormai era così il suo cuore: frantumato, distrutto, frammentato.

“Henry&Grace – Shake Up Christmas.”
Henry avanzò velocemente per i corridoi della scuola, facendo guizzare il proprio sguardo da una parte all’altra dell’ambiente circostante. I muri erano addobbati per il Natale, ormai imminente: vari festoni pendevano dal soffitto, e alle pareti erano scritti tutti i propositi per l’anno nuovo dei ragazzini. Riflettendo su ciò, Henry non si rese conto d’aver urtato qualcuno e, incrociandone lo sguardo, fu ben lieto di ritrovarsi Grace lì di fronte a sé. « Grace! Cercavo proprio te. » Il ragazzino sorrise timidamente e – in qualche modo – goffamente, facendosi forza e passando un pacchettino alla coetanea dagli occhi scuri. « Buon Natale…» Un’ansia s’andò ad instaurare in lui mentre la ragazzina – sorridente – scartava il regalo: quando il regalo fu scartato, Grace ne estrasse un libro delle fiabe – esattamente come quello di Henry, e il suo sguardo s’illuminò tutt’un tratto. « Oh, Henry: è meraviglioso, grazie mille! » Esclamò lei, avvicinandosi al compagno di classe e dandogli un bacio sulla guancia. E mentre lei si allontanava, il figlio del sindaco e dello sceriffo arrossì.

“Killian&Tinkerbell – Bleeding Out.”
Si evitavano, si odiavano. Si avvicinavano, si amavano. Erano così, loro due: soffrivano l’uno per l’altra, sanguinavano per le preoccupazioni dell’altro. Si compensavano a vicenda, eppure non riuscivano a stare davvero vicini – paura di soffrire, paura di amare. Paura di vivere. Eppure Killian non poteva continuare così – non poteva continuare ad osservarla da lontano, a sorridere per i sorrisi che lei dedicava a qualcun altro. Non poteva permetterlo: aveva passato anni su d’una nave, e di donne ne aveva avute a iosa, eppure nessuna l’aveva mai fatto stare così. Non ne poteva più: così si alzò dalla panchina sulla quale era seduto e, camminando a passo svelto verso il lato opposto della strada, si umettò le labbra. Quando fu di fronte a Tinkerbell non poté trattenersi dall’avvicinarla a sé e coinvolgerla in un bacio – in una danza di lingue che durò qualche istante. Quando si staccarono – per riprendere fiato – Killian notò lo sguardo confuso e destabilizzato della ragazza e, sfiorandole il bacino con il profilo dell’uncino, lasciò scivolare via dalle labbra alcune parole – sussurrate e flebili. « Se sarà necessario, sanguinerò per te. »

“Victor&Ruby – Marry you.”
Frankenstein e il lupo. Il lupo e Frankenstein. Sicuramente erano una strana coppia, loro, eppure sembravano destinati a star insieme: sembrava che il loro amore fosse stato scritto nelle stelle. A questo pensò Victor, mentre lentamente allungava una mano – tremante – verso il muso della donna – ora, effettivamente, trasformatasi in lupo. Nonostante Ruby non fosse ancora in grado di controllare totalmente il lupo che c’era in lei, Victor si fidava ciecamente – e riconobbe lo sguardo dell’amata anche ora, trasformata in lupo – perché quegli occhi cristallini, si diceva, erano inconfondibili.
Quando spalancò gli occhi, Victor avvertì un dolore lancinante al braccio: portando lo sguardo su di esso notò del sangue e solo dopo qualche secondo sentì dei singhiozzi provenire da poco dietro lui. Si alzò – seppur con fatica – e, venendo subito colpito dai raggi solari, capì ch’era ormai mattino inoltrato. Trovando Ruby poco più lontana da lui, riversa nelle lacrime, s’affrettò ad andarle affianco, prendendole il viso tra le mani. « Io… non ho controllato il lupo. M – mi dispiace… » Victor aggrottò la fronte e solo dopo qualche istante capì. E quando ebbe capito, poi, lasciò che un sorriso comparve sul suo viso – e improvvisamente raccolse il coraggio necessario a formulare quella domanda che da qualche tempo gli fremeva nella mente, conscio ch’era il momento ed il modo migliore per aiutare Ruby. « Io voglio sposarti, Ruby. »

“Snow&David – Every Breath You Take.”
Lui l’avrebbe sempre trovata – l’avrebbe sempre protetta e sempre l’avrebbe osservata. Ogni giorno le sarebbe stata accanto, ogni giorno avrebbe ascoltato le sue parole. Lei apparteneva a lui e, nonostante adesso l’oscurità regnasse nello sguardo di Biancaneve, David era consapevole che ogni respiro che la ragazza esalava era – seppur inconsapevolmente – dedicato a lui. Ad ogni passo che lei avrebbe compiuto lui l’avrebbe seguita, e poco importava se lei aveva voluto bere quella pozione per dimenticarlo – s’erano ritrovati più d’una volta, e sarebbe successo anche quella volta. Ogni movimento, ogni respiro, ogni sorriso, ogni parola la dedicavano inconsciamente l’uno all’altra.

“Cora&Tremotino – Without You.”
Cora aveva rinunciato al proprio cuore per lui, per non soffrire. Aveva trascorso tutta una vita senza sentire il battito del cuore, senza percepire il calore del sangue scorrerle nelle vene. Aveva perso il suo cuore per lui, e col tempo anche la propria mente. Eppure ora – in quei brevissimi attimi che anticiparono la sua morte – Cora, oltre che pensare alla figlia, pensò ancora una volta all’uomo che aveva amato. Ora che aveva il cuore nel petto Cora sentì una morsa stringerle l’organo, ed era un qualcosa di facilmente riconoscibile – ovunque sarebbe andata, una volta morta, sarebbe stata senza di lui. E lei non sarebbe mai riuscita ad accettare una realtà senza Tremotino.

“Glinda&Zelena – Unconditionally.”
Non le importavano le sue insicurezze, non le importavano i suoi problemi – sarebbe sempre stato un qualcosa d’incondizionato, ciò che Zelena provava per Glinda. Era un qualcosa che la corrodeva da dentro e, benché la donna non avesse mai avuto timore, sapeva che amare incondizionatamente Glinda non l’avrebbe mai aiutata. S’era avvicinata troppo, s’era scottata, e ora non poter sussurrarle la verità la corrodeva dentro – facendo approdare in lei del dolore ogni notte, ed ogni notte Zelena socchiudeva gli occhi – consapevole che con l’arrivo del sogno sarebbe giunta anche la figura dell’altra donna, che avrebbe voluto aprisse il suo cuore totalmente – che lo aprisse a lei. Perché Glinda era la debolezza di Zelena, perché Zelena l’amava incondizionatamente – e l’avrebbe fatto fino alla fine dei suoi giorni.

“Belle&Jefferson – Thinking Of You.”
Nonostante Gold la facesse sentire bene, Belle non riusciva a levarsi dalla testa quello sguardo – uno sguardo cupo ed inquieto, che però era stato in grado di trascinarla via dall’oscurità. L’aveva visto una sola volta – e sapeva solo il suo nome, Jefferson – eppure Belle pensava a quell’uomo ogni volta ch’era con Gold, ogni notte trascorsa tra le braccia di Tremotino la immaginava tra le braccia del Cappellaio Matto – era strano come quell’incontro le avesse rivoluzionato la vita, scombussolandole le idee sull’amore e tutto ciò che su esso roteava. Lui l’aveva salvata senza neppure sapere chi lei fosse, e l’unica cosa che Belle voleva era poterlo rivedere.

“Gold&Belle – Love The Way You Lie.”
«Tu l’hai– l’hai uccisa…» La voce di Belle era incrinata dal dolore, così come lo era il suo sguardo. La donna sentiva un’aurea plumbea fluttuare attorno all’uomo che aveva sposato – all’uomo che aveva creduto non potesse mai mentirle. La sua mano si mosse sul suo stesso ventre – rigonfio d’una vita che ben presto avrebbe visto il mondo – e non appena Gold tentò d’imitare quel movimento, Belle indietreggiò – cercando di scacciare le lacrime che erano affiorate al suo sguardo. « Era ciò che si meritava. » Rispose serio Gold, ripensando a come Zelena l’avesse umiliato nei mesi precedenti. Ma a Belle non importava cosa Zelena si meritasse – tutto ciò a cui pensava erano le menzogne che Gold le aveva raccontato e, ormai, non sapeva neanche più cosa fosse realtà e cosa fosse finzione. « Nessuno meriterebbe di morire.. » Era furiosa con lui – nera, il furore stava crescendo nel petto della donna – eppure sapeva che l’avrebbe perdonato, perché l’amava. L’amava quando mentiva, quando sorrideva, quando faceva accordi con qualcuno. L’avrebbe sempre amato, nonostante la rabbia, nonostante la furia. Nonostante il terrore dovuto alle acque appena rottesi.
 
Angolo dell'autore:
Sooooo... Here I am. Stasera mi annoiavo, così ho scritto queste drabble/cosine/perle/ossi di seppia(?)... Generalmente sono cose - per così dire - "infondate", visto che le mie ship sono quasi tutte fanon ma... spero non sia un problema. çWç Aspetto un vostro commento, negativo o positivo che sia. <3
   
 
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